Tutto è accaduto in modo a dir poco sconvolgente, inizialmente in maniera anche piuttosto confusa, con pochissime informazioni a riguardo ma solo delle immagini che rimarranno impresse nella memoria della gente. Come le foto che ritraggono i volti sconvolti delle persone che non riescono a giustificare un simile disastro, oppure le stesse persone coperte di detriti e polveri che vagano ferite tra le strade di New York, le immagini raccapriccianti di coloro che persa ogni speranza hanno preferito gettarsi nel vuoto.
Le torri che crollano, pochi secondi, le urla. Una nube infinita che copre Manhattan.
E poi c'è il panico di non sapere cosa stesse realmente accadendo. Quando le notizie parlano di un secondo aereo di linea, di un terzo, di un quarto. Gli occhi fissi sui telegiornali, i giornalisti che non riuscivano a spiegare meglio di quanto facessero già le immagini.
Il mio pensiero va a tutti coloro che erano sul posto in quel tragico giorno, che non ce l'hanno fatta. Un pensiero anche a tutti quelli che hanno perso la loro vita nel tentativo di soccorrere coloro che erano rimasti intrappolati, ma anche a chi ha documentato, con foto, servizi, video questa tragedia mettendo a rempentaglio la loro stessa vita ma permettendoci di comprendere meglio l'orrore dell'11 Settembre 2001.
PS. Non voglio entrare nei tecnicismi dell'evento o farmi trascinare da parole come "attentato", "terrorismo" o "complotto". Ho scritto questo post nel rispetto di coloro che hanno perso la vita, per quelli che hanno perso familiari e amici, che in quel momento hanno lottato e che mgari ancora oggi pagano le conseguenze dell'accaduto. L'unica grande verità, innegabile e inconfutabile è che la vita di molte persone dopo quel 9/11 (come si usa scrivere negli Stati Uniti) non sarà più la stessa. Cambiata o rovinata per sempre.
Le torri che crollano, pochi secondi, le urla. Una nube infinita che copre Manhattan.
E poi c'è il panico di non sapere cosa stesse realmente accadendo. Quando le notizie parlano di un secondo aereo di linea, di un terzo, di un quarto. Gli occhi fissi sui telegiornali, i giornalisti che non riuscivano a spiegare meglio di quanto facessero già le immagini.
Il mio pensiero va a tutti coloro che erano sul posto in quel tragico giorno, che non ce l'hanno fatta. Un pensiero anche a tutti quelli che hanno perso la loro vita nel tentativo di soccorrere coloro che erano rimasti intrappolati, ma anche a chi ha documentato, con foto, servizi, video questa tragedia mettendo a rempentaglio la loro stessa vita ma permettendoci di comprendere meglio l'orrore dell'11 Settembre 2001.
PS. Non voglio entrare nei tecnicismi dell'evento o farmi trascinare da parole come "attentato", "terrorismo" o "complotto". Ho scritto questo post nel rispetto di coloro che hanno perso la vita, per quelli che hanno perso familiari e amici, che in quel momento hanno lottato e che mgari ancora oggi pagano le conseguenze dell'accaduto. L'unica grande verità, innegabile e inconfutabile è che la vita di molte persone dopo quel 9/11 (come si usa scrivere negli Stati Uniti) non sarà più la stessa. Cambiata o rovinata per sempre.
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