5 minuti di violenza

Una giornata come tante altre. Un temporale in lontananza come tante altre volte.
Il vento, le prime foglie si levano nell'aria. Poi tutto tace.
Quando sembra tutto finito inizia il vento, forte, sempre più forte, le piante davanti a casa mia sono piegate, inizia a piovere, tuoni, va via la corrente, le antenne delle case si spezzano. Nel giardino del mio quartiere viene sradicato un albero che cade in mezzo alla strada. I coperchi dei camini vengono spazzati via. Inutile guardare fuori dalla finestra, come un una tempesta di sabbia non si riesce a trovare punti di riferimento.
Poi si calma.


Per 5 minuti non ho fatto altro che pensare che questa volta non era come tutte le altre volte. Finito di piovere, ancora senza corrente, vado con i miei nella zona industriale dove mio papà ha la sua ditta a pochi kilometri da casa mia, tanto per vedere la situazione.
Qui la situazione è ancora più desolante, il buio totale, solo i fari delle auto delle altre persone che vanno a controllare la situazione. Anche qui alberi in mezzo alla strada, strade allagate, sporcizia e foglie dappertutto. Per fortuna i danni non sono gravissimi, c'è da sistemare il tetto che in alcuni punti è stato spazzato via, c'è da asciugare l'acqua che è entrata però per il resto non c'è nulla di veramente grave.
Torniamo a casa e ci mettiamo a chiacchierare con gli altri amici del quartiere. Ognuno avrà da sistemare qualcosa il giorno dopo, adesso si va letto.

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