Ecco la prima foto, che in realtà è tratta non solo dal sito di cui vi parlavo sopra ma anche da una raccolta di National Geographic, nome che è sinonimo di eccellenza in campo fotografico, con foto che molte volte lasciano non solo a bocca a aperta ma anche senza parole.
Quello ritratto è un Airone Blu che ha appena "infilzato" la sua preda. Si potrebbe stare mezzora a fissare questo scatto, soprattutto avendo visto documentari come "The Great Migrations" e avendo provato a fotografare animali. Solitamente gli animali non si mettono in posa ed ogni scatto ben riuscito è quasi un miracolo come questo che mostra la Natura che può apparire crudele, ma che in realtà sta solo facendo il suo corso.
Però quell'espressione del pesciolino sembra così "umana", triste, consapevole di aver fatto una fine non proprio bellissima.
fonte foto | boston.com/thebigpicture
L'altra foto, che è ripresa tra tutte quelle che vi ho mostrato quest'anno è la seguente che immortala una formichina che con un sforzo (immagino notevole) sta portando una mosca verso al sua tana. Ricordo ancora quel giorno i cui ho scattato questa immagine, 7 Settembre è la data che indica la fotocamera, una giornata di sole, umida tipica di fine estate. Ricordo che per questo scatto ho inseguito questa formica per un quarto d'ora, disteso e a ginocchioni per terra cercando di avvicinare la fotocamera il più possibile, sì, perché ho spremuto al massimo la funzione macro della fotocamera, stando a meno di 2 centimetri dal soggetto. A complicare la cosa si sono messe le zanzare che vedendomi solo e impegnato ne hanno approfittato abbondantemente; fortunatamente il bruciore delle punture non è istantaneo, ma quando ha iniziato a farsi sentirsi la soddisfazione per quello scatto era così elevata da coprire ogni dolore.* Tutte le altre foto sul blog
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