Dopo aver visto Wall-E non ero molto ispirato a guardare questo film, anzi la storia di un vecchietto con una casa volante non mi entusiasmava parecchio, ma si sa, dopo una grande abbuffata è difficile rimettersi subito a mangiare senza aver prima digerito.
Infatti passato qualche mese è cominciata a crescere la curiosità su come i maghi del computer della Pixer avessero potuto tirare fuori una storia avvincente che avesse a che fare con un simpatico nonnino e la casa sollevata dai palloncini.
Ho atteso che uscisse in tv per concedermi questo film d'animazione che posso definire uno spettacolo. Anche se a tratti ma quelli della Pixar ci danno dentro le lacrime o le risate sono impossibili da trattenere. Il film nel suo complesso è meno prevedibile di quello che si possa pensare anche se comunque segue sempre un certo filo logico per aiutare soprattutto il pubblico più giovane ma che potrebbe piacere molto anche ad un pubblico adulto.
I primi 10 minuti di film scorrono di una velocità incredibile, qualche minuto di dialoghi intensi e veloci e poi come in Wall-E un altro capolavoro del "nuovo cinema muto" di Pixar, ovvero scene che non hanno bisogno di commenti accompagnate da una bellissima musica. C'è davvero da partire subito con la lacrimuccia, è incredibile come poche immagini riescano ad essere così profonde.
Ma quello che in realtà mi ha colpito non è il protagonista e nemmeno il bambino-scout che lo accompagna, ma un personaggio diciamo "secondario" che dopo pochi minuti che appare è impossibile da dimenticare, parlo di Dug, il cane che accompagnerà i nostri eroi e che avrete visto in qualche locandina con il classico collarone che di solito si usa per evitare che i cani vadano a contatto con qualche propria ferita.
Dug the dog, come viene definito nel film originale dovrebbe essere un golden retriever, ma al di là della sua razza suscita subito tenerezza e divertimento. La cosa che lo rende ancora più divertente è il collare che indossa, che gli permette di trasformare i suoi pensieri in parole percepibili dal genere umano. È questo che scatena tutta una serie di situazioni divertenti, sembra davvero che gli sceneggiatori siano riusciti ad entrare nella testa dei cani e a capire il loro linguaggio.
Ecco, per me i cagnolino di Up, e le sue gag sono più che sufficienti per guardare il film. Di seguito trovate qualche immagine del cane più tenero di Pixar:
Addirittura ne esiste un manifesto/post retrò:
come ogni film pixar anche up non mi ha deluso per nulla al mondo.
RispondiEliminail manifesto retrò è sfizioso
è vero, il manifesto retrò è davvero una grande idea, realizzata benissimo peraltro.
RispondiEliminaIo ho pianto tanto, inevitabile, ma forse non faccio testo...ho pianto anche per wall-e...
Cmq è un film bellissimo, lo rivedrei molto volentieri!
Complimenti. Mi trovo in accordo con te sulla recensione del film, e sono una stimatrice dei film Pixar. Il mio preferito infatti è, WALL-E
RispondiEliminaP.S. Ovviamente dopo aver dimostrato di non essere un robot :-)