Ho parlato delle prossime Olimpiadi invernali del 2014 a Sochi qualche giorno fa, ma provando a inoltrarci nel futuro delle prossime manifestazioni Olimpiche ne esce una sfida tutta italiana, di quelle che in questi mesi hanno fatto parlare e discutere a lungo.
Si parla dei Giochi Olimpici e Paralimpici del 2020 per cui ancora poco si sa se non le città che hanno presentato la candidatura (ma non ancora candidate ufficialmente) tra le quali spiccano due città italiane, Roma (che per alcune fasi eliminatorie del torneo di calcio olimpico avrebbe proposto L'Aquila) e Venezia (che comprenderebbe anche le città di Padova e Treviso).
Da Veneto non posso che sostenere la candidatura di Venezia in questa impresa davvero titanica. Non che il Veneto non possa impegnarsi per organizzare questo evento ma la concorrenza con l'altra candidata italiana, Roma, è davvero forte. È non basta il fatto che la capitale d'Italia abbia ospitato l'anno scorso il Mondiale di Nuoto con ottimi risultati, non basta che abbia già ospitato un'Olimpiade nel 1960, ma anche i numeri giocano contro Venezia, tanto che nel 2020 ricorrerebbe esattamente il 60esimo anniversario dalle Olimpiadi di Roma del 1960.
1. Quadrante Olimpico, raggio di 1 kilometro, comprende la zona di Tessera (VE), il fulcro delle Olimpiadi con lo Stadio Olimpico e le strutture per ben 10 sport olimpici. Nel dettaglio ecco le strutture, gli sport ospitati e l'indicazione se la struttura sarà permanente o verrà smantellata alla fine delle Olimpiadi:
2. La seconda zona di gare si chiamerà Anello Olimpico e con un raggio di 8 kilometri comprenderà grossomodo le zone di Venezia e Jesolo. Ecco quindi i luoghi di gara:
Oltre alle due cartine qui trovate sul canale "Veneziano" di YouTube un bellissimo rendering dell'area olimpica di Tessera (VE) mentre cliccando qui potete scaricare in .pdf il dossier di Venezia 2020 con tutti i dettagli del programma dell'organizzazione.
Insomma una sfida che non sarà per niente facile per la regione Veneto ma che potrebbe essere un'occasione per dimostrare come questa regione possa competere nello sport. L'esperienza di Vancouver dimostra come l'organizzazione di un'Olimpiade per quanto attenta riserva sempre delle sorprese che fanno storcere il naso a chi segue anche i minimi particolari. Di sicuro le esperienze di Londra (nel 2012) e Rio de Janeiro (2016) avranno molto da insegnare non solo a Venezia ma anche a Roma nella speranza di portare questa Olimpiade se non in Veneto se non altro in Italia.
L'attesa non sarà molto lunga, non c'è una data precisa, ma indicativamente entro Maggio il Coni ufficializzerà la candidatura della città che più sarà adatta. Ho cercato di sviluppare questo post al meglio, non so se ci saranno altre occasioni in futuro, ma sconfitta o vittoria che sia fra meno di due mesi partirà comunque una sfida tutta italiana. Da vincere.
La zona Olimpica Veneta si dividerebbe in 3 anelli, partendo dal più piccolo al più grande:
- lo Stadio Olimpico (cerimonie di apertura e chiusura, atletica leggera); permanente
- l’Aqua Center (nuoto, tuffi, pallanuoto, nuoto sincronizzato); permanente
- il Palazzetto Olimpico (pallamano); permanente
- gli “Olympic Cube”, arene indoor (boxe, judo, sollevamento pesi, lotta, taekwondo, scherma, pallavolo e pallacanestro); temporanee
- l’Open Air Arena (tiro con l’arco); temporanea
- Venezia, Lido e Laguna (vela, triathlon, golf, ciclismo crono, nuoto open water)
- Venezia, Parco di San Giuliano (tennis)
- Venezia, Vega Park Arena (ginnastica ritmica ed artistica, trampolino)
- Venezia, Sant’Elena (hockey su prato)
- Venezia, (ciclismo su strada)
- Jesolo, Palaturismo (tennis tavolo), beach volley Arena (beach volley)
- Treviso: Le Bandie (canottaggio, canoa), Palaverde (pallavolo), Velodromo (ciclismo su pista), stadio Monigo (rugby), Montello Bike Drome (BMX, MTB)
- Padova: Ippodromo (dressage, salto), Poligono (tiro), Cross Country, Palanet (badminton), Stadio Euganeo (rugby)
- Vicenza/Udine/Verona/Trieste (Calcio)
Insomma una sfida che non sarà per niente facile per la regione Veneto ma che potrebbe essere un'occasione per dimostrare come questa regione possa competere nello sport. L'esperienza di Vancouver dimostra come l'organizzazione di un'Olimpiade per quanto attenta riserva sempre delle sorprese che fanno storcere il naso a chi segue anche i minimi particolari. Di sicuro le esperienze di Londra (nel 2012) e Rio de Janeiro (2016) avranno molto da insegnare non solo a Venezia ma anche a Roma nella speranza di portare questa Olimpiade se non in Veneto se non altro in Italia.
L'attesa non sarà molto lunga, non c'è una data precisa, ma indicativamente entro Maggio il Coni ufficializzerà la candidatura della città che più sarà adatta. Ho cercato di sviluppare questo post al meglio, non so se ci saranno altre occasioni in futuro, ma sconfitta o vittoria che sia fra meno di due mesi partirà comunque una sfida tutta italiana. Da vincere.
2 commenti:
Ottimo post, davvero completo e ricco di informazioni.
Non ci resta che sperare che nella scelta non intervengano influenze politiche romane...
Thanks for writingg this
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