Uno dei riti di preparazione di questi eventi è la valigia tra le cui cose c'è quella di piegare le camicie da portare via in modo che una volta indossate le pieghe si vedano il meno possibile. Un lavoretto che ho imparato col tempo e che provo a spiegare anche a voi.
(1) Di solito inizio abbottonando i bottoni partendo dal colletto, per velocità e comodità si può anche abbottonare un bottone sì e uno no, però il primo (colletto) e l'ultimo (in fondo) vanno sempre abbottonati.
(2) Il secondo passaggio impone di girare la camicia e metterla "a pancia in giù" e aprirla bene, cercando di far venire fuori meno pieghe possibile.
(3) Iniziamo a piegarla da un lato. Partiamo dal lato che preferiamo e lo pieghiamo completamente verso l'interno. L'importante è mantenere una distanza dalla piega al colletto di circa 10 centimetri da entrambi i lati ma soprattutto di piegare il lato nel modo più lineare possibile.
(4) Pieghiamo la manica, come nella foto, cercandola di farla combaciare alla piega precedente.
Adesso possiamo ripetere l'operazione per l'altro lato della camicia.
(5) Ora avremo una camicia lunga e strettissima, pieghiamo il fondo di una ventina di centimetri (un piccolo risvolto insomma).
Pieghiamo ancora.
E ancora.
(6) Abbiamo finito, il risultato ottenuto è più o meno qualcosa di simile alla foto successiva. la nostra camicia è pronta per imbarcarsi nella valigia.
Non si può dire che abbia fatto un lavoro impeccabile, ma purtroppo sono abbastanza di fretta. Neppure le foto sono le migliori che si possano chiedere ma di sicuro tornato dal viaggio aggiornerò un po' il post facendo una cosa migliore.
In realtà rimane un problema di fondo della valigie e del piegare gli abiti al suo interno.
Pieghe e grinze. Piegando gli oggetti è naturale che si veda il segno delle pieghe, arrotolandoli (suona strano ma è possibile) non avremo pieghe ma di certo avremo qualche grinza. Sono due metodi che vanno provati e usati a seconda delle proprie preferenze.
I pantaloni ad esempio non è un male arrotolarli, soprattutto se non sono troppo fini (meglio un jeans) una volta indossati non avremo pieghe e un buon risultato.
Una camicia è decisamente meglio con il segno delle pieghe (ovviamente fatte con una certa attenzione) piuttosto che piena di grinze che difficilmente si stireranno da sole.
Non dimentichiamo il consiglio di un sarto come Pino Peluso:
“Bisogna riporre le camicie come da confezione avendo cura di riempire il collo con qualcosa di morbido, come i calzini, per mantenerne la forma. All’interno dei pantaloni, invece, è buona regola inserire un asciugamano piegato, così da evitare pieghe indesiderate. Le giacche, in ultimo, vanno sempre riposte con la fodera esterna, per proteggerle da antiestetiche grinze. La cura minuziosa con cui si realizza il prodotto sartoriale dev’essere la filosofia che accompagna anche i piccoli gesti quotidiani”.Magari fa strano che un ragazzo venga a darvi certi consigli, ma nella preparazione della valigia ho sempre preferito essere il più indipendente e ordinato possibile. Spero che questa guida vi possa essere utile nel caso in cui preparando al valigia vi venga voglia di mettervi dentro una camicia e non sapete come fare per piegarla.
1 commento:
il mio ragazzo si fa la valigia da solo quasi sempre (a volte lo aiuto, ma è raro) e piega le camicie esattamente come te. Per non farle schiacciare, tante volte le mette dentro le custodie di plastica con la chiusura ermetica, e non toglie tutta l'aria ma ne lascia dentro un pochino. Non tantissima altrimenti non ci sta più niente in valigia. E' un discreto escamotage se il viaggio è molto molto lungo.
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