Non so per voi ma, per quel che mi riguarda, il vestirsi non è solo un coprire le proprie nudità. Quando mi vesto e indosso qualcosa cerco di esprimere un sentimento, quello che ho dentro. Non amo seguire le mode passeggere, amo piuttosto abiti ricercati (nella sostanza più che nel prezzo), che abbiano una storia, che siano originali e che rispecchino me stesso. Insomma non lascio nulla al caso. Amo scoprire quello che si rivela essere dietro un marchio e odio gli scontati status quo della società, se posso preferisco distinguermi.
Per questo volevo segnalarvi questa rivista in allegato con il Corriere della sera (mi sembra il secondo venerdì di ogni mese a 30 centesimi, però con 2 euro la potete comperare tutti i giorni). Mi piace perché svela i personaggi famosi e il loro rapporto con la moda, con il denaro, con il loro life style. Ma non solo, penso sia una fonte per imparare ad apprezzare i classici della moda, come nascono, come vengono prodotti, la loro storia.
Perché un vestito è inconfutabilmente legato a chi lo ha inventato, quando penso agli "Aviator" penso a Ray Ban, se penso ad una polo mi viene in mente Lacoste o tutt'al'più Fred Perry, insomma cerco di guardare la moda con occhi diversi da quelli della maggior parte della gente, di coloro che "compro-solo-perchè-fa-figo" e del "ho speso 250 euro per una magliettina bianca, ma sai, è di marca".
Poveri illusi, vittime.
Technorati tags: Moda, Fashion
13 maggio 2006
9 commenti:
Un commento, anche uno solo, è il più bel regalo che un blogger possa ricevere. In un blog si parla di tutto e di tutti, si scherza, si ride e ci si diverte. Ma soprattutto mi auguro che anche voi vi divertiate.
La felicità è un piccolo fuocherello, un colpo di vento, una calpestata senza attenzione e tutto finisce in fumo.
Ecco perché prima di commentare vi invito a rileggere quello che avete scritto, un po' come quando entrando a casa di altri ci si pulisce le scarpe sullo zerbino e si chiede permesso.
Per questo non sono accettate volgarità, insulti, commenti troppo pesanti. Io, lettori, vi lascio la porta aperta, non dovete bussare per entrare, ma chiedo solo che siate i più rispettosi possibili, nei confronti di tutti. È facile farsi prendere la mano ed è difficile fermarsi 2 secondi sopra lo zerbino. Ma il tempo che dedicherete all'educazione non sarà mai tempo sprecato.
Qualsiasi commento che non rispetti le regole di una conversazione rilassata, civile e tranquilla, verrà eliminato, non mi piace sgridare la gente e non sono qui per insegnare nulla a nessuno, ma se non trovate più il vostro commento vuol dire che forse aveva oltrepassato un o' il limite.
Io seguo una sola moda: la Mia.
RispondiEliminaConcordo..Non amo le marche che incollano il loro stemma in un capo,quando in realtà fanno realizzare i loro prodotti chissà dove e facendoli pagare a noi centinaia di euro..Restando in tema occhiali,per esempio,si possono contare in una mano le ditte che realizzano e vendono i loro prodotti con il loro nome..Ray Ban come dicevi, Persol, Safilo..Ma questo vale per anche per scarpe, gioielli, accessori, vestiti..
RispondiEliminaSomebody has lost his Ray Ban sun glasses?
RispondiEliminascusate, non ho saputo resistere!
io sinceramente indosso ancora pantaloni comprati 5 o 6 anni fa, mi piacciono, li sento miei, quando li indosso sto bene. Insomma, della moda non mi interesso proprio.
Quello che critico è il fatto che la maggior parte delle persone compera cose senza criterio, senza sapere da dove vengono, che storia hanno, chi le produce, buttando i soldi al vento per cose che pottrebbero costare molto meno.
RispondiEliminaInsomma proprio come dice dj luca anche io ho più simpatia per coloro che "producono" da se ciò che vendono.
A me invece fa una tristezza infinita vedere la gente che se ne va in giro con la maglia della fiat, che spende una quantità di soldi ridicola per una cosa qualitativamente appena sopra ad altri capi che costano un terzo, solo perchè credono che una marca rappresenti una filosofia di vita. Questi cercano uno status quo in quello che indossano, perchè si sentono nudi dentro, poveri mentalmente, e neppure se ne rendono conto.
RispondiEliminaBen detto Saephyroth, adesso non critico le felpe della Fiat, però critico anche io quelli che spendono soldi inutilmente comprando non cuello che piace loro ma solo quello che impone la moda, rendendosi ridicoli di fronte a tutti.
RispondiEliminaBen venga che uno si compri la felpa della Fiat (che almeno è in edizione limitata), ma vedere la gente con le felpe tarocche Fiat proprio mi fa venire volgia di deriderle e ciò dimostra che, pur di indossare un capo di successo, sono disposti a perdere a perdere la loro dignità.
In poche parole, vada per gli 80 euro per una polo, ma per favore non facciamo la figura di quelli che la prendono solo perchè "dicono-che-fa-figo" e "perchè-ce-l'hanno-tutti".
bè anke io sono del parere ke ognuno debba scegliere il proprio modo di vestire indipendentemente dalla moda del momento,xkè in genere ciò ke indossi ma nn solo anke il taglio di capelli o la musica ke ascolti ,rappresenta la tua personalità !xciò basta vedere tutti questi ragazzi omologati spazio alla fantasia e all'originalità,ke a me personalmente colpisce sempre!!
RispondiEliminaGiusto! Vedo che più di qualcuno la pensa come me...
RispondiEliminaHo scritto anch'io nel mio blog il pezzo di editoriale tratto da Kyos, sono d'accordo con te, secondo me comprare un Versace può valere la candela, ma questo non vuol dire che qualsiasi capo firmato sia degno di essere indossato. E comunque bisogna vedere anche gli abbinamenti che si fanno e che portamento si ha...non tutti sono capaci di indossare bene!!!
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