1 ottobre 2012

This should be shaken - Support for Emilia. Le t-shirt che aiutano i terremotati

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Faccio spesso "pubblicità" a ciò che mi piace, ma in questa occasione parlo di una cosa abbastanza seria, anche se a prima vista non sembrerebbe.

Parlo di "This should be shaken - Support for Emilia" un progetto di beneficenza nato in un paesino a pochi chilometri da casa mia, neppure 100 chilometri dall'epicentro del terremoto che lo scorso 20 Maggio ha sconvolto l'Emilia.
Da quel momento un gruppo di giovani architetti e designer ha deciso di unirsi per cercare di poter dar una mano alle famiglie e alle imprese in difficoltà. E quale metodo migliore per farlo se non usare la creatività.
Nasce cosi il gruppo O.C.A. design.
Questi giovani ragazzi hanno unito moda e beneficenza creando una serie di magliette davvero bellissime (addirittura geniali), con oggetti che normalmente dovrebbero essere "scossi", shakerati, al contrario dei paesi colpiti dal sisma che non hanno bisogno di essere scossi da nessuno, ma hanno solo bisogno d'aiuto.

Solitamente quando si tratta di beneficenza ho sempre un po' paura che in realtà i soldi non facciano la fine cui si crede (prendo una notizia a caso, quella degli sms per il terremoto dell'Aquila). Questa volta però ho avuto modo di conoscere l'operato di queste persone, ho visto che i soldi sono stati consegnati in buone mani e conosco in prima persona (anzi, è una mia amica) una delle ragazze che promuove questa iniziativa, per cui so che posso fidarmi e lasciare nelle mani il mio aiuto alla ricostruzione delle scuole di Camposanto, un piccolo paesino di poco più di 3.000 abitanti che ha subito svariati danni.

Questa gente ha saputo creare un filo diretto con un posto ben preciso, una soluzione davvero ottima per evitare che i soldi raccolti finissero nel solito calderone di tutti e di nessuno, con gli immaginabili risvolti negativi.

Non me lo sono dimenticato, il prezzo di una maglietta è di 10 euro, una cifra che equivale ad un "nulla" considerando che voi avrete una maglietta e che il ricavato andrà a persone che hanno seriamente bisogno.

PS. Sì, avrei potuto scrivere questo post prima, ma non c'è un periodo "giusto" per aiutare qualcuno. Anzi, ormai TG e giornali hanno completamente abbandonato ogni notizia riguardante le popolazioni colpite da questa disgrazia. È questo il momento dimostrare che non sono "passati di moda".

[Aggiornamento] Non è per promuovere a tutti i costi questa iniziativa, però mentre questi soldi sono certo che vadano in buone mani, quelli mandati per sms sembrano un po' in alto mare (Corriere.it "Ai terremotati neanche un centesimo degli sms"). Non è che non arriveranno mai (ci mancherebbe solo questa), ma pensare che gente senza lavoro e senza casa possa aspettare mesi e mesi che la burocrazia italiana faccia il suo corso è una delle cose peggiori che possa esistere.

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