Si avvicina l'estate e i primi killer dancefloor cominciano a fare capolino, uscito da qualche settimana (ma per la release ufficiale bisogna aspettare il 2 aprile) ecco un disco che farà sicuramente parlare di sé. O per lo meno che si è già guadagnato un posto tra i miei dischi preferiti.
Sto parlando di "Guilty" [video], disco solare, decisamente accattivante e trascinante, che riprende "Make it like a memory" di Barbra Streisand.
Si nota subito nella versione originale la spiccata ambizione di appartenere alla categoria più melodica della house quella "soul" piuttosto commerciale. Ecco quindi un'ottima performance vocale di Shena (già sentita in "The weekend" [video] di Michael Gray e "1000 years" by Jupiter Ace), molto orecchiabile, veloce, piacevole, penso che dopo aver fischiettato la canzone di Gray, quest'estate almeno una volta ci uscirà di bocca un "baby I'm guiltyyyyyyyyyyyy!!, tanto facile è impararlo dopo un paio di ascolti.
La base vocale ricorda pezzi leggendari della house, "Lola's theme" degli Shapeshifters, "Love on my mind" [video] dei Freemansons, tanto per citare due pezzi conosciutissimi; in questo caso l'elemento distintivo però è la melodia suonata dai violini che accompagna il post-ritornello (a parer mio dona al brano quell'aria sbarazzina che lo avvicina al disco pop ma fa anche notare la non casualità degli arrangiamenti) e il coordinato giro di basso, decisamente corposo (ma si nota comunque solo nella prime battute), che diventa più elettronico nel remix di Bimbo Jones. Remix che comunque non tocca la rimanente struttura del brano.
Insomma un disco che piacerà a tutti gli amanti della musica house più commerciale, a quelli che cercano un pezzo fresco e ballabile per l'estate. Penso che grazie anche al video ne sentiremo spesso parlare nei prossimi mesi.
Il disco mi ha piacevolmente colpito per la realizzazione tecnica, di prim'ordine, al contrario di molti dischi usciti negli ultimi anni. Insomma si va oltre al classico vocal sbarazzino, ma anche al classico filtro applicato sulla base a ricordare (come già detto) Freemansons e compagnia, quello che sorprende è l'orchestrale giro di violini e archi che compone una melodia da ascoltare con attenzione, meno scontata di quanto possa sembrare, addirittura un virtuosismo che dubito notino in molti. Per questo consiglio la versione "instrumental" perfetta per apprezzare l'armonia strumentale del brano e il lavoro di De Souza (conosciuto anche con il nome di Chris Morris). Insomma un brano che mi lascia sorpreso in ogni suo aspetto.
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Altre recensioni sullo stesso genere:
"Shine (Freemasons rmx)" Luther Vandross
"The weekend" Michael Gray feat. Shena
"Love on my mind" Freemasons feat. Amanda Wilson
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