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10 luglio 2006

Un giorno indimenticabile


Questo è il mio racconto della finale, di un giorno che non dimenticherò mai più, della prima finale di coppa del mondo vinta dall'Italia da quando sono nato
Certo il post è abbastanza lungo ma non potevo non scrivere niente, quando fra qualche tempo rileggerò le mie stesse parole mi emozionerò come quando le ho scritte.
Spero che qualcuno di voi riesca ad arrivare fino in fondo...

La mia serata indimenticabile inizia verso le sette. Devo trovarmi alle 7e50 a casa di un mio amico per vedere la partita.
Sono le sette non ho fame, mi mangio un paio di toast tanto per non stare a pancia vuota i intanto guardo le immagini dei tifosi che già sono in festa nelle piazze d'Italia.
E mi chiedo: "E se l'Italia non vincesse?? Queste immagini sarebbero più pesanti di un pugno in faccia. Un pugno preso ogni volta che penserò a questo giorno".
Sono le 8e45, esco di casa. La situazione è irreale, solo un sole che giunge al tramonto e il silenzio. Silenzio rotto da alcuni bambini troppo piccoli per capire quello che stava succedendo, quello che provavo io.
Arrivo a casa del mio amico, arrivano anche gli altri miei amici. Ci sediamo sul divano e incominciamo col sentire gli inni.
E poi il vademecum:
"Si parla solo quando l'Italia sbaglia"
"Beh, anche quando la palla va fuori"
"Per il resto niente"
Nessuna di queste frasi sarà messa in pratica.
Dopo 6 minuti il buio. Un rigore dopo 6 minuti??? E il fallo non c'era nemmeno!!!
Questa volta le parole non riescono ad uscire di bocca. Zidane fa il cucchiaio davanti a "er pupone" e prende la traversa. In un nanosecondo scoppia l'inferno, la gioia di vedere la Francia sbagl...
"NO, aspetta!..."
"@#ù+è#~¥‘%&!"
"È andato dentro..."
In pochi attimi quella speranza di poter vedere l'Italia vincere cala fino a raggiungere livelli prossimi allo zero e un tendone (di quelli da circo, che pesano quintali) mi cade davanti agli occhi, gli europei, il gol di Trezeguet, il rigore sbagliato da Di Biagio. Ma perché dopo 6 minuti?
Sono minuti di leggere speranza quelli che seguono e penso "Beh, questo inizio avrà dato forza all'Italia".
Intanto le parole (non solo parole) per Materazzi si sprecano:
"Ma non ha capito che sta giocando un mondiale???"
"@#[]#%$&!!!! Ma come si fa ad andare con la gamba alzata in area in quel modo???!!! Per forza che poi ci danno il rigore anche quando non c'è!!!"
Non si può accettare di perdere la finale per una stupidaggine del genere.
I commenti insulsi dei cronisti tipo:
"Beh, in effetti l'ha toccato" ("Ma che @#[~&%£ ha toccato, l'ha appena sfiorato")
"Bisogna cambiare metodo i gioco, siamo troppo arretrati" ("E allora vacci te a giocare!!").
Poi il gol al 19'.
Da non credere è proprio Lui. Esplosione incontenibile di gioia! Momenti che non si potranno rivivere mai più, momenti unici. Adesso si ricomincia da capo. La Francia non sembra più fare molta paura.
"Dai, l'ideale sarebbe fare un altro gol alla fine del primo tempo"
"No... poi nel secondo tempo sono sicuro che l'Italia si siede"
"Non si può andare ai supplementari, questi ci fregano"
Però si va alla fine del primo tempo ancora in parità.
Un quarto d'ora per prendere un po' d'aria, per alzarsi in piedi dal quel divano.
Andiamo fuori e decidiamo di appendere la bandiera dell'Italia.
Neppure il tempo di scambiare due parole che inizia il secondo tempo, ma c'è subito qualcosa che non va. Non è la stessa Italia che ha giocato il primo tempo.
Ad un certo punto le sostituzioni:
"Esce Totti"
"Esce Totti???"
e penso: "Allora Lippi non ha intenzione di andare ai rigori... Totti è un ottimo rigorista"
Poi il gol. 2 a 1. I francesi sono stanchi pure loro e non sono invincibili, ancora tutti in piedi, grida, urla. Poi il silenzio, è annullato. E in effetti hanno ragione. Si ricomincia per la terza volta.
Da questo punto in poi è un'agonia. Qualche sprizzo da entrambi le parti ma è solo amarezza per una partita giocata con sofferenza.
Poi Zidane si fa male.
"Ma dai alzati, che non ti sei fatto un bel niente!!"
"Oh, no... si è fatto male alla spalla sembra serio chiede la sostituzione"
"SIIII, vai fuori @[à%# francese!!"
E invece no. Rientra il meglio di sé doveva ancora darlo.
Poi l'annuncio dei 2 minuti di recupero. È un'agonia, non si riesce a stare calmi. Quello che è successo in passato non si può dimenticare. Ma passano anche questi, si va ai supplementari, ad un certo punto l'azione si interrompe. Stupore.
Materazzi è a terra, Buffon dice di aver visto tutto. Ma cosa??
Poi il replay. Ancora stupore. Nessuno avrebbe mai pensato che Zidane avesse fatto quello che ha fatto. Di concludere la sua carriera nel peggiore dei modi. In quel momento un raggio di luce colpisce i nostri occhi, qualcosa potrebbe cambiare. E quello sguardo di Zizou alla coppa sembra una premonizione.
Poi si va ai rigori.
Questa volta non riesco più a stare seduto, in piedi, in ginocchio, ma non seduto.
Ho sempre paura, i rigori non hanno mai portato fortuna all'Italia, Baresi, Baggio, Zola, Di Biagio. Troppi errori.
Non ci sono parole per raccontare i rigori.
Poi il tiro di Grosso. Nessuno avrebbe pensato che fosse lui il rigorista decisivo.
In un secondo la gioia inizia a scorrere nelle vene. È difficile trattenere l'emozione, le lacrime, le grida.

A quel punto si può solo gridare "CAMPIONI DEL MONDO, CAMPIONI DEL MONDO, CAMPIONI DEL MONDO".
Partiamo per andare verso il centro del paese, un piccolo paese di 10.000 abitanti.
È il delirio più totale. Il traffico è impazzito, in centro una folla spropositata che urla, grida. Agli incroci appena fuori dal centro "freni a mano" e sgommate, in centro "burnout", clacson e trombe.
Non si riesce a rimanere fermi, l'unica cosa che si può fare è quella di saltare si vorrebbe correre senza ragione urlando.
Alla prima occasione vediamo un furgone che passa. Uno sguardo negli occhi e poi si salta su:
"Ma di chi è 'sto furgone??"
e uno che era già sopra:
"Boh... io sono montato e basta!"
E si parte per fare il giro della piazza urlando!
Una festa così non l'avevo ami vista ed è per questo che tutto mi ha stupito.
Qualsiasi cosa abbia delle gomme è adatta per sfilare, e allora via a trattori, auto, macchine, moto, ma anche una macchina con il rimorchio e la barca e con le persone dentro a questa, e pure un TIR. Per il resto è solo un sventolare continuo di bandiere.
Un'emozione indescrivibile, difficoltà nel trattenere le lacrime. Solo voglia di far festa.
Non ho mai sentito cantare con così vigore l'Inno di Mameli e un'altra canzone ormai diventata un inno, ovvero "7 nation army" dei White Stripes.
Uniti nella gioia, nell'entusiasmo certe cose vorrei che succedessero più spesso, potersi salutare senza conoscersi, ritrovarsi a saltare insieme, a ridere e scherzare tutti quanti.

Momenti indimenticabili. Notti magiche.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

era una tipica serata da videocamera..peccato non averla avuta!

Saint Andres ha detto...

Eh, sì, peccato veramente. Ma forse è meglio così, rimmarà per sempre un bellissimo ricordo nella nostra mente.

Anonimo ha detto...

Dopo il rigore mi era venuta una tristezza incredibile.
Meno male che il pareggio è avvenuto subito. Un giorno speciale

Saint Andres ha detto...

Me la sono vista brutta. Ho pensato che la partita fosse già persa. E ripensavo all'entusiasmo e alla carica che c'era all'inizio.
Fra 20 anni avrò qualcosa da raccontare ai miei figli.