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29 aprile 2011

Foto | I colori della Primavera (fiori d'Albicocco)

foto primavera fiori albero albicocco
L'appuntamento con la Primavera è arrivato, si potrebbe dire quasi già passato visto che le foto risalgono a qualche settimana addietro e la fioritura dura giusto qualche giorno, un'occasione che non aspetta nessuno, tanto meno chi vorrebbe fotografare questo spettacolo.
Purtroppo quest'anno il sole non è stato sempre dalla parte giusta, anzi, il brutto tempo si è impadronito proprio dei giorni migliori ma sono riuscito comunque a fare qualche foto.

Anzi, quest'anno ho fatto di più, la galleria fotografica si sdoppia e si moltiplica. Oltre alle foto normali, senza ritocchi, come potete vedere dall'immagine di inizio post, potete scaricare anche le versioni photoshoppate, che grazie al famoso programma di fotoritocco assumono colori più brillanti, caldi, forse meno naturali ma credo che a qualcuno potrebbero piacere. Per ora è un esperimento, fatemi sapere se gradite la cosa e magari nei prossimi set vedrò di ritoccare ancora, senza mai toglervi il piacere di gustare anche gli scatti originali.

Come se non bastasse, poter scaricare le foto in formato 1080p (il classico full HD), per questa occasione, visto che le foto mi sembrava fossero perfette, ho pensato di realizzare anche un pacchetto da scaricare con un po' di sfondi per alcuni tra i dispositivi più conosciuti. Questa volta non solo il classico iPhone (sfondi ad alta risoluzione perfetti per il retina display dell'iPhone 4, ma anche per tutti gli altri dispositivi), ma pure iPad e dispositivi Nokia con Symbian^3 (C7, N8, C6...).
Ce n'è un po' per tutti e magari se fate richiesta potrei anche realizzare sfondi per altri dispositivi!

Sperando di avervi accontentato per bene, vi lascio alle classiche foto, versione non ritoccata, ma come già detto se scaricate il pacchetto zip potrete avere anche tutto il resto.

PS. Nello scattare queste foto mai prima d'ora avevo sentito un tale ronzio avvicinandomi ad un albero. Le api al lavoro emettevano un suono quasi assordante, che isolava totalmente dai rumori esterni. Sembrava di entrare in un alveare e faceva una certa impressione, ma questi insetti erano talmente assorti a succhiare il nettare che per nulla si curavano della mia presenza.

William & Kate: il matrimonio dell'anno

william, kate, wedding
Pare che sia il matrimonio dell'anno, quello più seguito, più curiosato in ogni minimo rilievo. L'Inghilterra ormai è in brodo di giuggiole, li abbiamo persi quasi tutti e la follia collettiva ha raggiunto livelli da "invasione degli alieni".
Però tra l'indifferenza non nascondo un pizzico di simpatia per i due, che fin'ora non hanno fatto nulla per rendersi antipatici agli occhi del mondo.
Guardateli, sembrano contenti, ignari che d'ora in poi qualsiasi minima cosa verrà spiattellata su tutti i giornali più di quanto sia stato fatto fino ad ora.

Dureranno, regneranno,si divertiranno? Bah... sinceramente sono un po' preso dalle bustine di thé che raffigurano i due promessi sposi mentre danno l'illusione di fare il bagno. Tanto kitsch quando effettivamente geniale, nonostante l'idea non sia comunque nuova.
william, kate, wedding

27 aprile 2011

Film | "La Papessa". La mia recensione e la storia di Giovanna.

la papessa, locandina, film
Sono sempre stato appassionato di misteri e leggende, quindi questo film non poteva sfuggirmi, oltretutto se parla di un argomento di tale portata, ossia la leggenda di una donna pontefice.
"La Papessa" (trama!), narra proprio la storia di Papa Giovanni Anglicus, ossia "Papa Giovanna" dal nome della donna che riuscì tramite travestimento a ingannare il mondo clericale (anche se nel film non tutti sembrano essere ingannati dal suo camuffamento).

A parte questo il tema della papessa Giovanna è ampiamente discusso su wikipedia, ed è ormai consolidata l'ipotesi di come la questione sia solamente una diceria, una sorta di burla che ha preso sempre più piede fino a giungere ai giorni nostri come una leggenda sulla quale gli studiosi hanno avuto pane per i loro denti.
Certo guardando il film non ci si stupisce di fronte alla presenza di una ragazzina tanto desiderosa di conoscenza e nemmeno di fronte ad un elezione di un Papa in maniera così grossolana, piuttosto si rimane un po' increduli sul fulcro della vicenda, ossia di come Giovanna abbia ottenuto la fiducia degli uomini del clero visto la profonda diffidenza per il mondo femminile. In un mondo in cui le donne valevano meno di zero vedere una ragazza che si confonde tra sacerdoti e monaci senza far sorgere loro nessun dubbio è davvero strano, e contribuisce solo ad aumentare il fattore leggenda.

26 aprile 2011

T-Shirt | L'enciclopedia delle scarpe

tshirt maglietta enciclopedia scarpe, tipi di scarpe, tacchi alti
Queste sono cose da donne, indubbiamente, che apprezzeranno questa piccola enciclopedia della scarpe su una maglietta. Ecco di seguito le t-shirt:

25 aprile 2011

Auto | Bertone B99 concept per Jaguar (che dice no)

jaguar, bertone, b99, concept, prototipo, ginevra 2011
Parliamo di auto, è da un bel po' che non lo faccio ma oggi merita davvero di spendere un paio di parole su questa concept che secondo me è passata un po' inosservata all'ultimo Salone di Ginevra. Bertone ci ha provato, ha reso omaggio alla Jaguar e a se stessa (compie infatti 99 anni) con questo prototipo che avrebbe dovuto anticipare le linee di una berlina di dimensioni medie Jaguar (sui 4,50 metri).
"Avrebbe dovuto" perché in realtà in Jaguar hanno apprezzato l'omaggio della B99 ma non sono per nulla interessati a trasformare questa concept in un modello di serie. D'altronde lo stile di quest'auto, decisamente classico, non è conforme al nuovo corso che vuole linee decisamente più moderne e filanti.
A me piace davvero parecchio, bisogna ammettere che nell'attuale gamma Jaguar non sarebbe per nulla appropriata ma rimane un'auto fantastica, una Jaguar degna di questo nome, imponente ma molto meno goffa del top di gamma rappresentato dalla XJ. Perché la nuova XJ non mi è mai piaciuta molto, con quel posteriore che non s capisce come sia fatto, con un lunotto che si interseca con i montanti in maniera forse elegante (secondo loro) ma esteticamente discutibile.
Questa concept invece non ha difetti. Peccato, che non vedrà mai la luce ma dimostra ancora una volta come il design italiano non ha eguali nel mondo. Gustatevela in questa serie di scatti in cui mette in mostra i muscoli e la grinta.

Altezza ridotta al minimo indispensabile, 3 volumi molto pronunciati, fari a led sottilisimi e un posteriore che sembra riflettere l'anteriore nelle forme. Non si può dire che non abbia personalità.

24 aprile 2011

BUONA PASQUA

Happy Easter (Inglese)
Joyeuse Pasques (Francese)
Frohe Ostern (Tedesco)
Felices Pascuas (Spagnolo)
Fouai Hwo Gie Quai le (Cinese)
Eeid -Foss’h Mubarak (Arabo)
Sretun Uskrs (Croato)
Gezuar Pashken (Albanese)
Paste Fericit (Rumeno)
Vesele Velikonoce (Ceco)
Sreken Veligden (Macedone)
Souk San Van Easter (Laotiano)
Veselá velká noc ( Slovacca)
Boa Pascoa (Portoghese)
Kalo Paska(Greco)
Zalig Paasfeest (Olandese)
Schastilvoi Paschi (Russo)
Giad Pàsk (Svedese)
Srecan Uskrs (Serbo)
Vrolijke pasen (Neerlandese)
God pasque (Danese)
Bon fiesse-d’joyeuse pôque (Vallone)
Felician Paskon en Kristo Resurektinta ( Esperanto)
Shnorhavor surb zatik (Armeno)
A fraylekhn Pesah (Yiddish)
Gofúkkatsu Omédetoo (Giapponese)
Ieasika Elihle (Zulù)
Ehm... ah, sì... BUONA PASQUA!

iPhone, iPod Touch | Lo sfondo della settimana/128

sistar_iphone
fonte | flickr
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22 aprile 2011

Film | "Remember Me". La mia recensione.

remember me, film, poster, locandina
L'ho guardato perché Robert Pattinson sembra essere il nuovo idolo cinematografico, volevo vedere come se la cavava in un altro film, lui personalità (dietro la pellicola) ribelle, senza regole, circondata da mistero. Cose che ci hanno messo 0.23 secondi a colpire le ragazze di tutto il mondo che hanno perso la testa per il tenebroso vampiro di Twilight.
In realtà il film l'ho guardato su consiglio di un'amica, che mi ha consigliato la pellicola e visto che il tema sembrava interessante gli ho dato un'occhiata. Ed è valsa la pena aver seguito quel consiglio.

"Remember Me" (trama!) si inserisce in un filone piuttosto drammatico, forse specchio di una società moderna. Lui ragazzo trascurato dal padre, lei ragazza che ha perso la madre. Traumi, amori, vite vissute quasi senza un domani, ma anche particolari, attimi che possono cambiare tutto.
Nonostante inizialmente fossi scettico (gli intrecci amorosi vengono spesso fritti e stra-fritti, bolliti e poi ri-bolliti, con tutte le scene banali del caso e i classici luoghi comuni) man mano che il film scorreva mi sono accorto di una serie di particolari che rendevano la narrazione degna di nota e meritevole.
Nel film c'è anche Emilie de Ravin, che detto così non fa venire in mente nulla ma se guardate Lost di sicuro vi verrà in mente di chi sto parlando. Ottimo anche Pierce Brosnan, con il suo inequivocabile fascino e poi la piccola Ruby Jerins, che interpreta la sorella del protagonista, anche lei lasciata a cavarsela da sola con il solo aiuto del fratello maggiore che la protegge come fosse un padre, ma che a sua volta ha bisogno di un padre.

In tutto questo si inserisce la tragedia dell'11 Settembre 2001, nel finale, giusto per non portare via la scena al resto della storia ma per contribuire a concludere la pellicola in modo decisamente originale, inaspettato, per lasciare un segno. Per dimostrare come tutto possa cambiare in un attimo.

Degna di nota anche la colonna sonora di Marcelo Zavros, davvero suggestiva, in linea con il tema drammatico del film, per questo davvero struggente ma davvero ben realizzata.

21 aprile 2011

Apple Store a Padova? Monomarca Prada a Padova?

Sembrava la notizia dell'anno, ovvero l'apertura di un punto vendita gestito direttamente da Apple nel centro di Padova. Evidentemente le pareti nere con cui la casa di Cupertino copre i lavori nei propri store hanno fatto scuola e forse così si è creato l'equivoco.
Infatti dopo il clamore iniziale la cosa sembra essersi un po' spenta. Anche il Mattino di Padova ha riportato, con la stessa facilità con cui si condivide un link su un social network, la notizia, senza però aggiungere molto di più. Così passando in zona ho pensato di andare a verificare (ma alcune voci di smentita già giravano in rete, bastava stare attenti) di persona e scattare una inequivocabile foto.
zuiki padova via roma
Sarà quindi Zuiki a prendere residenza in Via Roma, uno spazio troppo angusto per un Apple Store ufficiale, decisamente più adatto ad un negozio di abbigliamento come quello che aprirà nei prossimi mesi.

La seconda questione riguarda un'altra notizia riportata sempre dal sopralinkato sito, ovvero l'apertura di un monomarca Prada sempre nel centro di Padova, negli spazi della ormai ex Ricordi Mediastore, in Piazza Garibaldi.

20 aprile 2011

Film | "Paranormal Activity 2". La mia recensione

paranormal activity 2, locandina, poster
Qualche giorno fa vi ho parlato di "Paranormal Activity", tanto fumo e niente arrosto, questa volta tocca al secondo capitolo della saga (che dovrebbe avere anche un terzo episodio, previsto per il 21 Ottobre 2011). In "Paranormal Activity 2" (trama!) c'è tanto fumo, ma ci sono anche tracce di arrosto. Bruciato ovviamente, ma forse come carbone potrebbe avere una sua utilità.

Il secondo film ispirato alle presenze che infestano la famiglia di Katie è il solito insieme di elementi potenzialmente interessanti ma sviluppati in maniera poco credibile e con troppe forzature. Sinceramente faccio davvero fatica a capire come un film del genere possa aver impressionato.
Certo bisogna dire che in alcuni elementi la forma creata da Oren Peli (il regista del primo film) è stata notevolmente migliorata dal mondo di Hollywood. Il primo film (tranne che per il finale nella sua forma cinematografica) aveva quell'elemento di genuinità che nonostante meritasse pochi complimenti era comunque un punto di forza. In questo prequel (infatti vengono narrati i fatti che antecedono di un paio di mesi quelli del primo film) si nota che nella parte tecnica sono stati fatti passi in avanti, ma anche che questi progressi non hanno contribuire a rendere la pellicola notevole. Anzi, fa impressione notare come nel primo capitolo i titoli di coda erano praticamente inesistenti (questi comprendevano giusto i due protagonisti e il regista) mentre in questo sono oltre 4 i minuti di nomi che scorrono, tra cui quelli di 12 stunts (caspita!).

Ne risulta un film con la stessa pesantezza del precedente e giusto un paio di scene meglio organizzate. Scene che riescono a fare giusto giusto il minimo indispensabile per far salire la tensione ma che faticano a mantenerla abbastanza a lungo da impressionare seriamente. Finisce quindi che il film, come nel caso precedente si potrebbe ridurre gusto nella lunghezza di un trailer, 4-5 minuti al massimo in questo caso, perché in effetti vedere una pentola che cade o un fornello che si accendono da soli non è ciò che si possa definire horror. Anzi, quando giusto si inizia ad entrare nel vivo la tecnica di ripresa a mano non riesce a rendere le cose più realisticamente ma complica decisamente la faccenda, gettando confusione e complicando il senso della storia, che fondamentalmente include 3-4 righe di copione.
Quando si arriva al finale si riesce a ricollegare i tasselli del puzzle e a comprendere meglio gli avvenimenti del primo film (ringraziamo per la premura ma non ce n'era assolutamente bisogno), e forse per questo motivo il film si spinge oltre forzando la narrazione sopra ogni limite e scendendo nel banale, realizzando qualcosa che sembra un pessimo tentativo di citare "L'Esorcista".

Concludendo questo discorso fin troppo lungo si può dire che il film, come il precedente ha giusto un pizzico di materiale per impressionare, ma in realtà quello che conta è quanto siete soggetti a certe tematiche "paranormali" non quanto preferiate i film horror o pseudo-horror come questo.

18 aprile 2011

Cartucce compatibili: mi sono stufato delle cartucce originali

cartucce epson compatibili
A suo tempo ci ho girato un video piuttosto feroce, ma oggigiorno il mondo delle stampanti economiche a getto d'inchiostro raggiunge delle situazioni imbarazzanti. Mi spiego. 60 euro per una stampante e 46 euro per il kit con le 4 cartucce colorate.
Numeri che fanno rabbrividire, soprattutto all'insorgere del minimo problema. La stampante del video di punto in bianco ha deciso di non funzionare e ovviamente la riparazione sarebbe stata troppo costosa. Ergo stampante nuova, che va benissimo ma che su Mac non mostra il quantitativo di inchiostro rimasto dentro le cartucce.

Premesso questo, visto che alla fine si finisce sempre per rodersi un po' il fegato ho pensato bene di fare una ricerca su internet e provare le cartucce compatibili. Sono finito su colortoner.it un sito che ho deciso di mettere alla prova per quanto riguarda le cartucce. Con spedizione inclusa ho speso meno della metà, rispetto alle cartucce originali.

Rimane da valutare quanto siano valide queste cartucce, per questo per ora non mi esprimo. Lo farò più avanti dopo aver fatto un po' di prove. Per ora sono soddisfatto di aver risparmiato qualcosain termini economici. Considerando che anche le cartucce originali mi hanno dato problemi preferisco avere gli stessi problemi ma aver speso meno soldi in cartucce.

17 aprile 2011

iPhone, iPod Touch | Lo sfondo della settimana/127

Mario Wahey
fonte | flickr
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15 aprile 2011

Foto | La farfalla con gli occhi sulle ali (Occhio di pavone)

farfalla, inachis io, occhio di pavone, occhi
Certo lo sfondo rosso non è il più indicato, ma si sa, alla Natura non sempre si può comandare. Questo è stato l'unico posto dove sono riuscito a fotografare questa farfalla prima che spiccasse il volo. In realtà la farfalla inizialmente sembrava un po' intontita, forse dal primo freddo del giorno ma una volta che ha trovato posto sul cofano si è subito scaldata e ha potuto riprendere la sua vita.

Tanto per dare due notizie, questa farfalla comunemente chiamata "Occhio di pavone" ha come nome proprio Inachis Io, "Io" come la sacerdotessa di Giunone dalla leggendaria bellezza. Per il resto possiamo dire che definire "occhi" i disegni sulle ali non è proprio corretto, il termine giusto è "ocelli". Trovate altri informazioni interessanti sul link quale riga sopra, per cui non mi dilungherò oltre.

PS. Successivamente sono riuscito a beccare un'altra farfalla dello stesso tipo e ne ho approfittato per qualche altro scatto, questa era ancora più intontita dal freddo rispetto alla precedente per cui è stato decisamente più facile fotografarla.

13 aprile 2011

Recensione | Daft Punk "Revolution 909"

daft punk, revolution 909, coverUltimamente sembra che vadano di gran moda dischi dalle influenze jazz. Dischi che di suo sarebbero anche belli se non venissero poi ridotti ad un inutile pretesto per piazzare elementi house a vanvera, un po' come vietare ad un bambino di mangiare troppi dolci e lasciargli bere 1 litro di qualche bevanda gassata piena di zuccheri.

Quando sento certe cose il mio morale scende sotto le suole delle scarpe, perché "pa pa l'americano" o "tintarella di l..." diventano ridicoli da quanto poco senso abbiano, una sorta di contentino con alcune strofe e poi un finale in cui gli elementi jazz-house si intrecciano in maniera ripetitiva. Beh, indubbiamente queste cose hanno successo, per cui di sicuro sono io che sto sbagliando e non capisco nulla di musica.

Ecco perché qualche sera fa quando in macchina ho sentito "Revolution 909" (ascolta) ho avuto una sorta di brivido, quasi un momento di commozione. Intanto se si vuole creare un disco fondamentalmente strumentale è inutile cercare di andare a martoriare qualche disco del passato. E poi, caspita (!!!), un mixer è pieno di pulsanti e levette, ce ne sono davvero parecchie, serviranno a qualcosa, non solo per un facile cut & paste. Magari girando qualche levetta si scopre che si riesce a smorzare gli alti, i toni medi, oppure quelli bassi e creare quell'effetto "fuori/dentro" da un locale.

Questo singolo dei Daft Punk non è nient'altro che un ottimo esempio di stile, quello stile che dovrebbe essere ripreso in considerazione perché sapeva creare qualcosa dal nulla, senza strafare però, senza tirare in ballo elementi troppo forzati, giusto qualche accenno di vocal che viene spento quanto sembra diventare troppo ossessivo.
Quando sento questa canzone è impossibile stare con le gambe ferme, non picchiettare il dito sulla scrivania, non seguire quel ritmo creato semplicemente con un giro di basso e con un magistrale beat, nulla di più. E poi un po' di effetti, di filtri che ricordano molto il french touch, che gettano le basi di questo genere musicale.

In una parola, bellissimo. Il tanto con poco. Come solo i Daft Punk sanno fare. Un po' come tutto il loro album "Homework", bellissimo, se l'avete togliete la mummia del Similaun dalla teca iperprotettiva a prova di tutto e metteteci questo disco.

* Tutte le altre recensioni musicali house del blog

11 aprile 2011

Film | "You don't know Jack - Il Dottor Morte". La mia recensione

you don't know jack poster movie
"You don't know Jack" non è un film facile, quel sottotitolo in inglese ("La vita e le morti di Jack Kevorkian") fanno intuire qualcosa ma bisogna conoscere la figura di Kevorkian per apprendere meglio la faccenda, oppure semplicemente vederlo in italiano, il subito dopo il titolo quel lapidario "Il Dottor Morte" non lascia dubbi.
Stiamo parlando di uno dei primi dottori che negli Stati Uniti, all'inizio degli anni '90, si è battuto per introdurre l'eutanasia e condurre i pazienti ad una sorta di morte dignitosa. Con la sua "Macchina della pietà" eseguì questa pratica, con il consenso dei suoi pazienti, su 130 persone.
Il film mette in risalto la figura di questo dottore, che iniziò la carriera per salvare vite e la concluse cercando di rendere legale la possibilità di aiutare malati terminali a concludere una vita troppo dolorosa per essere dignitosa.

Non è facile parlare di eutanasia e dal film lo si capisce benissimo, molte volte viene spontaneo schierarsi dalla parte di Al Pacino (Golden Globe e Grammy per il suo ruolo) altre volte, con i dubbi che ti attanagliano la mente, viene da sostenere i suoi detrattori. In questo blog non siamo qui per discutere se questa pratica, tanto discussa, sia giusta o meno.
Però una riflessione personale questo film la merita, guardare gli occhi della gente che compare talvolta è straziante ma anche questo è uno spaccato di una materia come l'eutanasia che da sempre fa discutere.

Di seguito un po' di locandine, sia quella principale che queste hanno tutte come tema la morte, vista però con gli occhi di chi la considera come una cosa che merita dignità e non sofferenza e dolore.

10 aprile 2011

iPhone, iPod Touch | Lo sfondo della settimana/82

04931
fonte | flickr
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8 aprile 2011

Pete Souza: il fotografo di Obama e della Casa Bianca


Se vi dico Pete Souza magari non vi verrà in mente nulla. Se vi dico fotografo ufficiale della Casa Bianca e della famiglia Obama magari una piccola lampadina vi si accenderà. Ma piccola piccola. Ma sono sicuro che se guardate le foto del post tutto vi sembrerà decisamente più chiaro.

Sinceramente nemmeno io conoscevo Pete Souza, nonostante moltissime delle sue foto le ho viste su riviste, giornali, siti web, tv, un po' d'appertutto insomma. Tutto è cominciato qualche giorno fa con un documentario di National Geographic incentrato proprio sulla figura di questo fotografo ed ho scoperto un mondo che non conoscevo.

Intanto si parte col dire che ogni presidente americano ha il suo fotografo ufficiale. Una sorta di fratello o membro della famiglia non-ufficiale. Perché Pete Souza vive a contatto con Barack Obama e la sua famiglia talvolta anche 18 ore al giorno, ovvio che è più che un semplice fotografo ma un amico del presidente che lo segue come un'ombra, silenzioso, discreto, accompagnato dalle sue macchine fotografiche e dal classico "click" dell'otturatore.
Tra il fotografo e il presidente il rapporto di fiducia è massimo, nonostante non compaia mai in tv o in qualche foto, come dicevo prima, è presente nella vita del numero 1 degli Stati Uniti più di quanto si creda, in ogni momento della giornata anche i più importanti, anche quando Obama sta firmando l'autorizzazione per procedere a lanciare un centinaio di missili in Libia, quando assorto pensa sul suo futuro durante le votazioni del Congresso sulla riforma sanitaria, quando accoglie le salme di alcuni soldati caduti in guerra, oppure quando Obama gioca con le proprie figlie, quando è pensieroso e riflette sotto il peso delle responsabilità alla sua scrivania, ma anche quando incontra qualche altro presidente estero o va a qualche cena con la moglie Michelle. Addirittura in uno dei luoghi simbolo degli USA, l'Air Force One. Pete Souza è sempre presente.

Ma cosa vuol dire essere il fotografo presidenziale? In poche parole vuol dire 1 foto ogni 30 secondi, circa 20.000 foto la settimana, una media di 80.000 scatti al mese. Praticamente un uomo che non stacca gli occhi dalla sua macchina fotografica, una quantità di foto quasi imbarazzante ma chiunque abbia provato a cimentarsi in certe cose sa bene quanto sia difficile immortalare quell'espressione o quell'attimo che dura una frazione di secondo. Quante foto bisogna fare per poter raggiungere lo scatto ottimale. Poi non stiamo mica parlando di una persona qualunque, quindi i numeri ci possono stare.

Essere uno degli uomini più importanti del mondo ha il suo prezzo e come un'esplosione questa carica investe chi lo circonda. Ma la soddisfazione di poter contribuire a creare l'archivio fotografico più bello è per Pete Souza non solo una grande responsabilità ma anche un grandissimo onore.

Risposta di Pete ad una domanda retorica:
"Il mio scatto preferito? Quello che farò domani".
Ecco allora la parte che aspettavate, qualche foto, che ho selezionato, molte che avrete già visto, tutte tratte The White House's photostream, lo spazio delle foto della Casa Bianca su Flickr. Da mettere sui preferiti per scoprire e avvicinarsi meglio al presidente americano.

7 aprile 2011

Snoop Dogg "Sweat (David Guetta remix)". La versione pulita di "Wet"

snoop dogg, sweat, coverSnoop Dogg è tornato. Fin qui nulla da ridire, ma come avrete capito dal titolo qualcuno ci ha messo lo zampino. Sì, perché il video, in programmazioni sulle tv musicali in questi giorni, vede una versione remixata dall'onnipresente David Guetta.
Effettivamente noterete subito come il sound non appartenga a quello del rapper americano e quindi vi chiederete come sia fatta la versione originale.
Facciamo chiarezza "Sweat" (ascolta) è la cosiddetta versione pulita, dire censurata non sarebbe corretto, quella con un testo più radiofonico, mentre "Wet" è la versione decisamente più scorretta, adatta ad un pubblico maggiorenne. Entrambe le versioni hanno il loro fascino e sono indirizzate a due categorie di pubblico differenti ma entrambe che apprezzano Snoop e che seguono i suoi lavori.

Le due canzoni, o meglio la stessa canzone declinata in 2 versioni sarà presente in Doggumentary, l'ultimo album di Snoop Dogg uscito giusto lo scorso 29 Marzo, mentre in realtà questo singolo è uscito addirittura il 17 Dicembre 2010, ma da noi è cominciato a circolare solo in queste settimane nella sua versione remixata.
Ultima curiosità: non è la prima volta che Snoop divide una sua canzone in due versioni con titolo differente, era già accaduto a "Sensual eruption" divenuta poi "Sensual seduction".

Ecco allora i due video, qui il remix di Guetta:

6 aprile 2011

Video | Jovanotti "Le tasche piene di sassi". Fono folo ftafera fenza di te...

jovanotti ora album copertinaNon me ne voglia il grandissimo Lorenzo (d'altronde si è prestato al gioco pure lui stesso in una puntata di Zelig) ma si sa che la "S" non è i suo forte. Lui, giustamente, non se ne vergogna ma quel "Sono solo stasera senza di te" fa indubbiamente sorridere.
Tralasciando pronuncie "Le tasche piene di sassi" (ascolti) varie la rimane una di quelle ballate che solo Jovanotti riesce a cantare, lenta, romantica, commovente. Anche il video è da segnalare, Jovanotti lo racconta così:
Racconto una storia, non necessariamente una storia comica, una storia drammatica, una storia biografica…una storia. Lo spettatore che vedrà il video non sentirà quello che io dico e non mi vedrà nemmeno cantare, ma vedrà un uomo da solo, al buio, illuminato solo da un occhio di bue che racconta una storia ad un pubblico in penombra, che racconta una storia che è la vita, racconta forse la sua vita, forse racconta la vita di quelli tra il pubblico.
Bellissime le immagini in bianco e nero, la struttura essenziale, le espressioni del cantante che talvolta contrastano con il testo triste della canzone. Comunque il videoclip è ispirato alle esibizioni di Lenny Bruce, che Jovanotti sembra quasi imitare, talvolta non sembra nemmeno lui, altre volte è davvero divertente. Rimane da guardare, con quelle scene al rallentatore e i giochi di luce rimarrete incantati.

5 aprile 2011

Film | "Paranormal Activity". La mia recensione

paranormal activity, poster, locandina
Ho avuto paura. Proprio guardando "Paranormal Activity" (trama!). Sì?? Perché??? Non posso avere paura mentre guardo un film?? Stavo guardando questo film quando nel tentativo di prendere un cuscino per sistemarmi meglio sul divano ho urtato un bicchiere che avevo sul tavolino a fianco del divano. L'ho visto già a terra, in mille pezzi, tutti da raccogliere. Fortunatamente l'ho toccato talmente di striscio che ha giusto traballato un po', ma non vi nascondo che la paura è stata forte, davvero forte.

A parte questo ci ho messo tutta la mia buona volontà, ma davvero è stata dura. Va bene "The Blair Witch Project", ok anche "Cloverfield", ma di fronte a questa pellicola si fa fatica a non prendere sonno e al contrario dei protagonisti si rischia di svegliarsi direttamente la mattina dopo. L'idea è buona e magari all'inizio i rumori, le riprese simil-infrarosso fanno il loro effetto ma dopo 10 minuti si inizia a sentire una specie di torpore, gli occhi iniziano a farsi sempre più stanchi e le palpebre sembrano non rispondere più, scendendo sempre di più davanti agli occhi. Questo fa paura, non riuscire più a controllare il proprio corpo.

Nel finale qualcosa si fa interessante, ma è davvero troppo poco per non avvertire quella sensazione di aver buttato al vento i soldi del biglietto. Non voglio svelarvi come finisce il film ma la somiglianza con il finale dei due film-mockumentary già citati sopra, è incredibile. Si rimane con lo stesso amaro in bocca.
«È una gran boiata, una scemenza pazzesca che non fa nemmeno paura. È stato solo un fenomeno pubblicitario.» Dario Argento
Sono queste le parole di uno dei più famosi registi italiani ed effettivamente posso concordare con lui in ogni singola parola. Anzi, diciamo che con 18 parole, 1 virgola e 2 punti ha realizzato la migliore recensione di questo film.

A qualcuno però vanno i miei complimenti, al regista Oren Peli. Un piccolo genio del male che investendo 15.000 dollari ne ha incassati 108 milioni. Una delle operazioni commerciali meglio riuscite e sfido trovare qualcun altro che sia riuscito a fare altrettanto (a parte il caso di "The Blair Witch Project").

Per il resto se siete sensibili all'argomento, lasciate perdere, l'argomento magari potrebbe urtarvi però sappiate che se andate a letto e vi sentite trascinate via dal letto non è niente di grave, è il terzo Mojito che ha fatto tragicamente il suo effetto. Se sentite un rumore di unghie che stridono potrebbe essere il vostro gatto che sta facendo un lavoretto alla vostra porta. Se sentite un cane che abbaia potrebbe essere proprio il cane. Se non avete bevuto, non avete un gatto e un cane, beh, allora forse qualche problema c'è...

PS. Un paio di cose rendono il film curioso ma non per questo molto più interessante. La prima si riferisce ai finali alternativi. Spielberg non ha gradito moltissimo il fanale originale della pellicola e ha pensato dir realizzare quello che si nota al cinema. L'umanità non ha perso nulla, se non un finale più noioso dell'intero film stesso. Un altro finale alternativo lo si dovrebbe trovare solo nella versione blu-ray visto che non è coerente col secondo capitolo della saga.
La seconda cosa è una sorta di leggenda sulla nascita del film, basato su una storia vera. A scanso di equivoci diciamo subito che la storia è vera non ha molto a che fare con i fatti narrati ma è solo fonte di spunto. Infatti si dice che il regista dopo essersi trasferito in una nuova abitazione con la sua ragazza abbia avuto problemi a dormire, svegliato in continuazione dalla propria fidanzata che udiva ogni minimo rumore (che non aveva nulla di paranormale ma erano semplicemente tubi che gorgogliavano o rumori provenienti dall'esterno) e nei suoi incubi era vittima di presenze oscure e paranormali. Così Oren Peli, decide di installare una videocamera per sfatare la presenza di fantasmi, una volta verificato che nulla accadeva durante la notte, riesce a tranquillizzare la sua compagna e ha l'idea per un film.
paranormal activity, poster, locandina

4 aprile 2011

RAI HD | Programmazione Aprile-Maggio 2011

rai hd logo
Piano piano le cose si muovono e questo non può che far piacere, soprattutto visto la penuria di canali HD nel digitale terrestre. Tra forum e indiscrezioni varie questa dovrebbe essere la programmazione per i prossimi mesi, Aprile e Maggio 2011 di Rai HD (canale 501, DTT), un buon palinsesto per un canale che non è ancora ufficiale (per cui non vedrete ancora il logo sopra nelle vostre tv), ma l'importante è che il materiale sia in alta definizione.

Aprile
  • mercoledì 06 | partita di Champions League, quarti di finale ore 20.45
  • sabato 09 | qualifiche GP Malesia ore 10.00
  • domenica 10 | gara GP Malesia alle 10.00
  • mercoledì 13 | Champions League, Shalke 04 - Inter ore 20.45
  • sabato 16 | qualifiche GP Cina ore 8.00
  • domenica 17 | gara GP Cina ore 9.00
  • domenica 17 | inizio nuova serie in hd "Un passo dal cielo" [non confermato]
  • domenica 24, venerdì 22| messe di Pasqua del Papa [non confermato]
  • mercoledì 26 | partita di Champions League, semifinali andata ore 20.45 [non confermato]
Maggio
  • mercoledì 3 | partita di Champions League, semifinali ritorno ore 20.45
  • sabato 07 | qualifiche GP Turchia ore 13.00
  • domenica 08 | gara GP Tuchia ore 14.00
  • sabato 21 | qualifiche GP di Spagna ore 14.00
  • domenica 22 | gara GP di Spagna ore 14.00
  • giovedì 26 | Golden Gala di Atletica, Roma ore 20.00
  • sabato 28 | qualifiche GP di Montecarlo ore 14.00
  • sabato 28 | finale Champions League ore 20.45
  • domenica 29 | gara GP di Montecarlo ore 14.00
  • domenica 29 | finale coppa Italia TIM Cup 2010-2011 ore 20.45

3 aprile 2011

iPhone, iPod Touch | Lo sfondo della settimana/126

04856
fonte | flickr
sul link sopra altri sfondi dello stesso autore

2 aprile 2011

Foto | Lucertola comune: incontri ravvicinati/parte 2

lucertola comune foto
Secondo appuntamento (il primo qui) con questo soggetto fotografico davvero molto interessante. Le lucertole mi hanno sempre incuriosito, sia per il loro comportamento che per la loro forma che ricorda quella di rettili molto più grandi ma soprattutto mi fa tornare in mente quei dinosauri per i quali impazzivo da piccolo. Vabbè, dopo questa galleria non vi stresserò più (credo) con questo soggetto, per cui questa volta vi ho messo un bel po' di foto.
Come al solito, in fondo potete scaricare le foto in formato 1080p.

1 aprile 2011

Foto | Lucertola comune: incontri ravvicinati/parte 1

lucertola, foto, macro
Queste foto sono state scattate lo scorso 6 Marzo (ho sempre un sacco di arretrati per cui mettere le foto in tempo reale mi è quasi impossibile), giornata davvero bellissima, sole e una temperatura accettabile (pensare che solo 3 giorni prima il paesaggio era completamente innevato), ovvio che la Natura non ci pensa due volte e si risveglia.

Ecco quindi una lucertola che come da tradizione si prende tutto il sole possibile per dare una scaldatina al suo sangue freddo. Passeggiando in giardino l'ho notata e ho provato l'impresa.
Fotografare un animaletto del genere è una sfida a quattro: tu, la lucertola, il tempo e la pazienza. Tre avversari che danno del filo da torciere. Le lucertole ovviamente non sono animali che amano particolarmente il genere umano, per cui al primo crepitio, al minimo rumore di erba calpestata sono subito pronte a nascondersi.

Per gli scatti che vedete in questa pagina sono stato un'ora appollaiato, cercando di avvicinarmi il più possibile. Come in una partita a scacchi ad ogni mio movimento la lucertolina (che non era nemmeno un esemplare adulto, dalle foto sembra grande ma non arrivava nemmeno a 5 centimetri di lunghezza) si nascondeva per poi ricomparire dopo qualche minuto. Il tutto finché poi ho percepito che così rannicchiato non sarei più riuscito ad alzarmi, ma per osservare questi rettili ci sarebbe da perdere ore e ore.

Per godere al meglio delle foto vi consiglio di scaricarvi le foto nel formato originale, ovviamente dal link in fondo al post dove trovate anche il link per vedere la seconda parte del post, con altre foto.