Progettata da Norman Foster questo grattacielo si alza dalla facciata del vecchio edificio che ospitava la società fin dagli anni '30. Visto la sua importanza a livello di design ma soprattutto per il suo significato storico non è stato possibile abbattere il vecchio palazzo e quindi si è optato per questa soluzione che rende ancora più originale la costruzione, con il contrasto tra la base classica e la moderna struttura modulare a triangoli chiamata Diagrid, che compare anche nel "cetriolo", ovvero il 30 St Mary Axe a Londra e che permette di utilizzare il 20% in meno di acciaio rispetto a scheletri più convenzionali.
immagini ingrandibili
L'edificio è famoso non solo per il suo design ma anche per essere uno degli edifici più "green" della Grande Mela, votato non solo all'estetica di prim'ordine ma soprattutto all'ambiente. È così che la struttura interna della sede precedente è stata "svuotata" e riciclata, così che l'85% dell'acciaio in realtà proviene proprio dal riciclo.A questo si aggiungono
- vetrate che permettono l'entrata della luce solare ma proteggono l'edificio dall'eccessivo riscaldamento
- sensori che regolano l'illuminazione interna in base alle condizioni di luce esterna
- un tetto in grado di raccogliere il 25% dell'acqua piovana che viene poi immagazzinata in una cisterna da oltre 50.000 litri nel sotto suolo e che permette di sostenere il 50% del fabbisogno di acqua nell'edificio
- nell'atrio l'acqua riciclata viene impiegata in una spettacolare cascata di 8 metri che permette di umidificare l'ambiente mentendolo caldo in inverno e fresco d'estate.
L'edificio è una presenza fissa del docu-reality "Corsa ai vertici", ambientato nella sede di Marie Claire che è situata proprio in questo edificio, ed è stato questo uno dei motivi principali per cui mi sono avvicinato e documentato sulle caratteristiche della Hearst Tower.
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TPP | Tempo di preparazione post: 50 minuti.
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