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31 ottobre 2010

iPhone, iPod Touch | Lo sfondo della settimana/81

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fonte | flickr
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29 ottobre 2010

Film | "Il bambino con il pigiama a righe. La mia recensione

il bambino con il pigiama a righe, locandina
Questo è uno di quei film in cui alla fine ci sta sempre bene una lacrima, perché sull'argomento (assieme al capolavoro "La vita è bella" di Benigni) lo ritengo uno di quei film da vedere per rendersi conto fino a che livelli si è spinto l'uomo durante uno dei periodi più bui della storia.
"Il bambino con il pigiama a righe" riesce a raccontare l'orrore dei campi di concentramento con gli occhi di un padre ufficiale nazista (a capo di un campo di stermino), con quelli di una madre che nulla può fare ma solo guardare fino a che livelli si è spinta la brutalità dell'uomo e, soprattutto, gli occhi di un bambino che con la sua ingenuità non capisce ancora cos'è la guerra e quanto può essere cattivo e spietato il genere umano con i suoi simili.

27 ottobre 2010

Recensione | "Io che non vivo" vs "You don't have to say you love me". Morgan vs Elvis Presley

io che non vivo, you don't have to say you love meEh, ragazzi che ci posso fare, torno a parlare di Morgan, è più forte di me ma, musicalmente parlando, ci sa fare parecchio e nonostante non apprezzi tutto il suo repertorio ci sono un paio canzoni che ascolto molto volentieri, la prima l'ho citata qualche mese fa, ed è "Un giudice" e l'altra è quella del giorno, ossia "Io che non vivo (senza te)" (ascolta).

In realtà la versione originale è uno dei maggiori successi di Pino Donaggio (ascolta l'originale), canzone presentata nel 1965 e destinata a divenire famosa in tutto il globo. Sinceramente questa versione non fa per me preferendo molto di più quella di Morgan, un po' più aggressiva e carica di verve.

Esistono parecchie cover di questa canzone, fin dalla sua uscita il testo e la melodia hanno ispirato parecchi artisti, e assieme a Morgan voglio citarne uno che mi sta particolarmente a cuore: Elvis Presley, The King of Rock che ha realizzato la sua rivisitazione intitolata "You don't have to say you love me" (ascolta) e che, pur completamente diversa da quella dell'eclettico leader dei Bluvertigo, ha il suo fascino retrò e soprattutto la voce di Elvis che rimane qualcosa di inimitabile. Da notare anche come cambia il testo, che da "Io che non vivo più di un'ora senza te..." alla versione riadattata da Elvis che suona un po' come "Non devi dire che mi ami...".

Tanto per concludere la faccenda, se proprio siete interessati (non posso citare tutte le cover di questa canzone) vi segnalo anche la versione di Francesco Renga (ascolta), tanto per fare la figura del tipo open mind e poi dire che non mi piace nemmeno un po'.
Piuttosto è troppo divertente vedere un behind the scenes (guarda), un dietro le quinte di una sessione di registrazione di Elvis che prova la canzone in questione ma non riesce a trattenersi dal ridere e dal divertirsi.
Ultima, ultimissima cosa, Elvis che canta la sua cover dal vivo (ascolta). Spettacolo.

26 ottobre 2010

Auto | Jaguar CX 75 concept. Salone di Parigi 2010

jaguar concept cx75
Sono senza parole amici. Questa volta Jaguar ha tirato fuori il pezzo da 90. Incredibile.
Per adesso è solo una concept ma già questo basta, perché effettivamente il mondo dell'auto non sempre è pieno di sorprese. La parola concept o prototipo sta perdendo il significato originario, ovvero quello di una vettura che sperimenta le soluzioni più all'avanguardia, una summa della filosofia di una casa.
Negli ultimi anni però abbiamo visto tante concept che in realtà non avevano nulla di così futuristico, che avevano praticamente tutto in comune con la versione di serie, perdendo così il loro fascino. Perché le concept car devono rimanere dei prototipi, appunto, qualcosa di irraggiungibile, di incredibilmente perfetto e inavvicinabile.

La coupé di casa Jaguar onora la parola concept con questa CX 75 presentata al Salone dell'Auto di Parigi concluso pochi giorni fa. Davvero un'auto che lascia senza fiato, con la sua linea sfuggevole, inverosimilmente bassa e quei fari posteriori che sembrano scivolare via, modellati dal vento tanto sono sottili.

Gli interni di questa coupé rappresentano qualcosa di molto più vicino ad una navicella spaziale che non ad un'auto, ma si sa Jaguar negli ultimi anni non ha paura di innovare e di trovare le soluzioni tecniche più sorprendenti.
Come ad esempio i 4 motori elettrici montati sulle ruote, ognuno dei quali genera 195 cavalli. Se non bastassero quello che vedete dal vetro del posteriore non è il solito motore, ma sono due microturbine a gas in grado di lavorare da sole o in parallelo con i motori elettrici per portare l'auto a quota 780 CV (!) e spingerla fino a 330 km/h. Certo con una coppia di 1.600 Nm (!!) non c'è nemmeno bisogno di raggiungere velocità folle per essere spremuto come un'arancia sul sedile di guida, basta una semplice pressione del pedale dell'acceleratore e si potrebbe quasi raggiungere l'iperspazio.

L'autonomia è stimata in 900 km anche se la sola propulsione elettrica garantisce appena un centinaio di kilometri, giusti però per andare a lavoro, non inquinare e godersi comunque un'auto da sogno.

Eh, sì, perché si tratta (per ora) di un sogno, che potrebbe essere realizzato in serie fra qualche anno, anche se è molto probabile che il modello che ne uscirà sarà molto meno spinto sul campo motoristico e su quello degli interni. Anche se per quanto riguarda gli interni un passo avanti è già stato fatto con la nuova XJ che al posto del classico cruscotto analogico ne propone uno totalmente digitale, in cui non ci sono davvero limiti a quello che può essere visualizzato a seconda delle esigenze.
Ma non si può avere tutto nella vita. A volte è bello sognare.

Per sognare non serve chiudere gli occhi però, avete pronte un bel po' di fotografie di questa auto che sfreccia su strade infinite mostrando le sue linee fluide e pulite:

25 ottobre 2010

Foto | Eva Longoria, mega raccolta/3. Le scarpe

eva longoria, high heels, shoes
Primo appuntamento
Secondo appuntamento
Terzo appuntamento
Quarto Appuntamento (prima parte)
Quarto appuntamento (seconda parte)

Terza tranche di foto dedicate ad Eva Longoria, adesso è il turno di scendere ai suoi piedi per vedere cosa indossa. E non ci vuole moltissima fantasia per capire che una star non può che seguire sempre l'ultimo trendin fatto di calzature e che le case di mode fanno a gara a chi riesce ad offrirle le migliori scarpe da indossare sul red carpet. Ovviamente si parla sempre di tacchi altissimi, perché si sa che nella gara dell'eleganza al primo posto c'è sempre la scarpa col tacco.
Ecco allora una rassegna delle calzature indossate negli ultimi anni, dai tacchi più classici a quelli più esagerati ce n'è davvero per tutti i gusti.

24 ottobre 2010

Tutte le foto del blog



Anche se non sono un grande fotografo ma solo un piccolo appassionato alle prime armi, prima o poi ci voleva. Ecco quindi che in questo post ho voluto riassumere tutte le gallerie fotografiche migliori che sono comparse in questo blog e che avete apprezzato negli ultimi mesi. Quindi ecco di seguito una sorta di pagina sommario in cui potete passare un po' di tempo a guardare qualche foto.

23 ottobre 2010

Film | "Live! - Ascolti record al primo colpo". La mia recensione

live, ascolti record al primo colpo, locandina
La trama del film è tanto semplice quanto sconvolgente, allucinante per molti aspetti: Katy (interpretata da una spietata Eva Mendes) è la dirigente di una rete tv sulla via della decadenza che decide di puntare su uno show che riporterà la rete agli antichi fasti. Lo show in realtà è qualcosa di impensabile per molti, folle e macabro ma è l'unica strada per riportare in auge la rete e dare all'affamato pubblico quello che vuole: una roulette russa in diretta. Chi rimarrà in vita vincerà 5 milioni di dollari, chi non sarà così fortunato non riceverà nulla.
Ma è proprio questo ciò che vuole il pubblico? La risposta è senza dubbio sì. Lo show parte alla grande e fa registrare subito ascolti record ma la vita non è fatta solo di audience e una volta spente le telecamere Katy dovrà fare i conti con la situazione reality.

E la realtà può superare il reality.

Sì, perché la domanda che mi pongo dopo aver guardato questo film è: ma arriveremo veramente un giorno a tutto ciò? Arriveremo ad uno spettacolo del genere? Oppure ci siamo già arrivati?

Il reality rappresenta ancora la realtà oppure è la realtà ad esser diventata reality? Questo mi viene da domandarmi, perché ormai è questo ciò che la gente vuole, ciò che la gente guarda. Ciò che ci offrono i TG.
Quello che accade sono quindi TG con notizie confezionate ad hoc per impressionare il pubblico, per trasformare la realtà in reality show, in un macabro spettacolo che non si ferma dinanzi a nulla. Quando le cose vanno bene nessuno ha di cui lamentarsi, minatori tratti in salvo in diretta oppure aggiornamenti in tempo reali per un vulcano che paralizza l'Europa. Ma il pubblico vuole veramente questo? Mah... A giudicare dai risultati si direbbe di no.

Alcuni TG italiani hanno praticamente ignorato uno degli eventi più seguiti più importanti dell'anno (notizia), probabilmente l'impossibilità di mandare telecamere proprie ad intervistare i minatori appena usciti ha fatto sì che si ignorasse l'evento. Era molto meglio sollecitare un povero inviato ad immischiarsi alla bolgia in mezzo al campo quando già più volte gli era stato negato l'ingresso; qui le immagini erano in esclusiva e quindi bisognava approfittarne il più possibile con ogni squallido stratagemma. Chi invece ha dedicato 5 secondi alla notizia dei minatori l'ha fatto nel modo più becero possibile, trasformando una tragedia sfiorata e una grande dimostrazione di autocontrollo (cosa che ormai più nessuno conosce) in uno dei modi più bassi per auto promuovere i programmi della propria rete (notizia).

Quello che invece la tv vuole offrire è lo spettacolo della realtà quando la realtà non ha niente di spettacolare. I fatti di cronaca vengono allora descritti con una precisione chirurgica, con una dovizia di particolari così precisa da faticare a trattenere il cibo in bocca mentre si pranza o cena.

Quale pubblico può chiedere una cosa del genere? Davvero siamo arrivati a questi livelli?
L'annuncio della morte in diretta è la ciliegina sulla torta, perché mancava, non era mai stato fatto, la trasmissione è quello che è, si sa, e l'occasione è troppo ghiotta per chiudere la porta del disgusto e aprire quella della dignità, del dolore di una madre che davanti ad una nazione intera viene a conoscenza della cosa peggiore che una madre possa chiedere.

I social network ci hanno insegnato a condividere tutto, i reality show ci hanno insegnato che non esiste privacy ma verso quale porto sta andando la nave? La nostra vita diventerà davvero spettacolo (per gli altri) un giorno? Condivideremo i momenti migliori ma soprattutto quelli peggiori con il mondo anche quando non vorremmo?

Quando scopriremo che la macchina appena schiantata contro un albero tra le lamiere accartocciate contiene e resti ormai esanimi della nostra amata o del nostro amato saremo pronti a condividere la notizia, il video sul primo social network? Vorremmo essere ripresi da una telecamera mentre disperati chiamiamo tutti i servizi possibili, mentre in ospedale ci aspetta il compito di riconoscere chi ci è più caro disteso in un letto senza vita? Quando tocca agli altri va tutto bene, è show, fa audience, aumentano gli investitori, gli spot i guadagni e quando tocca a noi?

Se le tv non si fermano noi possiamo farlo? Questa è l'unica domanda a cui si può dare una risposta, perché in effetti la tv è l'esempio più immediato di come il successo sia deciso dal pubblico e non da un paio di direttori seduti dietro un tavolo. Basta un click e possiamo cambiare canale, quanti programmi sono stati chiusi prematuramente perché nessuno l'ha trovato interessante? Gli esempi sono infiniti, quindi si può decidere. Ma si decide sempre quando le cose sono inutili e la curiosità non è poi così pungente.

La recensione era solo un pretesto per discutere (mi auguro nella maniera più civile possibile) di fronte ad una cosa che è ormai sotto gli occhi di tutti, la gente è sempre più affamata di entrare nella vita altrui, di conoscere ogni singolo fatto che coinvolge famiglie colpite da tragedie di cui nemmeno si dovrebbe riuscire a parlare. Solo se di mezzo c'è la morte, il macabro, l'orrore, altrimenti nulla.

Nessuno è curioso di sapere come vengono spesi i soldi pubblici, i soldi delle nostre tasse, di sapere cosa nasconde quel politico, di conoscere se ciò che viene raccontato in tv è realmente accaduto, nessuno vuole sapere cosa sta dietro agli oggetti che comperiamo, chi sta dietro alla fabbricazione di una borsetta o di un cellulare, quali vite stanno dietro al gioiello che portiamo, alla pelliccia che indossiamo. Questo non è bello, la tv non ce lo fa vedere, non fa audience, non piace agli azionisti, non fa vendere. E nessuno lo va a cercare.

22 ottobre 2010

Foto | L'ultima rosa del giardino

foto rosa goccia
Effettivamente queste foto non hanno molto di speciale ma quando vedo certe cose non posso che rimanerne catturato, ammaliato. Non posso fare altro che arrendermi, perché questo è uno di quegli spettacoli della Natura che comunque vada mi lasciano senza fiato e che ogni volta immortalo con piacere nonostante l'abbia già fatto decine di altre volte.

Qualche mese fa vi avevo mostrato qualche foto di alcuni fili d'erba dopo un temporale, carichi di goccioline d'acqua che al primo soffio di vento spiccavano il volo. Quest'oggi vi presento una galleria scattata qualche settimana fa (per la precisione il 27 Settembre). Ricordo che ero appena tornato dal lavoro e sono subito corso a prendere la fotocamera perché quella che vedete è l'unica rosa che è rimasta in giardino, non ce ne sono altre. Qualche settimana prima gli addetti al giardinaggio hanno fatto barba e capelli alla siepe dando una spuntatina anche alle rose prima che l'inverno ci pensi lui. Non so se per svista o per intenzione ma è rimasta una sola rosa, che nei giorni scorsi è sbocciata e nonostante un intenso temporale non ha fatto la minima piega, limitandosi a dare accoglienza ad un piccolo bruco e a qualche goccia d'acqua.
Parto subito con la foto del piccolo bruco, eccolo mentre si fa la sua passeggiata quotidiana:

21 ottobre 2010

Great Migrations: il documentario dell'anno su National Geographic (anche in HD)

great migrations, national geographic
L'attesa si sta facendo snervante. Su National Geographic HD il promo passa sempre più spesso e le immagini lasciano sempre a bocca a aperta. Si preannuncia uno spettacolo per gli occhi.
Diciamo che dopo anni e anni di infanzia con i soliti documentari di Superquark sugli animali sono arrivato ad un punto di quasi indigestione, o per lo meno al punto in cui è difficile trovare qualcosa si sorprendente, alla fine i temi sono un po' i classici, il leone che attacca lo gnu o lo squalo che assale la foca e vi dicendo.

Nell'ultimo anno però questo genere di documentari ha riacceso in me la curiosità, complice soprattutto due cose, il famoso documentario "Earth" e l'acquisto di una tv in full HD dove apprezzare al meglio i contenuti in Alta Definizione. E che contenuti! Sì, perché "Earth" è davvero qualcosa che deve essere guardato esclusivamente in Alta Definizione per poter godere pienamente delle immagini che sono incredibili, di una nitidezza e una spettacolarità fuori dal comune. Come se non bastasse sono stato utilizzate anche riprese ad alta velocità (1000 fotogrammi per secondo) e bellissimi time lapse (quei video super veloci che in pochi secondi ti fanno vedere lo sbocciare di un fiore che invece dura ore). Tecnologie che hanno permesso di rendere questo documentario uno spettacolo per gli occhi.

Adesso è arrivato il turno di un documentario di National Geographic che racconta le migrazioni dei vari animali. Migrazioni che durano mesi, talvolta anche più generazioni (come per alcune farfalle) il tutto corredato da immagini in HD e riprese mozzafiato.

"Great Migrations" ha coinvolto 20 paesi in giro per il globo, 676 mila chilometri percorsi (tanto per rendere l'idea la circonferenza terrestre ne misura circa 40.000) e 2 anni e mezzo di riprese per un prodotto tanto ambizioso quanto affascinante, che entra nel mondo degli animali come mai era stato fatto finora.
7 episodi in tutto, 4 dedicati interamente ai veri protagonisti, ovvero gli animali, uno sui retroscena scientifici, uno con il "dietro le quinte" per capire le difficoltà affrontate dalle troupe e infine un episodio che si preannuncia già il top, ovvero l'unione delle immagini migliori alle musiche del compositore Anton Sanko.

20 ottobre 2010

Film | "Up" by Pixar. La mia recensione

disney pixar up movie film
Dopo aver visto Wall-E non ero molto ispirato a guardare questo film, anzi la storia di un vecchietto con una casa volante non mi entusiasmava parecchio, ma si sa, dopo una grande abbuffata è difficile rimettersi subito a mangiare senza aver prima digerito.

Infatti passato qualche mese è cominciata a crescere la curiosità su come i maghi del computer della Pixer avessero potuto tirare fuori una storia avvincente che avesse a che fare con un simpatico nonnino e la casa sollevata dai palloncini.

Ho atteso che uscisse in tv per concedermi questo film d'animazione che posso definire uno spettacolo. Anche se a tratti ma quelli della Pixar ci danno dentro le lacrime o le risate sono impossibili da trattenere. Il film nel suo complesso è meno prevedibile di quello che si possa pensare anche se comunque segue sempre un certo filo logico per aiutare soprattutto il pubblico più giovane ma che potrebbe piacere molto anche ad un pubblico adulto.

I primi 10 minuti di film scorrono di una velocità incredibile, qualche minuto di dialoghi intensi e veloci e poi come in Wall-E un altro capolavoro del "nuovo cinema muto" di Pixar, ovvero scene che non hanno bisogno di commenti accompagnate da una bellissima musica. C'è davvero da partire subito con la lacrimuccia, è incredibile come poche immagini riescano ad essere così profonde.

Ma quello che in realtà mi ha colpito non è il protagonista e nemmeno il bambino-scout che lo accompagna, ma un personaggio diciamo "secondario" che dopo pochi minuti che appare è impossibile da dimenticare, parlo di Dug, il cane che accompagnerà i nostri eroi e che avrete visto in qualche locandina con il classico collarone che di solito si usa per evitare che i cani vadano a contatto con qualche propria ferita.
Dug the dog, come viene definito nel film originale dovrebbe essere un golden retriever, ma al di là della sua razza suscita subito tenerezza e divertimento. La cosa che lo rende ancora più divertente è il collare che indossa, che gli permette di trasformare i suoi pensieri in parole percepibili dal genere umano. È questo che scatena tutta una serie di situazioni divertenti, sembra davvero che gli sceneggiatori siano riusciti ad entrare nella testa dei cani e a capire il loro linguaggio.

Ecco, per me i cagnolino di Up, e le sue gag sono più che sufficienti per guardare il film. Di seguito trovate qualche immagine del cane più tenero di Pixar:

19 ottobre 2010

Singapore | Marina Bay Sands, il resort e la piscina più alta del mondo

singapore, marina bay sands, resort, hotel
Prima che ci disputassero un Gran Premio di Formula 1 sinceramente di Singapore conoscevo ben poco, ma l'occasione mi ha permesso di conoscere le megacostruzioni di questo paese e se ne scoprono delle belle.
Si parte proprio dal Circuito di Marina Bay, che sorge in una delle zone più recenti della città, strappata alle acque del mare e bonificata diventando così una delel zone più lussuose del paese. Il circuito benché noioso e che lascia poco spazio ai sorpassi gode di un fascino unico nel suo genere, non solo unisce la bellezza di un circuito in mezzo ai grattacieli più alti di Singapore ma viene disputato di notte. L'idea di Ecclestone di poter correre la Formula 1 senza la luce del sole è stata premiata con il tutto esaurito per ogni Gran Premio.

18 ottobre 2010

Foto | Eva Longoria, mega raccolta/2. I look sul red carpet

eva longoria, red carpet, look
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Secondo appuntamento
Terzo Appuntamento
Quarto Appuntamento (prima parte)
Quarto appuntamento (seconda parte)

Eccoci, nuovo appuntamento, questa volta con i look che la nostra amata Eva Longoria si è concessa engli ultimi anni sul tappeto rosso di ogni evento che meriti rispetto. Se quello precedente era un'occasione soprattutto per il pubblico maschile, questa è più girls-oriented, rivolta quindi al pubblico femminile che di sicuro apprezzerà i dettagli, la forma, l'eleganza degli abiti che l'attrice indossa.

17 ottobre 2010

Cliccalo se ti piace!

tasto mi piace, facebook
L'avrete visto ormai, da qualche giorno sul blog ha fatto capolino il pulsante più famoso degli ultimi tempi: il tasto "Mi piace" preso direttamente da Facebook.
Diciamo che ormai è diventato uno dei trend del web, una delle ultime manie che ha mandato in soffitta stelle, stelline e voti vari.

Basta un semplice click (e in questo caso un account su Facebook) per dire se l'articolo in questione vi è piaciuto. Con il click non solo esprimerete la vostra preferenza ma nella vostra bacheca verrà fuori anche che vi è piaciuto il tale post, potendo quindi condividere il vostro gusto con gli altri vostri amici e magari portare qualche nuovo lettore su questo blog, cosa che a me non può che fare piacere ma, al di là di qualche visitatore in più, mi permetterà anche di vedere quali saranno gli articoli che godono di maggior successo, cosa non da poco per un blogger.

PS: non preoccupatevi, una volta premuto il pulsante di gradimento questo porterà il vostro nome dicendo che vi è piaciuto l'articolo. In realtà il vostro nome lo vedete solo voi e nessun altro utente, infatti gli altri lettori vedranno solo il numero degli utenti che ha cliccato ma non il loro nome. Quindi potete dire che vi è piaciuto qualcosa rimanendo comunque anonimi al web (ovviamente non nel vostro profilo di Facebook, visto che il tasto è fatto apposta per condividere velocemente con gli altri gli articoli).
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iPhone, iPod Touch | Lo sfondo della settimana/93

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16 ottobre 2010

"You're not alone" Mads Langer con una cover riporta in vita ATB

mads langer you're not alone

Magari per radio vi sarà capitato di ascoltare questa canzone acustica di sfuggita e iniziare a pensarci su. Perché effettivamente questo brano vi sembrerà qualcosa di già sentito per un motivo molto semplice, si tratta di una ben realizzata cover di un famoso pezzo di qualche anno fa.
"You're not alone" (ascolta) del danese Mads Langer è un pezzo acustico che un po' come quelli di Sagi Rei (esempio la sua cover de "L'amour toujours") riprende un pezzo di musica dance del 2002, quella "You're not alone" realizzata dal DJ tedesco ATB. Oramai quel pezzo con sonorità quasi trance, pieno di tastiere accusa il peso degli anni, ma rimane un pezzo che nessuno può dimenticare, dopo "Let you go" rimane comunque uno dei lavori più commerciali del deejay che sono stati apprezzati dal grande pubblico (pezzo che ho già recensito in passato qui).
È per quello che apprezzo molto questo tentativo di Mads, che esalta la parte melodica del brano trasformandolo in qualcosa di molto tranquillo e inaspettatamente romantico.

Di seguito come da tradizione video (quasi un sorta di inno dei famosi Wayfarer Ray Ban) e poi testo della canzone:

15 ottobre 2010

Foto | Superga. Un paio di scarpe tante avventure

superga, scarpe
Qualche settimana fa aera sorta una discussione su ciò che anche se rovinato e consumato possa essere indossato senza creare particolare scandalo ai miei occhi. Dicevo in un commento che le scarpe (solo se sportive) anche se particolarmente used sono una di quelle cose che posso apprezzare. Andare oltre a questo mi risulta difficile, per cui non aspettatevi particolari gallerie di pantaloni sfilacciati o t-shirt bucate. Questo è il massimo che mi concedo e che concedo alle mie Superga, anzi quelle conosciute come Le Superga, il classico modello denominato 2750.

Il tempo del pensionamento è arrivato anche per loro, un classico della calzatura italiana nato nel 1911 e che dopo varie peripezie, crisi e declini nel 2004 è ritornata alla grande nel mondo della moda. In realtà conosco questo marchio da sempre, fin da quando ero piccolo. Ricordo quel piccolo negozio di calzature che aveva all'ingresso il cestone delle scarpe dalla quale la commessa estraeva le Superga, un modello a dir poco economico (ricordo cifre davvero imbarazzanti, 5-1o.000 lire) ma davvero funzionale. Con il passare del tempo e l'arrivo di concorrenza sempre più spietata, questo modello perde sempre più terreno fino al rilancio nel 2004.

Da quando ho comperato questo paio sono passati almeno 4 anni, e un sacco di avventure. Sì, perché nonostante siano state solamente un paio di scarpe, queste mi hanno accompagnato in davvero mille avventure. Momenti belli, brutti, facili, difficili, lacrime versate sopra quella tela bianca, sorrisi con addosso queste scarpe. Ho visitato un sacco di posti e solitamente per la comodità rimane un paio di scarpe molto versatile, poco impegnativo e adatto ad ogni occasione che non richieda particolare eleganza. Insomma lo ho indossate a più non posso con grande soddisfazione, in ogni condizione, inzuppate di pioggia o sporcate di fango è sempre bastato un giretto in lavatrice per farle tornare a splendere.

Potete vederle anche voi purtroppo le condizioni di queste scarpe, ormai è giunta l'ora di rimpiazzarle con un nuovo modello che mi auguro mi accompagnerà in mille altre avventure. Magari non saranno più bellissime e candide come il primo giorno ma ogni singola macchiolina di sporco, ogni cucitura scucita fanno tutte parte dei momenti passati con queste scarpe addosso.

Un paio di scarpe, tante emozioni. Non importa se belle o brutte. L'importante è che il cuore batta sempre per qualcosa. Speriamo che questa carrelata di foto faccia pensare anche voi alle vostre scarpe preferite, quelle che vi hanno emozionato e che vi hanno regalato i vostri ricordi.

14 ottobre 2010

Tutte le gallerie sexy del blog

D
Dita Von Teese, lo spogliarello burlesque al Festival di Sanremo 2010

E
Eva Longoria, mega raccolta/1. Le foto dal vivo
Eva Longoria, mega raccolta/2. I look sul red carpet
Eva Longoria, mega raccolta/3. Le scarpe

F
Francesca Fioretti su FHM Germania: quando le italiane vanno all'estero

G
Gemma Atkinson, le foto della maggiorata inglese

I
Irina Sheik, la modella dello spot Intimissimi

K
Kelly Brook, le foto per Ultimo Lingerie

L
Larissa Riquelme, la maggiorata paraguaiana dei Mondiali 2010
Leona Lewis, la vegetariana più sexy

M
Megan Fox, mega raccolta/1. Le foto dal vivo
Megan Fox, mega raccolta/2. I look e le scarpe
Megan Fox, mega raccolta/3. Sexy per i magazines
Monica Bellucci sul set dello spot Martini Gold by Dolce & Gabbana

N
Nicole Scherzinger

R Rosario Dawson

Z Zoe Saldana, da Avatar a modella sexy

33 Minatori. Gli eroi del 2010, i miei eroi.

san expedito, saint expeditus
fonte immagine | boston.com/bigpicture
Da sempre, quando posso, evito quei posti troppo stretti dai quali potrei avere difficoltà ad uscire nel caso di imprevisti. È per questo che mi sento di definire Eroi questi 33 minatori cileni che hanno fatto il giro del mondo rimanendo intrappolati a 700 metri di profondità nella miniera di San José.

Penso che più di qualcuno abbia immaginato come potrebbe essere rimanere intrappolati quasi due mesi in un tunnel sotterraneo potendo comunicare con l'esterno solo grazie ad un tubo largo come il fondo di una bottiglia. In realtà credo sia impossibile riuscire a mettersi nei loro panni, dopo qualche secondo i pensieri peggiori farebbero saltare i nervi anche a chi solitamente sembra non scomporsi di fronte a nulla.

Oggi mi piacerebbe solo che dopo aver letto il post qualcuno chiudesse gli occhi e provasse ad immaginare di essere il 34esimo minatore, due mesi sepolto sotto Terra, lontano da tutto e da tutti, contando ogni singolo secondo, ogni tic dell'orologio al polso, lì, sepolti vivi a 700 metri sotto terra.

Questi 33 minatori non hanno mai perso le speranze, e non importa se la forza è venuta dalla loro religione o da qualcosa altro, quando la forza non viene usata per fare del male, ma per dare speranza, per resistere, per sentirsi meno soli allora tutto è lecito. Soprattutto quando ti trovi in certe condizioni che sono difficili anche da descrivere.

Piccolo riassuntino. Tutto è iniziato lo scorso 5 Agosto quando crolla un pozzo nella miniera di San José, in Cile, dentro 33 minatori a 700 metri di profondità stavano facendo il loro lavoro. Fortunatamente nessuno rimane ferito o perde la vita nel crollo, ma non lo si saprà se non 17 (sì, diciassette!) giorni dopo quando una sonda riesce a raggiungere il rifugio in cui si trovano i minatori e porta in superficie l'inaspettato messaggio scritto su un pezzo di carta che certifica che i minatori stanno tutti bene. Praticamente lo si può considerare un piccolo (e forse nemmeno tanto piccolo) miracolo, i 33 minatori sono riusciti a sopravvivere a temperature prossime ai 40 gradi, mangiando ogni 2 giorni un scatoletta di tonno e bevendo il latte che era dentro al rifugio.

Giusto un mese dopo dalla tragedia si riesce a stabilire un contatto con i minatori grazie al condotto scavato dalla prima sonda, un condotto largo come il fondo di un bicchiere che permette a loro di ricevere aiuti. In una sola settimana sono oltre 60 gli invii di materiale tramite questo tubo: non solo generi alimentari, ma anche medicinali, il kit sopravvivenza che viene dato ai miliati americani coinvolti in guerra e anche gadegt e dimostrazioni di affetto e quanto sia necessario per confortarli in un inferno che potrebbe durare 4 mesi.
Ho usato la parola "potrebbe", perché dopo le prime voci, una volta iniziati gli scavi per il foro che li porterà in salvo, tutto procede senza rilevanti intoppi e il 9 Ottobre la trivella giunge a destinazione. Il tempo di collaudare la capsula e tutto è pronto.
Nella notte tra il 12 e il 13 Ottobre iniziano le operazioni di salvataggio, e alcuni tecnici si calano per la prima volta in una capsula larga meno di 70 centimetri, 65-66 per l'esattezza per raggiungere i minatori. Provate a misurarvi le spalle e immaginate di stare dai 15 ai 20 minuti in piedi, fermi immobili per evitare di sbilanciare la capsula e rallentare la risalita, praticamente imbalsamati in uno spagio che contiene e fatica il vostro corpo, senza la possibilità di muovere neppure le braccia. Anche uno svenimento o una mossa azzardata causata dal panico potrebbe compromettere lo svolgimento delle operazioni, che nel complessano durano 45-60 minuti. Di questi una parte sono dedicati al viaggio di andata e ritorno della capsula, il resto ad una sorta di preparazione dei minatori per sopportare questa ultima fatica che per quanto possa essere breve rimane uno sforzo davvero notevole per una persona intrappolata sotto terra da quasi 70 giorni.

Attorno a tutto ciò il circo mediatico è incredibile, i primi ad accamparsi sul posto sono le famiglie dei minatori appena giunge la notizia che sono ancora vivi, poi è il turno delle tv di tutto il mondo che giungono nella speranza di immortalare ogni secondo della vicenda. Ed è così, i canali meno commerciali offrono fin dall'inizio delle operazioni di salvataggio una copertura live ed integrale dell'evento, trasformando subito la cosa nell'evento televisivo dell'anno.

Qualche curiosità, notizie non confermate vogliono che la trivella usata per scavare il pozzo di recupero sia italiana ma soprattutto, e (notizia decisamente più confermata), quello che ha attirato l'attenzione sono gli occhiali che tutti i minatori indossano all'uscita dalla capsula. Degli occhiali che vi sembreranno famigliari, soprattutto per chi pratica sport. Infatti Oakley (nota azienda di occhiali da sole dedicati allo sport di proprietà di Luxottica) ha realizzato un paio speciale di occhiali particolarmente fotocromatico per proteggere gli occhi dei minatori dalla luce che potrebbe daneggiarli subito, visto i due mesi sotto terra con luce scarsissima.

Il vostro commento. Adesso toca a voi, con sincerità e molto spirito di immedesimazione mi farebbe piacere avere qualche commento su come vi sareste comportati voi se vi foste trovati là sotto, non abbiate paura tanto il nickname dei vostri commenti è libero e potete scrivere quello che volete senza paura di essere riconosciuti. Io non ho paura e uelli che mi conoscono lo sanno: faccio fatica a prendere un ascensore quindi in una situazione del genere probabilmente non avrei resistito che pochi minuti. Adesso tocca a voi, sentiamo, mi raccomando siate sinceri però!

PS. Ultimo appunto, sperando che la situazione non degeneri. Sono rimasto stupito da come la tv cilena ha trattato l'evento. Nell'area della capsula erano presenti solo le telecamere della tv del paese, immagini che hanno fatto il giro di tutto il mondo, le stesse per tutto il mondo. Niente giornalisti impazziti, nessun cronista che incitava il proprio inviato a buttarsi nella mischia (ogni riferimento ai giornalisti Rai durante Italia-Serbia è puramente casuale), nessuno in cerca dello scoop a tutti i costi, nessuna musichetta triste e nessuna inquadratura troppo invadente. I giornalisti di tutto il mondo erano tenuti a debita distanza e mentre i telegiornali italiani commentavano con il loro solito spirito forzatamente sensazionalistico i maggiori canali allnews del mondo (per citarne alcuni: BBC News, Fox New, CNN Int, Euronews, SKY News...) hanno commentato le operazioni con una sorta di religioso rispetto, senza sembrare di essere di fronte alla finale dei Mondiali o a quella di un reality show.
Questo mi ha davvero stupito perché la parola reality in Italia non siamo capaci di dividerla dalla parola show, un qualsiasi avvenimento di cronaca vero e autentico deve diventare uno spettacolo, un intrattenimento per il pubblico affamato di lacrime e di emozioni stomachevoli. Così non è stato per questo evento. Ogni singolo minatore è stato accompagnato con rispettoso distacco dai giornalisti internazionali che hanno subito capito come non ci fosse nulla da dire di fronte a certe immagini. SKY TG24 ha dedicato un intero canale del suo mosaico interattivo alla vicenda, senza commento, solo le immagini e basta, niente commenti insulsi, insistenze, arroganze, ma solo i fatti che scorrevano. Per fortuna qualcuno che ha ancora rispetto delle notizie e delle persone che ne fanno parte c'è ancora.

Logo "Prima Visione". Appello a SKY: lo vogliamo alzare un pochino?

logo sky cinema prima visione
Sono passati pochissimi mesi dal completo restyling del logo di SKY Italia, ora uguale a quello in uso in Inghilterra per BSkyB. Dopo qualche incertezza iniziale i problemi sembrano risolti quasi tutti. La luminosità e la trasparenza dei loghi è ottimale e il fatto che riportino solo la denominazione del pacchetto è una cosa che a me fa piacere.

Ma c'è un'ultima cosa che renderebbe il lavoro perfetto, solo una e si tratta di millimetri. Parlo di quel maledetto logo "Prima Visione" che SKY appone sotto il logo del canale: ma c'è un problema, il logo "trasborda".

13 ottobre 2010

Per fortuna che la Serbia è anche questo

nina senicar

Spot | Monica Bellucci per Martini Gold by Dolce & Gabbana

pubblicità martini gold, monica bellucci
Ve lo avevo anticipato qualche settimana fa con un bel po' di foto prese dal set, adesso è arrivato il momento di gustarci questo bellissimo spot dove la nostra Monica si presenta ancora una volta come l'icona più sensuale che l'Italia possa avere nel Mondo.
Lo spot per Martini Gold by Dolce e Gabbana (guarda lo spot) vede Monica Bellucci camminare per le strade di Roma, in quello che più che una pubblicità è più vicino ad un piccolo film tanto è girato bene e d'altronde con una protagonista così non si poteva mica girare un minispot da 5 secondi!

Lo spot ricorda molto uno dei suoi film più famosi "Malèna", con la differenza che in quel caso le vie erano siciliane, in questo caso lo spot è ambientato lungo le strade di Roma. La sostanza in realtà è sempre quella però: la Bellucci riesce ad ammaliare e a conquistare la gente che non può fare a meno di seguirla, ammirarla, guardarla quasi con ossessione.

A parte il parallelismo con il film questo minuto e mezzo di spot sono assolutamente da guardare, non soltanto per la presenza di Monica Bellucci o di Domenico Dolce e Stefano Gabbana che compaiono nel video, ma per guardare come è girato, con quel misto di bianco e nero, retrò, flash di fotogrammi a colori miscelati con maestria dal regista Jonas Еkerlund. Aggiungiamoci poi che i direttori artistici del video sono gli stessi Dolce & Gabbana e allora il gioco è fatto.

In realtà durante l'evento di presentazione dello spot per la musica è stata usata una versione riarrangiata di "Quando quando quando" (uno dei più famosi successi di Tony renis, datato 1962) ma questa canzone come avrete notato non compare nella versione estesa dello spot.
Per adesso non ho ancora avuto l'occasione di vedere una versione della pubblicità più adatta alla tv (quella che dura i classici 30 secondi per intenderci), quindi non saprei dire se poi effettivamente viene usata quella colonna sonora.

Prima di passare allo spot, vediamo qualche immagine:

12 ottobre 2010

Mac | Come funziona Time Machine? FAQ, Domande e Risposte

Nel post dedicato alla guida su come usare SyncBack (un comodo programma per pianificare backup automatici su Windows), Zion mi chiedeva se avessi già parlato di Time Machine, il programma per i backup facili su Mac OS X. In realtà non en avevo mai parlato perché è un programma tanto facile che non serve quasi nemmeno una guida, ma per chi è ancora scettico sull'argomento oppure non ha ben presente le potenzialità di questo programma

Vedrete che bastano giusto un paio di click per far partire questo programma, ma partiamo da un paio di premesse che forse sono più importanti della configurazione del programma. Le classiche domande e risposte che un utente alle prime armi si fa davanti ad un programma del genere.

Cos'è Time Machine?
Semplice, un programma per fare il backup dell'intero hard disk del vostro Mac senza tanti problemi. Rispettando la filosofia Apple per cui le cose più semplici sono anche le migliori Apple ha creato un programmino per cui basta un hard disk esterno e con un click, di ogni documento che modificherete ne verrà creata una copia di backup.

Ma Time Machine crea una copia di tutto tutto?
In realtà Time Machine (che chiamerò TM, d'ora in avanti) conserva:
• Backup orari delle ultime 24 ore
• Backup giornalieri dell'ultimo mese
• Backup settimanali di tutti i mesi precedenti
In questo modo, anche solo con i backup settimanali avrete un ottimo margine di sicurezza evitando di occupare troppo spazio (con file molto grossi che magari dopo poche ore cestinate). Per tutto il resto dei files non avrete problemi e avete sempre qualche ora per recuperarli (a cestino svuotato).
Comunque TM senza configurazioni particolari parte facendo l'intero backup del vostro hard disk quindi preparatevi che la prima volta che lo avvitate vi impegnerà qualche minuto, ma poi i backup che vengono effettuati in background non occupano che qualche secondo.

Ma se io non voglio fare il backup solo di alcune cartelle, posso?
Sì. Però il procedimento è più laborioso, nel senso che TM è fatto apposta per salvare tutto in modo da essere sicuri di non lasciare nulla fuori, per questo come in altri programmi Apple si va per "esclusione", ovvero non si scelgono le cartelle di cui fare il backup ma quelle di cui non farlo.
Anche in questo caso se non toccate nulla TM non farà nessun backup dei dati degli hard disk esterni che collegherete al Mac (sarebbe uno spreco di risorse, visto che i dati un hard disk esterno sono già piuttosto "al sicuro".

Che hard disk esterno devo comperare?
L'ideale quando si vuole archiviare più cose possibili è un qualcosa il più capiente possibile, quindi dipende un po' dalla grandezza dell'hard disk montato sul vostro Mac, dalla quantità di dati con cui lavorate ogni giorno e soprattutto da quanto indietro volete andare nel tempo.
Infatti TM arriverà ad archiviare al massimo lo stato del vostro hard disk di tante settimane addietro quanto ne permette lo spazio dell'hard disk. Una volta terminato lo spazio verranno eliminati i backup delle settimane più vecchie, il che non necessariamente è un male, visto che potrebbe trattarsi di dati che comunque avete anche nelle settimane successive.

Ma basta solo un hard disk esterno per Time Machine?
Certo. Come un qualsiasi backup per TM basta un normale hard disk esterno, che avrete già formattato in Mac OS Esteso nel caso fosse formattato in altri sistemi (NTFS, FAT32...), infatti l'ideale sarebbe proprio quello di avere un hard disk esterno dedicato solo a TM.

Ma per accedere ai dati posso cliccare sull'icona dell'hard disk esterno?
Ni. Come per la benzina nella vostra auto non dovete controllare direttamente dentro il serbatoio ma vi basta l'indicatore sul cruscotto. Così funziona Time Machine, vi basta cliccare sull'icona che avete sul dock (o quella che vi comparirà sulla barra dei menu) ed entrerete (lettermente) nella macchina del tempo, potendo accedere alle varie cartelle come se steste navigando nel Finder. Comodo come se aveste aperto l'hard disk esterno.

Eh, ma allora come si apre Time Machine?
• Icona sul dock, questa:
icona time machine, dock
• Applicazioni > Time Machine (stessa icona che vedete sopra ma nella cartella Applicazioni)
• Icona sulla barra dei menu, questa:
icona time machine, menu bar
Passiamo alla configurazione, fin troppo breve, giusti giusti due passaggi.

11 ottobre 2010

Foto | Eva Longoria, mega raccolta/1. Le foto dal vivo

eva longoria, live pics, red carpet
Primo appuntamento
Secondo appuntamento
Terzo Appuntamento
Quarto Appuntamento (prima parte)
Quarto appuntamento (seconda parte)

Eccoci al tanto atteso appuntamento con Eva Longoria, la casalinga disperata più famosa d'America, divenuta famosa, appunto, con la serie "Desperate Housewives". In questa prima galleria di foto non faremo altro che vederla da molto vicino, più precisamente dal vivo, ovvero quando compare in tutto il suo splendore ai vari red carpet, ambiente che ormai è come una seconda casa per l'attrice.

Oltrettutto quest'anno avrete anche un'altra occasione per vederla dal vivo, a Madrid, il 7 Novembre. Perché? Perché sarà proprio Eva Longoria a presentare l'edizione di 2010 degli MTV Europe Music Awards, uno dei momenti musicali più interessanti del panorama europeo sponsorizzato da MTV.

Come al solito in fondo al post trovate il link per scaricare con un solo click tutte le immagini di questo post, nel caso vogliate salvarvele tutte e non una ad una.

10 ottobre 2010

Jorge Lorenzo: la torta senza ciliegina

valentino rossi
Ragazzi che ci volete fare, io sono un fan di Valentino rossi e sono sicuro che questo mio post scatenerà l'ira funesta dei fan dello spagnolo ma oggi Rossi ha fatto davvero qualcosa di incredibile, non solo dal punto di vista della gara ma da quello dell'orgoglio da pilota, e quando viene fuori non ce n'è per nessuno.

"Casualmente" la forza di Valentino è venuta fuori proprio oggi quando sempre "casualmente" (per carità...) Lorenzo veniva incoronato campione del mondo. La 46esima vittoria con il suo team per The Doctor che sarebbe potuta arrivare (magari anche con più facilità) nelle prossime gare rimanenti, quando magari Lorenzo più rilassato non avrebbe combattuto più di tanto (e sono 5 gare che non combatte più di tanto) e per Rossi sarebbe stato perfetto lasciare la Yamaha con 46 vittorie.

Ed invece no. Per Lorenzo oggi è una giornata che niente e nessuno può oscurare ma rimangono troppe immagini impresse nella memoria.
Rimane la vittoria di Rossi nel giorno più bello di Lorenzo.
Rimane la prima vittoria di Rossi dopo 9 gare di "astinenza" e dopo il suo terribile incidente.
Rimane quella bandiera incastrata nella catena della moto di Lorenzo, che lo costringe a fermarsi e farsi dare una mano.
Rimane l'arrivo dove Lorenzo si piazza sopra quel numero 1 ma è costretto a cederlo subito a Rossi.
Rimane che Rossi resta lui il più grande campione della Moto GP anche quando non vince il campionato del mondo.

Rimane una giornata strana per alcuni, come dire una torta senza ciliegina, i maccheroni senza cacio, Apple senza la sua mela, una pentola senza il suo coperchio.
Niente di scandaloso, ma che lascia quel retrogusto un po' amaro.

Oggi per me resta il giorno di Valentino Rossi, ha fatto l'impossibile, assieme a Dovizioso hanno dato l'ultima lezione della stagione a Lorenzo che nella sua sicurezza della vittoria è rimasto molto, forse troppo, in penombra nella ultime gare. Nessuna ha detto nulla prima, ma oggi qualcosa da dire c'è, soprattutto se a vincere c'è un certo Valentino Rossi.

E visto che gli italiani sul podio sono stati due, festeggiamo la nostra Nazione di grandi campioni così:
yamaha, paddock girls
Due italiani, una per ciascuno non fa male a nessuno :D

PS. Il tifo è come la politica, non c'è il giusto e sbagliato, ci sono sempre posizioni su cui nessuno sarà mai d'accordo, c'è sempre chi vince e chi perde. Morale: commentate pure la vostra felicità ma come fanno i migliori Lord piano con il vino, lo Champagne (meglio lo Spumante, che siamo italiani) e moderazione con i termini. Sennò modero (e cancello) io.

iPhone, iPod Touch | Lo sfondo della settimana/96

Nurse-iPhone Wallpaper
fonte | flickr
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8 ottobre 2010

Foto | Il cimitero dei granchi di Rosolina e l'ultima stella marina

L'estate è ormai terminata e nelle scorse settimane prima che l'autunno prendesse il sopravvento sono andato a fare due passi in spiaggia, solitamente a Rosolina che in questo periodo è davvero la meta migliore per la tranquillità.
Ci sono andato spesso questa estate e ho beccato parecchi granchi e granchietti che scorrazzavano sul bagnasciuga, ma lo spettacolo che ho avuto qualche giorno fa è stato piuttosto triste. In una sola giornata non avevo mai visto tale quantità di granchi morti sulla spiaggia ed essendo poco pratico dell'argomento non saprei darne una spiegazione valida.

Probabilmente le piogge dei giorni precedenti hanno causato delle mareggiate che hanno portato in riva in granchi, boh... Fatto sta che non ho potuto evitare di fare qualche foto a questa morìa incredibile di granchi, tanto da non averne visto nemmeno uno vivo. Spero non vi sconvolgiate per le immagini ma non potevo non documentare questa cosa.

In ogni caso se resistete alla fine ho messo giusto qualche foto per farvi tornare il buonumore, quindi correte in fondo al post se volete vedere solo il bello!

Intanto partiamo con questa foto, sembra un po' la classica scena dello zombie che esce dal terreno con la mano, pronto a seminare il terrore in città, questo è l'equivalente granchioso, uno zombie-granchio:
granchi morti, rosolina

7 ottobre 2010

4 Lunedì con Eva Longoria

eva longoria bar
Appena finito l'appuntamento con Megan Fox (qui tutto quello che c'è da vedere) cambiamo genere di bellezza e passiamo ad un'altra star che in pochi anni e con una serie tv è passata dal quasi anonimato al ricoprire il ruolo di casalinga disperata più bella del mondo, si perché effettivamente in una desperate housewife come lei è difficile trovarla e penso che tutte le donne vorrebbero essere disperate come lo è lei.
Per adesso basta così, non vi resta che sintonizzarvi il prossimo Lunedì sul blog e per 4 Lunedì vedremo Eva Longoria con una quantità di foto che di sicuro vi lasceranno a bocca aperta.

Miley Cyrus. Ops ragazzi, mi si è smagliata la calza...

miley cyrus, calze smagliate, collant, pantyhose
Mi chiedo, ok rispettare le mode, ma la gente si guarda allo specchio prima di uscire di casa? Magari la nostra Hannah Montana è appena caduta dal motorino (che ne sappiamo noi delle sue spericolatezze?), oppure si è azzuffata con qualcuna, magari è caduta dalle scale, però effettivamente la cosa è comunque abbastanza ridicola.

Non me ne intendo di calze, autoreggenti, collant o similia, apprezzo chi le sa ben indossare e basta, ma adesso evito anche di pensare che ci sia qualcuno che vende un paio di calze ridotto in questo modo. Evito anche di pensare all'immagine di Miley Cyrus che, di prima mattina, con tanto impegno e la linguetta di fuori (tipico quando sei impegnato in compiti molto manuali) tagliuzza le calze a pezzettini. Non voglio nemmeno avvicinarmi all'idea che qualcuna abbia già in mente di copiare questo look.

C'è gente ossessionata dalla calza smagliata, da quella leggerissima smagliatura di 1 micron neppure visibile ad occhio nudo. Pronta con i collant di ricambio nella borsa (sia mai che il principe azzurro ti veda con un filo tirato sulle calze, perdi l'occasione della vita), che controlla minuziosamente ogni sedia per evitare che ci siano elementi che possano rovinare il tessuto.

E questa va in giro così? Ed è pure l'idolo delle teenager. Mah... dove andremo a finire? Ehm... meglio non saperlo và...

6 ottobre 2010

Spot | National Geographic "Perché?"

sky national geographic, perché pubblicità spot

Oggi parlo di uno spot che non passa sulle reti pubbliche ma solo su SKY, e più precisamente su National Geographic Channel. È la pubblicità istituzionale che accompagna il loro motto "Live curious". Uno spot bellissimo, dedicato alla domanda "Perché?", con una conclusione tanto semplice quando efficace: "Se non te lo chiedi non lo sparai mai".

Una pubblicità che colpisce nel profondo e che fa arrivare al cuore del canale, dietro ad ogni scoperta, ad ogni foto meravigliosa, ad ogni filmato sensazionale si cela sempre la curiosità di qualcuno, si nasconde una domanda semplicissima che spinge fotografi, cameramen, esploratori a compiere gesta straordinarie per dare una risposta ad un "Perché?" che è la scintilla che fa subito incendiare la passione per tutto ciò che appare strano, inesplorato, a volte in posti irraggiungibili, altre volte magari nel nostro stesso giardino (anche nel mio) e non ci facciamo nemmeno caso. Una domanda che ci accompagna fin da bambini, quando si inizia a farsi domande su tutto quello che non si conosce e che ci affascina, ci attira e vorremmo subito capire, comprendere.

È un peccato non vedere questa pubblicità su tutte le reti, si potrebbe togliere il logo di NatGeo e farlo diventare un inno a tutti coloro che sono spinti dalla curiosità di conoscere ogni cosa che lo circonda.

5 ottobre 2010

Windows XP | Guida a SyncBack, il backup senza accorgersene

Tutorial testato su Windows XP
Effettivamente mi sembra un po' strano scrivere un post riguardo un programma che funziona solo con Windows XP, sì, da amante della Mela è davvero qualcosa di strano. Però c'è sempre una prima volta e poi sapete che quando sono soddisfatto di qualche cosa non guardo in faccia nessuno e la consiglio.

Sì, perché sul Mac è tutto semplice, hard disk esterno, Time Machine e puf. Chi pronuncia ancora la parola backup? Basta non serve, come tante volte solo Apple sa fare, riesce a prendersi carico dei tuoi problemi e li risolve al posto tuo senza battere ciglio.

Ma su Windows la cosa diventa un po' più aspra, asperrima direi. Da quando lavoro 8 ore al giorno con ogni sorta di programma e documenti l'esigenza di un backup facile, veloce e sicuro è d'obbligo. Ho cercato parecchio, ho provato vari programmi e poi ho scelto SyncBack, un programmino tanto facile quanto efficace, seppur con qualche pecca.
Eccomi qui allora, per vedere insieme come impostare questo programma in modo da fare una cosa piuttosto semplice: collegare un hard disk esterno al PC e far si che automaticamente questo programma faccia il backup dei nuovi dati che aggiungete nelle vostre cartelle più importanti.
Un Time Machine alla buona direi, però dopo averci speso un po' di tempo sono riuscito a fargli fare quello che volevo e incredibilmente... FUNZIONA, certo non al primissimo colpo, però una volta fatta qualche prova funziona molto bene.

Bando alle ciance, partiamo con una guida all'uso del programma che spero vi faccia piacere.

4 ottobre 2010

Ryder Cup 2010: L'Europa ha battuto gli USA

ryder cup 2010
Da quando ho avuto l'occasione di avere SKY ho iniziato a seguire i tornei di Golf più famosi con molto più interesse rispetto a prima. Non sono l'unico, ultimamente il Golf sta prenderndo sempre più piede suscitando l'interesse di un pubblico sempre più ampio.

Ecco così allora che si arriva alla Ryder Cup 2010 (sito ufficiale | wikipedia), il torneo più importante in cui si sfidano i migliori giocatori europei contro quelli del nuovo continente. Talmente importante che SKY addirittura ha scelto la manifestazione come primo evento da trasmettere, in Italia, live in 3D su un canale dedicato (SKY Sport 3D), un pugno di risposta alla piattaforma Mediaset Premium che da questo mese proporrà (ogni mese) un film in 3D da vedere con il proprio decoder "On demand" (quindi non i classici decoder per il digitale terrestre ma decoder appositi per la funziona "On demand").

Io ho seguito parecchie ore di torneo, non è facile, il Golf è uno sport che richiede tempo e concentrazione visto che un intero incontro può tranquillamente durare una giornata intera. Per questa Ryder Cup 2010 le giornate sono state 4. Sarebbero dovute essere 3, ma i rinvii a causa del maltempo hanno più volte costretto a sospendere gli incontri.

Per il resto non rimane che una grande soddisfazione, la vittoria ha dimostrato come per questa edizione gli atleti europei siano stati migliori di quelli americani anche se non di molto. Infatti si è dovuto arrivare alla penultima buca dell'ultimo match per decretare la vittoria dell'Europa con 1 solo punto di vantaggio, concludendo con il risultato di 14 e mezzo contro il 13 e mezzo degli statunitensi.

I fratelli Molinari se la sono cavata molto bene, regalando punti preziosi durante la fase a coppie, facendo il possibile in quella singola (Francesco Molinari è stato sconfitto in modo piuttosto brutale da Tiger Woods, che negli altri giorni di competizione non aveva fatto per niente una buona impressione, mentre Edoardo Molinari ha pareggiato contro il giovane americano Fowler).

Ma nonostante tutto quello che alla fine ti fa esaltare è la compostezza prima di ogni tiro e l'esplosione di gioia quando la pallina entra in buca, l'emozione che scorre quando la pallina corre lenta verso il suo traguardo e tu sei lì a stringere i denti per vederla arrivare in buca.

Concludendo un bell'evento, che nemmeno io finoa qualche settimana fa conoscevo ma che mi ha subito appassionato. SKY ha fatto del suo meglio per trasmettere questo evento con giornate che contavano 12 ore di diretta, ma anche per quanto riguarda il 3D (a giudicare dai primi commenti sembra esserci riuscita bene), qualche pecca invece per l'HD con alcuni brevissimi squadrettamenti durante alcuni cambi di inquadratura. Difficile dire se sia più un problema di bitrate basso (poco probabile) oppure di encoding sbagliato (più probabile). Fatto sta che comunque anche questa volta promuovo la pay tv, non a pieni voti ma con un bel 7, in virtù del fatto che il monte ore di programmazione è stato impeccabile.

Foto | Megan Fox, mega raccolta/3. Sexy per i magazines e le riviste

megan fox, photoshoot
Primo appuntamento
Secondo appuntamento

Eccoci alla terza punatta dedicata a questa ragazza che ormai avrete capito quanto mi piaccia. Non c'è rimasto molto da dire, preparatevi ad un'altra invasione di fotografie, questa volta che la ritraggono nei vari servizi che ha effettuato per le varie riviste che l'hanno contattata vista la sua incredibile popolarità. Come prima immagine ho scelto quella di una Megan Fox in stile "casa di Edward in Twilight", più che altro perché sono rimasto quasi più colpito dal pavimento che è racchiuso solo dalle vetrate e che da la sensazione di essere un trampolino per lanciarsi in mezzo alla foresta che circonda (probabilemente l'abitazione).
Insomma, avere una casa del genere con Megan Fox sarebbe quanto di meglio si potrebbe chiedere su questa terra.

Siccome caricare è bene ma scaricare è meglio, come per gli altri due post, in fondo dopo tutte le foto trovate il file .zip per scaricare tutte le immagini in un solo colpo.

3 ottobre 2010

iPhone, iPod Touch | Lo sfondo della settimana/122

iphone-4-wallpaper-08
fonte | flickr
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1 ottobre 2010

Foto | L'Estate alle spalle

autunno
Ormai l'estate è alle spalle e ce ne stiamo presto dimenticando, attorno tutto sta iniziando a cambiare lentamente, i fiori appassiscono, le foglie ingialliscono e inizia quel cambiamento di colori che è l'Autunno. Un po' di tristezza nel vedere tutto quello che, fino ad un mese fa, era rigoglioso, ora sfiorito, appassito, quasi abbandonato.