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7 maggio 2012

Film | "Prozac Nation". La mia recensione

prozac nation locandina film movie poster

All'inizio ho guardato questo film perché credevo fosse un documentario, era evidente che mi confondevo con "Fast Food Nation" che non c'entra assolutamente niente. "Prozac Nation" è un film del 2001, più di 10 anni fa, non sembra essere piaciuto molto alle case di distribuzione, tanto che non è mai uscito al cinema se non nel suo paese d'origine, la Norvegia.
A parte questo il film è ispirato ad una storia vera, quella di Elizabeth Wurtzel e della sua lotta con la depressione, dei suoi tentativi di curarla e di come è riuscita ad uscirne. Christina Ricci, che interpreta la protagonista, porta in maniera molto verosimile i sintomi del disturbo depressivo che si porta dietro e che pian piano distrugge ogni situazione che le si crea davanti.
Così il film è un avvicendarsi di situazioni che una volta consolidate vengono fatte a pezzi, portando la protagonista in un vortice sempre più veloce verso un problema che solo i farmaci sembrano in grado di curare.
Ed è proprio al Prozac il farmaco che riesce in questo compito. In vendita dal 1987 questo farmaco si può dire che abbia rivoluzionato il mondo degli antidepressivi generando comunque infinite controversie sugli effetti correlati all'uso.
L'autrice del libro al quale il film si ispira rileva uno degli effetti del Prozac, che le ha salvato la vita ma che purtroppo sembra averle tolto la sua vera personalità. Da questo nasce un senso di confusione che non sembra essere stato capito da chi non si è ritrovato nella medesima situazione della Wurtzel. Scegliere se guarire diventando un'altra persona oppure restare se stessi sapendo però che gli effetti potrebbero essere disastrosi. Un dilemma che spesso non ha risposta o meglio porta a compromessi che sono difficili da comprendere se non ci si trova in una situazione del genere.

Il film non è facile da digerire, affronta uno dei problemi più grandi degli ultimi anni, quello degli psicofarmaci legati a problemi di depressione e patologie collegate. Una vera e propria malattia che spesso è difficile da comprendere fino in fondo e che quindi rende diagnosi e cura ancora più complicata. Non è un caso che nella lista dei farmaci più venduti dalle cause farmaceutiche spesso ai primi posti si trovino antidepressivi.

PS. Anna Heche nel film interpreta la posata dottoressa che prende in cura Elizabeth e che l'aiuta nel suo percorso di guarigione. Sembra strano, quasi paradossale, che l'attrice (anche regista) abbia avuto problemi psichici piuttosto gravi, il racconto lo trovate su Wikipedia.

5 commenti:

Zion ha detto...

mi hai incuriosito, vorrei vederlo...

Mery ha detto...

Ho appena visto Prozac Nation: film intenso e con una interpretazione magistrale della protagonista. Sicuramente un film che fà riflettere sul disagio della depressione e sui disturbi del comportamento così frequenti e così poco narrati. Complimenti a questa pellicola.

Franco Fiori ha detto...

Ho visto questo film e mi è piaciuto da tutti ipunti di vista, molto commovente. Non capisco perchè non abbia avutopiù successo.

liuyue ha detto...

grazie per la recensione e voi per i commenti. sto per guardarlo ora. ho letto su imdb.com che non è uscito al cinema negli stati uniti perchè la scrittrice ha detto una cosa poco sensibile sulla sua reazione a vedere cascare le torre l'11 settembre

Anonimo ha detto...

Credo che sul perché il film sia poco diffuso la risposta è semplice. Non fa molto comodo alle prospere, strabordanti, impunite case farmaceutiche che producono questi farmaci. Per sapere una parte degli effetti collaterali che rimangono DOPO aver smesso di prendere antidepressivi andate su pssdforum.com