Quando si parla di calcio, quelli con l'occhio più acuto noteranno come le partite ormai siano uno show che prescinde dalla competizione sportiva, dove non solo il cuore del tifoso viene soddisfatto ma anche il suo occhio.
Così largo alle nuove tecnologie che rendono le partite uno spettacolo per gli occhi e permettono di non perdersi nulla. Dentro ad uno stadio c'è quindi di tutto, Spidercam (una speciale telecamera appesa a 4 cavi che si muove sopra il campo e che permette un inedito punto di vista sui giocatori), telecamere ad altissima velocità (per replay al rallentatore con frequenze anche di 500-1000 frame per secondo), l'omino con la steady cam, la telecamera col braccio chiamata Louma, microcamere montate all'interno delle porte, telecamere stereoscopiche per immagini in 3D e ovviamente telecamere in Alta Definizione.
Tutta questa tecnologia ha ovviamente bisogno dell'occhio e del gusto umano per poter creare immagini degne di nota (cameraman pronti ad inquadrare l'azione dell'angolazione migliore o a catturare l'espressione curiosa di un tifoso o di un giocatore) ed è qui che intervengono registi degli del miglior kolossal cinematografico che ogni tanto dimenticano che si tratta di una semplice partita di calcio e si lasciano prendere la mano.
Così è successo all'UEFA che ha ripreso tutte le immagini video degli Europei e ha commesso un paio di gaffes che non sono piaciute moltissimo. Quella più famosa l'avreste sicuramente vista ed è stata proprio durante la famosa semifinale Germania - Italia.
Balotelli segna il secondo gol, i tifosi e i giocatori italiani iniziano un'esultanza sfrenata, iniziano i replay e tra questi c'è un bellissimo slow motion (una ripresa al rallentatore) di una tifosa che triste, piange per il gol subito (qui il video).
Ho seguito tutta la scena da casa e sono rimasto sbalordito dalla bravura di quel cameraman che è riuscito a beccare la tifosa nel preciso momento di versare una lacrima che le avrebbe attraversato tutto il viso. Bellissimo, un'immagine che rappresentava al meglio la fine del sogno tedesco.
Pochi giorno dopo però il retroscena, che mi ha lasciato più scioccato della sconfitta della nostra nazionale. Era tutto finto. Anzi, quasi finto.
La tifosa ha pianto veramente, ma non per il gol subito, per commozione, durante l'esecuzione degli inni. I registi UEFA hanno quindi registrato l'immagine prima della partita e l'hanno messa da parte per tirarla fuori nel momento migliore. Il secondo gol dell'Italia era il momento perfetto, ma probabilmente se la partita fosse finita con un solo gol di Balotelli, quell'immagine così commovente, sono pronto a scommettere che sarebbe finita alla fine della partita, dopo il fischio finale, tra un dispiaciuto giocatore tedesco e l'altro.
Benché non dispiaccia che le tecnologie permettano di far vivere al meglio lo sport quello che è stato fatto questa volta è purtroppo triste, una manipolazione piuttosto impietosa che benché efficace è stata comunque un'alterazione della realtà che sicuramente lascia l'amaro in bocca.
leggo sempre con piacere i tuoi articoli. Questo fatto della premeditazione nell'aver registrato la scena e poi mandata quando era plausibile che si verificasse mi ha fatto pensare che la regia e la "mente" di tutto ciò era notevole. Spettacolare, complimenti.
RispondiEliminaCommentando da tifoso posso solo dire che questo metodo aumenta il coinvolgimento e l'emozione quasi che vedessi sia la partita che un film postumo sulla partita e il suo ambiente.
Per quanto poi la cosa sia reale o meno, immagino che qualche tifosa tedesca abbia pianto davvero al 2° goal di Balotelli quindi non è che ci hanno propinato una falsità
Grazie per aver dato spiegazione di questo fatto
Maurizio