Premessa: è uno dei miei film preferiti di tutti i tempi. Motivo? La citazione di uno dei miei cartoni animati preferiti: Pinocchio.
Il film diretto da Steven Spielberg si basa su l'ultimo progetto di Stanley Kubrick (purtroppo accantonato per via degli effetti speciali troppo poco evoluti -al tempo- per realizzare il film), qua sotto potete vedere un'illustrazione tratta dagli appunti di Kubrick in cui viene raffigurato il mondo da lui ideato, questa assieme a moltissimi altri disegni si trovano su un volume in vendita su Amazon in cui compaiono le tavole dalle quali Spielberg ha poi preso ispirazione.
Difficile spiegare il motivo per cui apprezzare il film, visto lo scarso successo al botteghino penso che non ci sian mezze misure per rivolgersi a questo film. O si odia o si ama.
Nonostante il riferimento al racconto di Collodi, il film non è altrettanto felice, e nemmeno facile da capire. Quello che si rivela essere il sogno più grande di un bambino sembra sfuggire sempre più, e quando viene raggiunto svanisce velocemente, lasciando una profonda nota di malinconia.
Spielberg riesce a creare un film forse non proprio dinamico, ambientato in un futuro in cui i robot saranno talmente evoluti da poter sostituire la gente comune. Addirittura un bambino.
David è un robot con le sembianze di un bambino, creato per poter amare, ma riuscirà a farsi amare? È questo il tema centrale del film, la sfida del creatore di David, creare una serie di robot che possano provare sentimenti, purtroppo però l'umanità non sembra pronta, forse non lo sarà mai. Il film è quindi un percorso, la strada che questo robot compie per cercare di realizzare il suo sogno, diventare un bambino vero per poter essere amato. Il tutto con l'ingenuità dei bambini.
Il film in molti casi appare un po' lungo, a volte fuori luogo ma in tanti altri casi fa riflettere. Purtroppo non riesce però ad essere sempre poetico, e questo lo rende decisamente poco appetibile, a tratti noioso, tranne nel finale, in cui sembra esserci una speranza, una luce, ma come quella di una candela non è destinata a durare all'infinito, lasciando alla fine un alone di tristezza per le sorti del film.
"Intelligenza Artificiale" (occhio che il link contiene la trama) è quindi un film difficile da capire, che però parla d'amore in un modo diverso da quello a cui ci ha abituati il cinema. I fans si sono interrogati in molti casi se il film diretto da Steven Spielberg rappresenti veramente quello che Kubrick aveva in mente, se lui l'avrebbe fatto diverso, se non siano state messe troppe forzature. Certo è che forse (effetti speciali a parte) forse il regista americano si è lasciato prendere un po' la mano, e pur sfornando un film che avrebbe dovuto essere creato apposta per i più piccoli a tratti risulta difficilmente apprezzabile anche per un adulto. Mi riferisco alla parte centrale del film, al viaggio di David che nelle sue ricerche si imbatte nel più macabro degli spettacoli. Quello della lotta degli umani contro i robot.
Togliendo la parte di mezzo quello che ne uscirebbe sarebbe un film decisamente più snello, apprezzabile e che probabilmente sarebbe molto più appetibile al piccolo pubblico e, soprattutto, la poesia conserverebbe anche un filo di continuità.
Nonostante questo rimane un film che guardo sempre con molto piacere, ma riconosco quanto sia difficile riscire ad apprezzarlo nella sua interezza. La parte migliore senza dubbio rimane il finale, che nella sua drammaticità riesce ad esprimere una sorta di lieto fine, forse amaro. Ma si sa, l'innocenza di un bambino non conosce certe cose, ed è proprio questo il bello dell'ingenuità.
Piccola nota. Nel finale si intuisce chiaramente la propensione di Spielberg per certi temi ("Incontri ravvicinati del terzo tipo", "E.T."), ma nonostante questo, quello che appare confuso è il destino dell'umanità, che sembrerebbe estinta e sostituita da robot evoluti con fattezze però poco umane. Mi ha sempre lasciato perplesso questo finale, nel film non viene spiegato nulla riguardo questi personaggi ma in internet sembra che i riferimenti puntino tutto sulla teoria dei robot evoluti. Alla fine poco importa se i personaggi che si vedono alla fine del film siano robot o meno, giunti al momento dei titoli di coda una lacrimuccia ci può stare nonostante la fine non sia all'altezza del resto della pellicola.
1 commento:
Ha visto e rivisto questo film. Bellissimo. Attuale il messaggio profondo. "Tutto quello che un bambino desidera è sentirsi amato.Ma questo sembra perdersi nel nulla di questi tempi. E serve un robot per riaprire gli occhi." Alla fine del film ho mandato sms ai miei figli per ricordargli quanto gli voglio bene ❤❤❤
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