Era il 1979 e io dovevo ancora nascere. Eppure questa canzone era destinata ad entrare nella mia top 10 dei dischi preferiti. Come mai?
Partiamo dall'inizio, ovvero dal 2005. Esce "Off the wall" di Alfred Azzetto & Andrea T Mendoza featuring Dmitri (giovane cantante russo dalle sembianze vocali affini a quelle del divo del pop Jacko e amico di Tommy Vee). Un'ottimo progetto di revival dal groove dinamico ma che non mi ha colpito immediatamente. Quello che mi ha più affascinato è stata la ricerca dell'originale, sfociata nel primo album di Michael Jackson, appunto del 1979. Rispetto al rifacimento veneto, l'originale colpisce per la carica sprigionata dalla voce del cantante americano che si fonde con una base pop-funky che si è dimostrata vincente per l'epoca. Nel complesso la canzone non lascia attimi di pausa e il ritmo (mai eccessivo) riesce a dare sempre scariche elevatissime. Al di là delle conosciutissime vicende personali non mi vergogno nel definire Michael Jackson come uno dei miti della musica, la sua impronta funky è apprezzabile ancora oggi in molti artisti che hanno saputo trarre dalla sua immagine il meglio (vedi Justin Timberlake).
Ora non me ne vogliano gli appassionati di musica house (o hip-hop) per questa mia escursione negli anni '80 ma per me tutto è musica, quindi non stupitevi se in futuro vi presentassi anche altri generi molto distanti dall'house.
1 commento:
qualche giorno fa,durante una lezione, ho scoperto che M.Jackson non si è operato per diventare bianco, ma è una malattia che lo ha ridotto così, cioè la vitiligine, che elimina i melanociti e di conseguenza non vi è più produzione del pigmento che colora la pelle....sono rimasto sconvolto! o_o
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