Il video. Prima di parlarvi di questa canzone non posso che cominciare con il video. Come in "Satan eats Satan" o "Don't stop the beat" stiamo parlando anche in questo caso di pixel art.
Infatti il video riproduce le fattezze di un videogioco degli anni '80, quando i pixel si potevano contare sulle dita delle mani. Quindi per i nati in quel periodo questo video è decisamente nostalgico, divertente, vintage. Assolutamente da vedere!
Gli Ural 13 Diktators, per chi non lo sapesse, sono un duo finlandese, creasciuti a techno ed elettronica. Sulla scena delle musica electro da anni, "The name of the game" è una delle mie canzoni preferite.
Riprendendo le note di "Only you" (hit anni '80 degli italiani Savage) gli U13D ne ricavano un pezzo elettronico con le tipiche influenze anni '80, tendenzialmente melodico e di ottima realizzazione. Il disco si distingue subito per la voce robotizzata che "accenna" a cantare e che rende il disco molto Daft Punk like, quindi molto vicina a "Harder, better, faster, stronger" o "Around the world" (recensione | video) ma citando anche Mylo "Drop the pressure". (recensione | video), parlando della base non possiamo non ricordare "Here and now" (recensione | video) del duo elettronico femminile Client.
La parte vocale diventa quindi un mero pretesto per fare musica, senza curarsi del testo o di altri elementi, un divertimento.
Per il resto "Name of the game" rimane una canzone da ascoltare e ballare accennando qualche passo di robot dance), un divertimento un po' da house-geek ma anche per uscire dal panorama delle solite canzoni elettroniche e prendere qualcosa di maliconicamente electro.
Ural 13 Diktators
discografia | sito ufficiale
discografia | sito ufficiale
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Altri brani simili:
(clicca sul titolo per leggere la recensione)
"Around the world" Daft Punk
"Harder, better, faster, stronger" Daft Punk
"Drop the pressure" Mylo
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