11 luglio 2009

Spot | Coca Cola, Giulia e la crisi

spot, pubblicità, coca colaMi fa sempre sorridere questa pubblicità, certo se non fosse stata creata per sponsorizzare Coca Cola l'avrei preferita ancora di più, però tutto sommato non è che la cosa mi tocchi poi molto, alla fine il brand Coca Cola non viene praticamente mai nominato dalla piccola protagonista dello spot, Giulia, una ragazzina che vede il mondo con gli occhi della semplicità di un bambino.

In effetti se ne vedono davvero pochi di spot del genere, in cui qualcuno dice senza vergognarsi di preferire un panino al salame, il ragù della mamma ad una cena di gala o al caviale.

Chi di noi direbbe di preferire le vacanze dalla nonna piuttosto che in un magnifico resort?
Quanti direbbero di preferire mezzi decisamente ecologici piuttosto che super car o auto super accessoriate??

Alla fine tutto questo mi piace perché va subito al punto della situazione, parla di crisi ma anche di tante cose a cui ci attacchiamo, critica il modo di vivere sempre oltre ogni limite, la ricerca della soluzione più costosa per mettersi sempre in mostra pensando che solo quella possa dare un divertimento assicurato.

Non mi interessa che dietro tutto ciò ci siano multinazionali come Coca Cola o chissà che persone, però la pubblicità c'è e il messaggio è alla portata di tutti. Ed è questo il bello!

PS Non tutti sembrano aver gradito questo spot, il Sindaco di Caorle si è schierato contro questo spot, che danneggerebbe l'ecosistema alberghiero. Che sia per colpa di questo spot che durante le prove libere dello scorso GP di Montecarlo molti posti in albergo siano stati invenduti, come i biglietti delle tribune??

1 commento:

  1. Coca Cola e' riuscita a tingere di semplicita' uno spot che al contrario ha una grande ambizione, quella di raccontare uno modus vivendi alternativo a quello a cui eravamo abituati, una sorta di scudo che ci puo' proteggere dalla crisi.
    Coca Cola non fa altro che visualizzare un messaggio riproposto, ormai da mesi, da vari osservatori: il ritorno alla normalita' passa inevitabilmente per l' adozione di uno stile di vita piu' autentico e meno "ossessionato" dal consumo.

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