16 luglio 2006
[27] Musica: Cassius "Toop toop"
Il loro debutto è del 1999 con l'album "1999", ma un tiepido successo li relega ancora per qualche anno nell'anonimato, fino al 2002 quando il loro secondo album "Au reve" gli da maggiore notorietà.
A distanza di qualche anno dal loro debutto eccoli ritornare sulla scena mondiale con un singolo che è inevitabilmente destinato a riempire i dance floor nei prossimi mesi.
"Toop toop", non è altro che uno spensierato brano reggae, sapientemente mixato con il classico sound funky che contraddistingue i due artisti. Di french touch non c'è niente, ma non sentiamo al mancanza. Degno di un happy hour (NO! non sto parlando di Ligabue!) in cui possiamo anche ascoltare "Love generation" di Bob Sinclar questo disco in realtà è di qualche scalino superiore.
Voce alla Bob Marley, cori allegri che intonano "Toop toop", chitarre, tastiere e pad e un basso "corposo" con riferimento a "Decadence" di (toh... un altro francese) Antonie Clamaran.
Discorso a parte per uno dei migliori remix del brano, quello di Oliver Koletski, in questo caso dopo un intro che mettere in risalto un arrangiamento semplice ma efficace, con una cassa abbastanza lenta (126 bpm contro le 132 della versione originale) questo brano risulta ancora più piacevole e meno estremo, decisamente meno divertente e più riflessivo con cori che accompagnano il ritornello, ma anche con un pianoforte che ricorda la migliore tradizione spaghetti funky degli anni '90 (per intenderci "Bailando" dei Paradisio).
Un brano che nelle sue varianti accontenterà un po' tutti, anche degli amanti del vinile e delle "extended version": la versione originale impegna 10 minuti e 32 secondi.
Adesso non ci resta che aspettare con ansia il 28 agosto giorno di uscita del terzo album del duo francese.
Tutte le altre recensioni
Technorati tags: Musica, Recensione, Cassius, Toop toop, French touch
2 commenti:
Un commento, anche uno solo, è il più bel regalo che un blogger possa ricevere. In un blog si parla di tutto e di tutti, si scherza, si ride e ci si diverte. Ma soprattutto mi auguro che anche voi vi divertiate.
La felicità è un piccolo fuocherello, un colpo di vento, una calpestata senza attenzione e tutto finisce in fumo.
Ecco perché prima di commentare vi invito a rileggere quello che avete scritto, un po' come quando entrando a casa di altri ci si pulisce le scarpe sullo zerbino e si chiede permesso.
Per questo non sono accettate volgarità, insulti, commenti troppo pesanti. Io, lettori, vi lascio la porta aperta, non dovete bussare per entrare, ma chiedo solo che siate i più rispettosi possibili, nei confronti di tutti. È facile farsi prendere la mano ed è difficile fermarsi 2 secondi sopra lo zerbino. Ma il tempo che dedicherete all'educazione non sarà mai tempo sprecato.
Qualsiasi commento che non rispetti le regole di una conversazione rilassata, civile e tranquilla, verrà eliminato, non mi piace sgridare la gente e non sono qui per insegnare nulla a nessuno, ma se non trovate più il vostro commento vuol dire che forse aveva oltrepassato un o' il limite.
mitica!
RispondiEliminaLa mia preferita è il remix di Oliver Koletski, spacca di brutto!
RispondiElimina