3 febbraio 2013
Film | "Quasi amici". Recensione
L'ho guardato qualche giorno fa, così un po' per caso e, pur non avendo un amore per le commedia divertenti, ho apprezzato moltissimo questo film. Mi ha fatto ridere un sacco, ma anche riflettere. Quasi commuovere.
Sì, magari "Quasi amici" è molto romanzato, però è pur sempre tratto da una storia vera che dimostra come persone totalmente diverse possano diventare amici. Non c'è moltissimo da dire su questa pellicola, perché narrazione e immagini sono così efficaci che tutto si spiega benissimo. François Cluzet, che interpreta il protagonista paralizzato dal collo in giù recita solo con il volto, nessun movimento, nulla e gli riesce bene, perché dopo un po' si inizia a concentrarsi proprio sul volto del personaggio e come accade per il suo "badante" ci si dimentica del resto del corpo.
Dopo "Giù al Nord" (che da noi si è trasformato in "Benvenuti al Sud" e "Benvenuti al Nord", sui quali evito di esprimermi), i Francesi riescono a mettere a segno un altro colpo incredibile: "Quasi amici" è uno dei film francesi più visti in assoluto, non solo in patria ma anche all'estero, ad esempio in Italia. Un successo davvero meritato.
PS. La canzone che si sente nella scena memorabile in cui Driss si mette a ballare con la sua musica al compleanno di Philippe è "Boogie wonderland", pezzo degli Earth, Wind & Fire. Davvero insuperabile.
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