Quando poi ci si deve confrontare con una cover di una canzone di De André bisogna lavorare con i guanti di velluto e non tutti sanno indossarli. In questo caso però c'è da ammettere che la cover di "Un giudice" (ascolta) cantata da Morgan è decisamente più moderna e apprezzabile dell'originale (che rimane comunque indiscutibile).
È una canzone strana (non da meno è il personaggio che la canta), bisogna capire prima un pochetto De André che assomigliava ad un cantastorie, il quale cantava e raccontava delle vere e proprie storie, e, tante volte come per "Un giudice", lo fa senza mettere filtri ma anche senza schierarsi, raccontando e basta. C'è davvero da rimanere incantati ad ascoltare certe canzoni (una su tutte "La canzone di Marinella", penso una delle storie più tristi cantate in musica).
Morgan ci mette un po' del suo, cercando di immedesimarsi nel personaggio, un nano che dopo anni di umiliazioni si rifà delle prese in giro diventando giudice e finalmente giudicando senza pietà chi gli si trova davanti, che (vista la condizione) ha ben poco da ridere della statura del giudice che ha di fronte.
E allora la mia statura non dispensò più buonumoreLa canzone nasce da una poesia di Edgar Lee Masters, intitolata "Judge Selah Lively" (nel link trovate l'originale e anche la traduzione) poesia che appunto racconta di questo uomo di bassa statura che decide di vendicarsi diventando giudice. Nella versione originale il tono è meno duro, mostrando soprattutto l'aspetto finale della vicenda, ma come già detto De André nella sua canzone narra la storia nei particolari fin dall'inizio.
a chi alla sbarra in piedi mi diceva Vostro Onore,
e di affidarli al boia fu un piacere del tutto mio
Passiamo alla fase ascolto, con le due versioni della canzone:
- "Un giudice" Morgan
- "Un giudice" Fabrizio De André
Meglio quest'altra versione live, sempre al pianoforte, senza presentatori incompetenti, ascoltando quella che non è solo una canzone ma una grande lezione di musica di Morgan, di cui si può dire tutto ma non che non abbia del talento, pur alla sua maniera, partendo, ad esempio, a suonare e a cantare con la sigaretta in mano. Rimane comunque un'esibizione esemplare, suona il piano in modo davvero superbo e riesce a calarsi nell'interpretazione in maniera straordinaria, decisamente meglio di quanto lo stesso De André riusciva fare. Davvero un 10 e lode per questa esibizione che riesce a trasmettere solo il meglio di questo artista.
Testo | Lyrics
Cosa vuol dire avere
un metro e mezzo di statura,
ve lo rivelan gli occhi
e le battute della gente,
o la curiosità
di una ragazza irriverente
che si avvicina solo
per un suo dubbio impertinente:
vuole scoprir se è vero
quanto si dice intorno ai nani,
che siano i più forniti
della virtù meno apparente,
fra tutte le virtù
la più indecente.
Passano gli anni, i mesi,
e se li conti anche i minuti,
è triste trovarsi adulti
senza essere cresciuti;
la maldicenza insiste,
batte la lingua sul tamburo
fino a dire che un nano
è una carogna di sicuro
perché ha il cuore toppo,
troppo vicino al buco del c**o.
Fu nelle notti insonni
vegliate al lume del rancore
che preparai gli esami.
diventai procuratore
per imboccar la strada
che dalle panche d’una cattedrale
porta alla sacrestia
quindi alla cattedra d’un tribunale,
giudice finalmente,
arbitro in terra del bene e del male.
E allora la mia statura
non dispensò più buonumore
a chi alla sbarra in piedi
mi diceva Vostro Onore,
e di affidarli al boia
fu un piacere del tutto mio,
prima di genuflettermi
nell’ora dell’addio
non conoscendo affatto
la statura di Dio.
Cosa vuol dire avere
un metro e mezzo di statura,
ve lo rivelan gli occhi
e le battute della gente,
o la curiosità
di una ragazza irriverente
che si avvicina solo
per un suo dubbio impertinente:
vuole scoprir se è vero
quanto si dice intorno ai nani,
che siano i più forniti
della virtù meno apparente,
fra tutte le virtù
la più indecente.
Passano gli anni, i mesi,
e se li conti anche i minuti,
è triste trovarsi adulti
senza essere cresciuti;
la maldicenza insiste,
batte la lingua sul tamburo
fino a dire che un nano
è una carogna di sicuro
perché ha il cuore toppo,
troppo vicino al buco del c**o.
Fu nelle notti insonni
vegliate al lume del rancore
che preparai gli esami.
diventai procuratore
per imboccar la strada
che dalle panche d’una cattedrale
porta alla sacrestia
quindi alla cattedra d’un tribunale,
giudice finalmente,
arbitro in terra del bene e del male.
E allora la mia statura
non dispensò più buonumore
a chi alla sbarra in piedi
mi diceva Vostro Onore,
e di affidarli al boia
fu un piacere del tutto mio,
prima di genuflettermi
nell’ora dell’addio
non conoscendo affatto
la statura di Dio.
3 commenti:
una delle mie preferite, insieme a tutte quelle riprese dall'antologia di spoon river. Questa versione di Morgan è molto bella devo dire!
molto bella davvero, grazie della segnalazione :)
Morgan sempre straordinario...
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