Dire qualcosa sarebbe banale ed inutile, perché Jobs con i suoi pregi e i suoi difetti è stato comunque un faro che ha illuminato ed ispirato generazioni intere che hanno visto nei suoi prodotti un modo nuovo di affrontare la tecnologia, un nuovo modo di vedere un lettore mp3, un computer, un telefonino, un tablet. I suoi occhi e la sua mente vedevano quello che agli occhi degli altri era troppo scontato, difficile da realizzare, impossibile da concepire.
Siccome non saprei nemmeno come continuare mi piace ricordarlo con le sue parole, quelle più famose, non solo le classiche "Siate curiosi, siate folli", ma un breve estratto del suo celebre discorso di Stanford, uno dei discorsi meglio riusciti degli ultimi anni che lo rappresenta al 100%.
Insomma, non è possibile 'unire i puntini' guardando avanti; si può unirli solo dopo, guardandoci all'indietro. Così, bisogna aver sempre fiducia che in qualche modo, nel futuro, i puntini si potranno unire. Bisogna credere in qualcosa: il nostro ombelico, il destino, la vita, il karma, qualsiasi cosa. Perché credere che alla fine i puntini si uniranno ci darà la fiducia necessaria per seguire il nostro cuore anche quando questo ci porterà lontano dalle strade più sicure e scontate, e farà la differenza nella nostra vita.Ho sempre fatto tesoro di queste parole perché negli ultimi anni molte cose non sono state facili nemmeno per me, molte sono cambiate, però con il passare del tempo mi sono accorto che unendo quei puntini veniva fuori un disegno, un'immagine che non avevo considerato, un successo inaspettato. Nella vita sono numerose le cose che possono accadere e che non vorremmo mai capitassero ma se abbiamo speranza nel futuro e non smettiamo mai di inseguire i nostri sogni possiamo farcela anche noi.
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