Cito dal sito dal sito:
Rinomate nel mondo, le scarpe "Made in Italy" sono spesso cucite dai cinesi in Italia oppure dai cinesi in Cina. Purché non si sappia.
Approfittano dell'ambiguità di una normativa europea che i grandi gruppi hanno tutto l'interesse affinché resti tale.
AGGIORNAMENTO
Dopo aver visto la puntata non mi resta che lasciarvi al video, lo scenario è piuttosto scandaloso, benché in molti riescano ugualmente ad immaginare cosa ci sia dietro ad una borsa firmata venduta a 400-800-3.000 euro. Ovvero una borsa finita che costa 20-50-100 euro. Considerando le leggi di mercato ognuno è libero di vendere quello che vuole al prezzo che vuole, il problema però messo in risalto dal servizio sta nel fatto che le più grandi case di moda alimentano un mercato fatto di clandestinità, lavoro nero, sfruttamento dei lavoratori e una totale assenza di ogni norma o tutela dei lavoratori.Come si fa? Basta sub-appaltare la produzione ad un fornitore che a sua volta appalta il lavoro al miglior offerente. Chi ci rimette è chi effettivamente assembla i prodotti, che deve fare l'intero lavoro e consegnare i prodotti finiti a prezzi miseri, portando ovviamente a lavoratori in nero, magari clandestini. Nei casi peggiori (e non sono rari) a prodotti interamente made in China, etichettati poi come made in Italy.
Alla faccia del vero lavoro made in Italy, fatto di artigiani professionisti, con lunghissime tradizioni alle spalle e che nei decenni passati ha portato il made in Italy nella moda ai massimi livelli nel mondo, che adesso causa di questa politica sta morendo, e che se le cose vengono a galla è destinato a finire.
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