photo | curtesy of ZioZampi ©
In effetti in questa sezione dedicata alle costruzioni più imponenti ho sempre lasciato spazio a edifici che hanno dell'incredibile, in posti del mondo che non sono proprio dietro casa. Oggi invece voglio parlare di una costruzione decisamente più alla portata di tutti, se non di tutti almeno di coloro che abitano in provincia di Padova.
Sto parlando del cavalcavia (anche se il termine corretto è cavalcaferrovia) Sarpi-Dalmazia, che prende il nome dalle due vie che unisce, attraversando a pochi metri dalla stazione dei treni di Padova e allo storico cavalcavia Borgomagno. Insomma un ponte che solo chi gira per Padova avrà visto che io ho avuto modo di percorrere e di rimanerne in parte affascinato.
Si, perché questo cavalcaferrovia a dispetto dell'imponenza una volta percorso è ben diverso da come sembra, se visto dalle vicinanze si nota la maestosità dei due archi alti 20 metri (che formano una sorta di triangolo visti dall'alto) appena si inizia a percorrerlo si scopre che è formato giusto da una corsia per senso di marcia ed una pista ciclabile. Non che la cosa si necessariamente un difetto ma si rimane un'attimino perplessi, visto che inizialmente si parlava di ben 2 corsie per senso di marcia.
Prima di dare altri giudizi però vediamo come è costruito. A parte i due archi nella mia scarsa conoscenza dell'ingegneria vi posso solo dire che il ponte è costituito da un impalcato misto acciaio-calcestruzzo che è tenuto sospeso da una serie di cavi d'acciaio, per un totale di 1.700 tonnellate di acciaio. per la costruzione non è stato necessario fermare per nemmeno 1 minuti l'afflusso dei treni che vi passano sotto, le corsie sono state letteralmente fatte scorrere sopra i pilastri di sostegno con dei martinetti ed "agganciate" ai cavi d'acciao. Se nella spiegazione avrò sparato qualche fesseria spero mi perdonerete. Costo totale? Sui 20 milioni euro.
Quello che in realtà mi premeva di mostrarvi qualche foto del ponte sia di giorno che di notte. ringrazio fin da subito gli autori delle foto che sto per postare che mi hanno concesso molto gentilmente i diritti per poter inserire le loro foto sul mio post.
photo | curtesy of ZioZampi ©
Qui invece potete ammirarlo in alcune foto notturne di indubbia spettacolarità. In effetti quando prima mi sono preso una pausa dall'esprimere commenti mi riferivo proprio a questo, ovvero a come, nonostante alcune soluzioni strane come la corsia singola, il ponte di notte sia un vero e proprio esempio di design e illuminazione. Infatti ancora prima di imboccarlo non si possono non notare gli archi illuminati con una serie di luci blu che si fondono con l'arancione nelle zone d'entrata e d'uscita del viadotto.photo | courtesy of Filippo Scarpi ©
photo | courtesy of Filippo Scarpi ©
Ormai Padova si può dire che è famosa per i suoi ponti ad arco "illuminati", anche il cavalcavia con i 3 archi che segna la zona di Padova-Est è qualcosa di stilisticamente unico. Ma questa sarà un'altra piccola grande storia.PS. Come richiesto da uno degli autori delle foto, specifico che i fotografi in questione non hanno alcun collegamento con la stesura del testo dell'articolo ma hanno solo gentilmente fornito le splendide immagini che potete ammirare.
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