"The guitar" è un pezzo di circa un paio di anni fa, non ha mai scalato le classifiche dei club ma è comunque un ottimo esempio di stile. Se dal titolo il disco sembra rimanere sconfinato nell'anonimato, fin dal primo ascolto qualcosa comincia ad affiorare alla mente.
Si inizia con un giro di basso, ipnotico, e si prosegue fino alle chitarre. A questo punto si intuisce chiaramente che il sample (il campionamento) usato per il disco non è altro che la celeberrima "Funky town" (video) dei Lipps Inc (se vi interessa si pronuncia "lip sync"). La prova del nove è data dalle tastiere che fanno comparsa qualche istante dopo e che sono riprese pari pari dalla canzone originale.
Ne risulta un pezzo, semplice, scarno, ma immediato e con un certo impatto. Niente a che vedere con le produzioni più ballabili dei Full Intention ma rimane comunque un diversivo, una canzone da ascoltare senza troppe attenzioni ma comunque ben realizzata.
Al contrario dei Full Intention, Picotto utilizza anche alcuni parti vocali del disco, tagliate e cucite a dovere in modo da fondersi con la base techno-trance.
* In molti l'avranno apprezzato, nei club-house più underground, l'estate scorsa, "Yeah Yeah" (ascolta) la qualche non è altro che una produzione della "seconda metà" dei Full Intention, ad opera quindi di Jon Pearn (qui su mySpace), che in questo caso ha operato con lo pseudonimo di Bodyrox (qui su mySpace).
Nella recensione si è parlato di Michael Gray, ecco quindi i suoi pezzi più famosi:
(clicca sul titolo per leggere la recensione)
"Borderline" feat. Shelly Poole (video)
"The weekend" feat. Shena (video)
"Somewhere beyond" (video)
"Analog is on"
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