17 novembre 2010

Film | "Questione di cuore". La mia recensione

questione di cuore, film, locandina
Sinceramente non apprezzo moltissimo il cinema italiano, però a fare ben attenzione c'è qualcosa che si salva e questo mi fa sempre piacere.

In realtà partiamo subito col titolo, non è un film d'amore o una commedia sdolcinata, anzi, il filone è quello dei film drammatici ma che riescono comunque a strapparti qualche risata (Antonio Albanese riesce davvero ad essere incredibile) ma soprattutto la spontaneità dei personaggi che interpretano persone semplici in cui molta gente di sicuro ci si può specchiare, con i propri problemi e le proprie disavventure.

Seconda cosa che aggiungo è la circostanza, qualche settimana fa quando stavo creando l'immagine .dmg del disco fisso del mio iMac (l'avventura è raccontata qui) e l'operazione ha impiegato tutto il pomeriggio. Non sapendo che fare ho acceso la tv e ho beccato questo film e l'ho guardato. Peccato non l'abbia fatto prima.

Non vi voglio svelare la trama ma "Questione di cuore" gira attorno alle vicende di due uomini (Kim Rossi Stuart e Antonio Albanese) che si ritrovano a condividere la stessa camera di ospedale dopo un infarto. Visto il carattere semplice dell'uno e quello estremamente socievole dell'altro nasce un'amicizia talmente profonda da legare non solo loro due ma anche le loro vite.
Un film che nella sua semplicità mostra l'amicizia come qualcosa di indissolubile, un rapporto d'amore verso qualcuno senza il quale non si può fare a meno, senza scendere nel classico film d'amore ma mostrando come questo sentimento possa sconvolgere la vita di due persone apparentemente normali, senza problemi e che invece rivelano situazioni molto difficili alle spalle.

L'infarto per entrambi sarà un'occasione per cambiare vita, per accorgersi di cosa non funziona nella propria ma anche per rifugiarsi in un'altra vita, fatta di momenti spensierati per dimenticare i propri problemi di cuore.

Carino lo definirei, diverso dal solito, non sempre felicissimo, Antonio Albanese non fa ridere con le sue imitazioni o i suoi personaggi, ma semplicemente interpretando un uomo solo con mille problemi.

2 commenti:

Un commento, anche uno solo, è il più bel regalo che un blogger possa ricevere. In un blog si parla di tutto e di tutti, si scherza, si ride e ci si diverte. Ma soprattutto mi auguro che anche voi vi divertiate.
La felicità è un piccolo fuocherello, un colpo di vento, una calpestata senza attenzione e tutto finisce in fumo.
Ecco perché prima di commentare vi invito a rileggere quello che avete scritto, un po' come quando entrando a casa di altri ci si pulisce le scarpe sullo zerbino e si chiede permesso.

Per questo non sono accettate volgarità, insulti, commenti troppo pesanti. Io, lettori, vi lascio la porta aperta, non dovete bussare per entrare, ma chiedo solo che siate i più rispettosi possibili, nei confronti di tutti. È facile farsi prendere la mano ed è difficile fermarsi 2 secondi sopra lo zerbino. Ma il tempo che dedicherete all'educazione non sarà mai tempo sprecato.

Qualsiasi commento che non rispetti le regole di una conversazione rilassata, civile e tranquilla, verrà eliminato, non mi piace sgridare la gente e non sono qui per insegnare nulla a nessuno, ma se non trovate più il vostro commento vuol dire che forse aveva oltrepassato un o' il limite.