26 novembre 2010
Francia | Il Viadotto di Millau. Il ponte più alto d'Europa
Quando si parla di megastrutture come faccio da tempo su questo blog non si può non considerare una struttura gigantesca che in realtà non dista molto dall'Italia. Parlo di uno dei viadotti più famosi d'Europa che sicuramente avrete già visto in qualche video o foto ma che in molti casi non sapete dove collocare.
Parlo del viadotto di Millau (viaduc de Millau, in francese) famoso per l'altezza che raggiunge uno dei suoi pilastri, ovvero 341 metri, poco più basso dell'Empire State Building e addirittura più alto della Torre Eiffel. Ecco se siete saliti fino in cima sul monumento più alto di Parigi sapete bene cosa vuol dire un'altezza del genere.
In realtà non starò a snocciolarvi tanti numeri su questa opera gigantesca, piuttosto lo fa già l'articolo dedicato su wikipedia e io mi concentro nel riassumervi alcune caratteristiche principali.
Il Ponte è lungo quasi 2,5 km ed è un viaggio sopra la vallata del fiume Tarn, in Francia e nel suo punto più alto la strada si trova a 270 metri sopra la valle, inutile dire la classica frase "non guardate giù", perché vi verrà spontaneo visto l'altezza.
In realtà il ponte non ha solo una funzione estetica, nonostante ogni dettaglio sia stato curato fin nei minimi particolari dai progettisti Michel Virlogeux e sir Norman Foster (e già il nome mette i brividi). Infatti il problema era quello di attraversare la vallata molto profonda del Tarn nel modo più veloce possibile, si sa che le autostrade in Francia sono carissime e poco frequentate e il ponte (benché a pagamento) si sarebbe inserito perfettamente in una trafficata superstrada (gratuita) che collega il sud della Francia con la Spagna. Insomma un'opera fondamentale per incrementare il turirsmo della zona e per ridurre i disagi.
Alla fine la soluzione più semplice risultò quella di attraversare la valle al centro, inizialmente si pensò ad un ponte di soli 200 metri e di un tunnel ma l'impatto ambientale sarebbe stata troppo elevato da sopportare e si optò per la soluzione "alta", ovvero ad un altezza superiore rispetto a quella precedente.
Il risultato è questo spettacolo di ponte che nonostante i grandissimi numeri appare integrato nell'ambiente circostante e rappresenta la migliore soluzione architettonica che non rovina il paesaggio. Anzi, il progetto è divenuto subito di interesse pubblico, non solo una volta terminato (con un affluenza di auto maggiore del previsto), ma anche durante la costruzione che ha richiesto 3 anni di lavori utilizzando le più avanzate tecnologie.
È stato fatto largo uso delle tecnologie di localizzazione GPS (no, non per taggare le foto degli operai) ma per monitorare la costruzione in ogni singolo millimetro. Infatti un pilastro storto anche di pochi centimetri avrebbe potuto creare problemi serissimi alla struttura del ponte.
Una volta completati pilastri si è iniziato a costruire la carreggiata in un sito a parte per poi farla scorrere sopra i pilastri che terminano a Y (una soluzione ingegnosa per ridurre le sollecitazioni sul pilastro ed evitare che collassi su se stesso). In realtà potete immaginare come far scorrere le sezioni della carreggiata (visto le dimensioni e l'altezza) non sia stato un gioco da ragazzi, ma grazie a potentissime pompe idrauliche la campata pian piano ha cominciato a scorrere sopra i pilastri alla velocità di 60 centimetri ogni 4 minuti. Potete anche immaginare bene l'attrito che si crea in certe situazioni, ma la soluzione in realtà è sotto gli occhi di tutti, soprattutto delle lettrici del blog. Il teflon, quello che riveste le pentole antiaderenti e che proprio per la sua capacità di diminuire l'attrito è stato usato per far scorrere le carreggiate. Potete vedere qui sotto un pilastro sopra al quale la carreggiata in fase di costruzione scorre.
Tanto per darvi un'idea del ponte eccolo con alcune misure e confrontato con il monumento simbolo della Francia.
Ecco giunti alla fine di questa puntata dedicata ad un opera di ingegneria da record, senza precedenti, uno dei ponti le cui torri raggiungono vette incredibili, per ora, finché non verrà costruito il Ponte sullo Stretto di Messina, i suoi piloni rimangono i più alti d'Europa.
L'ultima curiosità riguarda il successo che questo ponte ha raggiunto tra i visitatori (molti viaggiano passo d'uomo in auto pur di fotografare il paesaggio dal ponte) che ha portato a prendere in considerazione un sistema di ascensori e oblò (probabilmente all'interno del pilone più alto) per permettere ai turisti di ammirare il panorama.
Ecco un paio di foto dei lavori di costruzione, la seconda è fantastica (come quella sopra), sembra davvero un ponte sopra le nuvole.
PS. il ponte in questi mesi l'avrete già visto in tv più di qualche volta, infatti compare nello spot della nuova BMW Serie 5 in una delle sue situazioni più affascinanti, ovvero quando appare completamente circondato dalle nubi che lo fanno quasi scomparire.
TPP | Tempo di preparazione post: 3 ore e 10 minuti.
10 commenti:
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non ci sono parole, tranne una: è impressionante
RispondiEliminaè senza dubbio un'opera grandiosa - e pensare che per la costruzione si utilizzano dei cilindri ad alta pressione andate a vedere il sito www.fpt.it li troverete altri esempi di costruzioni similari
RispondiEliminaBellissime le foto, bellissima la costruzione ma alla fine quanto tempo risparmia chi prende questo ponte? cioè rispetto a prima delal costruzione quando immagino si scendesse nella valle?
RispondiEliminae quante sono le persone che realmente ne usufruiscono ?
ciao
@ vighi: senza che faccia copia e incolla, su questa pagina di wikipedia trovi le risposte alle tue domande!
RispondiEliminaCerto che bello è bello, sfortunatamente non direi proprio che non rovina il paesaggio, anzi, ne snatura completamente l'essenza, almeno fosse ferroviario, certamente che visto con l'occhio italiano auto-centrico ..... sfortunatamente i francesi sono maestri, più di noi, nelle mega castruzioni devastanti per il territorio, basta vedere alcuni "villaggi" di montagna che solo ad occhi non avvezzi possono apparire più che altro "curiosità" o "modernariato" ....
RispondiEliminaGiorgio
il risparmio di tempo è di circa 3 ore e mezza. per quanto riguarda l'aver snaturato il paesaggio è l'esatto opposto è di una bellezza unica e valorizza l'intera vallata.
RispondiEliminain realta' il risparmio dovuto alla costruzione del solo ponte è ,google alla mano,di circa 15 minuti utilizza le prime entarte /uscite disponibili,poichè si evita di attraversare il centro di Millau,un vero imbuto.Probabilmente il tempo guadagnato è maggiore a seconda del traffico nella cittadina,ma sicuramente lontano dagli oltre 180 minuti scritti piu' sopra.
RispondiEliminasaluti
E basta con gli ambientalisti che rompete solo le scatole. QUALUNQUE OPERA UMANA ha il suo impatto ambientale. E che ponte volevamo costruire uno in ferro? :-D a parte la quantita mostruosa di materiale da utilizzare, ci sarebbero stati problemi di manutenzione, e peserebbe molto di più. Il che vorrebbe dire realizzare fondazioni più profonde... e costi maggiori. Agli ambientalisti consiglio di ammirre un'opera così snella, dove quindi è stato usato un quantitativo basso di materiale rispetto ad altre strutture. E in particolare amirate il profilo ad ala rovesciata delle campate, e chiedetevi perché la forma delle campate sia ad ala rovesciata.... non è casuale
RispondiEliminaOpposto dell'aereo che ha le ali capovolte per decollare invece il ponte deve essere schiacciato verso terra
EliminaIncredibilmente mostruoso...per bellezza.Chissa'...il ponte sullo Stretto.
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