"Il bambino con il pigiama a righe" riesce a raccontare l'orrore dei campi di concentramento con gli occhi di un padre ufficiale nazista (a capo di un campo di stermino), con quelli di una madre che nulla può fare ma solo guardare fino a che livelli si è spinta la brutalità dell'uomo e, soprattutto, gli occhi di un bambino che con la sua ingenuità non capisce ancora cos'è la guerra e quanto può essere cattivo e spietato il genere umano con i suoi simili.
Questo film è davvero qualcosa che ti rimane impresso come un colpo nello stomaco, ma che ha suscitato anche alcune critiche soprattutto in riferimento a come viene mostrata la vita all'interno dei campi di sterminio. In realtà il film rimane adatto ad un pubblico adulto, che conosce bene come sono andate le cose, perché un bambino, proprio come Bruno, finirebbe per non capire il vero senso della tragedia. Probabilmente i critici hanno messo assieme le due cose, Disney (che ha distribuito il film) e come vengono mostrate le cose, senza capire che non necessariamente alle due cose si possa associare un pubblico al di sotto di una certa età. Non che il film contenga scene particolarmente inappropriate o crude ma come già detto un bambino potrebbe non capire tutto.
Per gli adulti invece, che magari hanno già visto film come "Schindler's List" il film appare davvero qualcosa di durissimo da accettare, qualcosa che sicuramente rende questo film davvero indimenticabile.
1 commento:
sono stato contento di vederlo al cinema quando è uscito. una bella storia che merita veramente di essere vista.
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