15 dicembre 2010

Film | "Oggi sposi". La mia recensione

oggi sposi, film, locandina
Sì, dai, è un film di quelli leggeri leggeri in cui si intuisce già come va a finire fin dai primi 10 minuti, però ogni tanto ci sta. Non è il solito cinepanettone e nemmeno le commedia americane fatte di ostanti doppi sensi e volgarità. Decisamente riesce a discostarsi e a far ridere senza eccedere troppo.

"Oggi sposi" affronta il tema del matrimonio ai giorni nostri, con 4 coppie completamente diverse e nonostante i luoghi comuni ci sono tutti in realtà più che luoghi comuni sono un po' spezzoni di vita quotidiana: c'è la coppia che non arriva a fine mese che decide per l'imboscata, quella multietnica che deve mettere d'accordo due famiglie, la classica coppia con un'enorme differenza di età e la coppia vip che celebra il matrimonio in maniera un cafona e spendacciona. Effettivamente sono cose all'ordine del giorno.

Ma al di là degli equivoci, delle battute quello che divertono sono i personaggi, e sono loro che mi hanno permesso di seguire il film fino alla fine. C'è un Michele Placido (visto in "Baaria"), contadino barese piuttosto rude e suo figlio Luca Argentero che mai avrei visto recitare in barese ed invece è successo; c'è Isabella Ragonese (madrina della Mostra del cinema di Venezia di quest'anno, a cui ho dedicato un articolo), c'è Dario Bandiera, quello di "Italians", Renato Pozzetto (in un ruolo comico ma moderato) e poi Moran Atias: bellissima, inutile aggiungere altro, se proprio non ve la ricordate eccovi una foto che di sicuro ve la farà tornare in mente e se non vi torna in mente vabbè, è sempre un bel vedere.
moran atias
Alla fine il film di sicuro appassionerà più il pubblico femminile che non quello maschile, ma fa sempre piacere farsi quattro risate ogni tanto, con un film leggero e che prima o poi una risata te la strappa.
e poi nella colonna sonora c'è quella "Io che non vivo (senza te)" di cui ho parlato qualche tempo fa.

1 commento:

Un commento, anche uno solo, è il più bel regalo che un blogger possa ricevere. In un blog si parla di tutto e di tutti, si scherza, si ride e ci si diverte. Ma soprattutto mi auguro che anche voi vi divertiate.
La felicità è un piccolo fuocherello, un colpo di vento, una calpestata senza attenzione e tutto finisce in fumo.
Ecco perché prima di commentare vi invito a rileggere quello che avete scritto, un po' come quando entrando a casa di altri ci si pulisce le scarpe sullo zerbino e si chiede permesso.

Per questo non sono accettate volgarità, insulti, commenti troppo pesanti. Io, lettori, vi lascio la porta aperta, non dovete bussare per entrare, ma chiedo solo che siate i più rispettosi possibili, nei confronti di tutti. È facile farsi prendere la mano ed è difficile fermarsi 2 secondi sopra lo zerbino. Ma il tempo che dedicherete all'educazione non sarà mai tempo sprecato.

Qualsiasi commento che non rispetti le regole di una conversazione rilassata, civile e tranquilla, verrà eliminato, non mi piace sgridare la gente e non sono qui per insegnare nulla a nessuno, ma se non trovate più il vostro commento vuol dire che forse aveva oltrepassato un o' il limite.