11 marzo 2011

Giappone 2011. Il terremoto nel paese dei terremoti.

Inutile spendere qualche parola su questo evento che i media hanno riportato praticamente in diretta, con delle immagini spaventose, che lasciano pietrificati. Il terremoto che ha colpito ieri mattina (ora locale) il Giappone ha fatto segnare 8.9 gradi della scala Richter, spostando l'asse terrestre di 10centimetri e, secondo gli esperti, con conseguenze morfologiche e geologiche addirittura più pesanti del terremoto di 9.1 gradi del 2004 nell'Oceano Indiano.
Questa volta l'onda alta 10 metri che viaggiava ad una velocità che superava gli 800 km/h è penetrata nella terraferma per oltre 5 kilometri,

Queste immagini tratte da thebigpicture (dove potete vedere una galleria piuttosto ampia) lasciano sconvolti di fronte alla potenza della natura che senza pietà quando si muove spazza via il genere umano come formiche.
tsunami giappone 2011 sendai
Alcune cose mi hanno particolarmente colpito, lasciandomi senza fiato, talvolta quasi perplesso. La prima cosa sono le immagini delle onde dello tsunami che si avvicinano alla costa mentre altre onde stanno già distruggendo il territorio. Sembra incredibile vedere certe scene in tv, pensare che siano reali e non un film.
La seconda cosa è stata la reazione dei giapponesi. In alcuni video si vede gente quasi impassibile, che riprende con il telefono l'ufficio che viene devastato, che crolla a pezzi. Altre persone piuttosto che fuggire e mettersi in salvo preferiscono cercare di mantenere in piedi gli scaffali, o evitare che i cibi dagli scaffali dei supermercati cadano a terra. Per noi certe immagini sono quasi assurde, ma dimostra come i Giapponesi convivano con i terremoti, tanto da non rendersi conto della gravità di questa scossa.
Questa mappa vale più di mille parole, indicando l'altezza delle onde, sembra una ferita sanguinante che si riversa su tutto l'Oceano Pacifico, e che ovviamente raggiunge il suo punto più elevato sulle coste del Giappone.
mappa tsunami giappone 2011, sundai
Ormai lo sanno tutti, ma magari due paroline su come avvengono questi fenomeni è giusto darle, magari nel modo più semplice possibile. Lo tsunami è provocato da una zona di subduzione tra due placche, zona in cui mentre una placca resta al suo posto l'altra placca vi si infila sotto. Solitamente le conseguenze non sono gravi, la placca che scorre sotto all'altra lo fa ad una velocità di 4-5 centimetri in un anno. Fin qui tutto ok, ma di certo non viene usato nessuno Svitol, per cui fino a prova contraria quando due superfici entrano in contatto, scorrendo l'una sull'altra si genera attrito. Normalmente tutto procede senza intoppi ma ogni tanto qualcosa di blocca.
Come quando spostando un mobile da una parte all'altra della camera tutto fila liscio finché il mobile sembra bloccarsi senza incontrare ostacoli. Uno sbuffo, due tre maledizioni alla fidanzata che vi ha costretto a spostare l'arredamento e via a spingere con tutta la forza. Nonostante questo tutto resto al suo posto, siete ormai paonazzi dallo sforzo con i muscoli che vi tremano quando la situazione improvvisamente si sblocca si sblocca. E avviene la catastrofe. La vetrinetta improvvisamente non avanza dei soliti pochi centimetri, ma fa un vero e proprio balzo in avanti e tutta la forza che avete accumulato viene rilasciata scaraventando il mobile in avanti talmente velocemente da far cadare tutti i bicchieri al loro interno.
Questo avviene nelle profondità dell'oceano, la placca che si infila sotto trova qualcosa che la blocca e quando il meccanismo si inceppa si iniziano ad accumulare forza incredibili che vengono poi rilasciate creando uno tsunami, ossia la vostra ragazza che assumerà le sembianze di un'onda di 10 metri e vi travolgerà non lasciandovi scampo.
fonte immagini | boston.com/bigpicture

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