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13 novembre 2006

Il diavolo veste Prada


Finalmente dopo un po' di tempo sono andato anche io a vedere questo film.
Di solito sono più appassionato di film "impegnativi", magari a tema storico, però dai, ogni tanto ci vuole una seratina tranquilla, di quelle in cui si pensa solo a divertirsi e ad essere felici.
Quindi decido di vedere questo film e giudicare se veramente è uno di quei film che tutto sommato meritano di essere promossi.
Il mio giudizio è diretto: il film passa, e secondo me cercando di calarsi nella storia e nell'ambientazione un bel 8 non glielo toglie nessuno.
La storia tutto sommato non è altro che una rivisitazione in chiave moderna di Cenerentola, o forse il Brutto Anatroccolo.
Non starò a raccontarvi la trama (sinceramente alla fine sono rimasto un po' perplesso, ma forse ero io che non ho seguito il film in modo impeccabile...) ma di per sé è estremamente semplice, la classica storia della ragazza vestita male (insopportabile visto che lavora in un ambiente modaiolo) che con impegno e arguzia riesce a cambiare la situazione a proprio favore, raggiunge fama e successo però alla fine decide di ritornare "normale" per non perdere l'amore.
Insomma non è questo il punto. Piuttosto il film è estremamente curato dal punto di vista "fashion". Nel film compare praticamente ogni qual sorta di "must" o feticcio che manda in subbuglio ogni fashion victim (ma anche i meno estremisti della moda), e pure gli appassionati di computer visto che non mancavano mai sulle scrivanie qualche notebook Apple o display con la mela.

Insomma un film abbastanza semplice nella sua struttura quanto efficace nella sua realizzazione. Da guardare di certo in compagnia femminile ma soprattutto se si apprezza il mondo della moda almeno un pochino.

9 commenti:

Fly ha detto...

A me che piace il genere, è piaciuto un saccooo!!! L'ho visto con Jeby! Ma com'è brava Meryl??
Cmq, davvero, è strapieno di apple *_*

Jeby ha detto...

E poi Meril è bravissima!!!

Saephyroth ha detto...

Attualmente investirei molto meglio i miei 7 euro di cineplex per The Departed, un film che cmq piace a tutti.
Sul pesantino direi Babel,
Flags of our fathers,
Il vento che accarezza l'erba.
Più simpatico ma cmq significativo Little miss sunshine, particolare Skanner darkly (dallo stesso autore dell'immenso Walking life).
Find out more on
http://cinema.castlerock.it/

Bye! :D

Saint Andres ha detto...

Grazie Saephyroth per i consigli cinematografici.

Ne approfitto per dire due cosette sul film, che non ho detto sull'articolo, che secondo me aiutano un po' a guardare il film da un'altra angolazione.

Secondo me tra le cose belle del film c'è il fatto di avvicinare il mondo della moda a coloro che magari l'hanno sempre guardato con sospetto o che non se ne sono mai curati o che magari l'hanno pure disprezzato. Cosa intendo?
Intendo dire che il regista mette in luce (magari anche estremizzando ma in molti casi ha perfettamente ragione) quello che sta "dietro" alla moda.
Cerca di entrare nel backstage delle persone che dettano la moda, facendo capire che se quest'estate ci siamo messi tutti i pantaloni corti o i bermuda, o che se adesso vedremo più ragazze con i fuseaux (chiamateli leggings se volete), oppure che se vedremo un nascere dello stile "marinaio" (DG, Benetton) non sarà per caso, ma dietro c'è il lavoro di persone che hanno la passione per la moda, che cerca sempre di stupire e di creare capi che siano originali o magari diversi dal solito.
Insomma nulla nasce per caso e questo film fa capire il lavvoro che ci può essere dietro, il cercare di mantenere un'immagine e uno stile personale che siano il primo biglietto da visita.

Anonimo ha detto...

La compagnia femminile ringrazia per la serata trascorsa ricordandoLE che non ha citato le signorine spettatrici cha avevamo affianco e che hanno gradito estremamente la nostra presenza e ancor più i nostri commenti sul film ;D.
A presto

Saint Andres ha detto...

x Lacrima Di Luna: ups, me la sono vista brutta, e spero ancora al giorno d'oggi che non mi abbiano visto in faccia. Ricordo che appena ci hanno urlato gentilmente di fare silenzio io mi sono sprofondato sul divanetto, ma ormai l'irreparabile era già avvenuto :D :D

PS: anche la controparte maschile La ringrazia sentitamente :D :D

tittielameraviglia ha detto...

ma più semplice o più efficace?

Saint Andres ha detto...

Beh, tutto sommato il film ha il suo senso, e pure la morale alla fine.

Pompiere ha detto...

Stanley Tucci ha il volto adeguato per il ruolo dell’estroso stilista Nigel che risulta narrativamente vitale al film: si muove a scatti e ha una mimica impagabile, esaltando una volta di più tutte le sue doti di caratterista. Meryl Streep, la dirigente più arrogante e ostinata dell’universo, è semplicemente divina nel suo ruolo comico, e aggiunge un altro personaggio indimenticabile alla sua galleria di soggetti “leggeri”.