25 agosto 2011

Film | "The Company Men". La mia recensione

the company men, film, poster, movieUn film che ci riporta con i piedi per terra e offre uno spaccato molto realistico della recessione negli Stati Uniti. Se nel 2008-2009 sui quotidiani si poteva leggere qualche articolo di manager e dirigenti che da un giorno all'altra si sono ritrovatia dormire in macchina, oggi la cosa sembra dimenticata, non considerando che comunque la situazion rimane disastrosa.

Nel film i protagonisti sono 3 uomini che hanno raggiunto il cosiddetto sogno americano: villa, auto di lusso, viaggi con jet aziendali, golf, ferie in hotel esclusivi e luoghi alla moda. Poi con la recessione tutto svanisce. Per noi in Italia sembra difficile capire bene la situazione, abituati un po' più al risparmio e a tenere qualche soldo da parte, ma guardandomi attorno inizio a vedere sempre più gente che per entrare a far parte dello status symbol vive al limite, che guadagna 10 e spende 9,99. Persone che brillano soltanto di luce riflessa, spegnendosi miseramente quando la luce si chiude.

Così i 3 protagonisti del film dovranno sfidare tutto e tutti, ma soprattutto se stessi e il loro orgoglio, per reinventarsi una vita e tornare a galla, imparando la lezione.

"The company men" fa riflettere, guardarlo fa capire come la società in cui viviamo ci impone cose di cui alla fine non abbiamo bisogno, il biglietto per entrare nel mondo di chi sembra avere tutto all'inizio costa poco, rende moltissimo ma appena si perde il passo (e basta un solo passo), quel biglietto diventa carta straccia, come tutto quello di cui si è circondati.
Applauso a Ben Affleck e a Jack Nicholson, che interpretano due modi diversi di affrontare la medesima situazione. L'arroganza del giovane e la pacatezza dell'anziano, due animi contrapposti nell'affrontare lo stesso problema.

1 commento:

Un commento, anche uno solo, è il più bel regalo che un blogger possa ricevere. In un blog si parla di tutto e di tutti, si scherza, si ride e ci si diverte. Ma soprattutto mi auguro che anche voi vi divertiate.
La felicità è un piccolo fuocherello, un colpo di vento, una calpestata senza attenzione e tutto finisce in fumo.
Ecco perché prima di commentare vi invito a rileggere quello che avete scritto, un po' come quando entrando a casa di altri ci si pulisce le scarpe sullo zerbino e si chiede permesso.

Per questo non sono accettate volgarità, insulti, commenti troppo pesanti. Io, lettori, vi lascio la porta aperta, non dovete bussare per entrare, ma chiedo solo che siate i più rispettosi possibili, nei confronti di tutti. È facile farsi prendere la mano ed è difficile fermarsi 2 secondi sopra lo zerbino. Ma il tempo che dedicherete all'educazione non sarà mai tempo sprecato.

Qualsiasi commento che non rispetti le regole di una conversazione rilassata, civile e tranquilla, verrà eliminato, non mi piace sgridare la gente e non sono qui per insegnare nulla a nessuno, ma se non trovate più il vostro commento vuol dire che forse aveva oltrepassato un o' il limite.