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2 aprile 2010

Guida al 16:9 questo sconosciuto anche nel 2010

Parliamo di 16:9, un'altra di quelle cose che mi sembra si sia capita davvero poco in Italia, con esempi in cui si sconfina nel ridicolo.

Premesse. Sappiamo tutti che il 16:9 è il formato d'immagine utilizzato sulle tv LCD, comunemente chiamate "a schermo piatto" mentre il formato 4:3 è quello delle vecchie tv CRT a tubo catodico (anche se sono stati fatti alcuni modelli a tubo catodico in formato 16:9, scarsamente diffusi). Proprio per la sua dimensione sviluppata abbondantemente in larghezza il formato 16:9 è chiamato anche widescreen, letteralmente "schermo largo". Come non bastasse a farci capire la direzione da intraprendere c'è da dire che il 16:9 è il formato di produzione dell'HD, quindi non si potrà mai avere una produzione in HD 4:3.

Partiamo con un esempio di immagine 4:3, visualizzata su una tv 4:3. Visto che la trasmissione e la visualizzazione hanno lo stesso formato è palese come non ci siano problemi.
4:3
^ formato video: 4:3 | formato TV 4:3

Qui sotto invece la stessa immagine in 16:9, ovviamente mantenendo inalterata l'altezza (cosa comune, il contrario praticamente non esiste) e avendo un formato più largo noteremo dei particolari in più, vedremo il divano per intero e la ragazza non avrà il braccio tagliato. Come potete notare dal logo dentro all'immagine possiamo dire che questo esempio potrebbe rappresentare una trasmissione 16:9 visualizzata su una tv 16:9, come nel caso procedente tutto combacia e quindi nessun tipo di problema.
16:9
^ formato video: 16:9 | formato TV 16:9

Adesso facciamo una bella carrellata di quei problemi che si possono verificare quando segnale 4:3 e 16:9 incrociano le nostre tv, sia a schermo piatto che a tubo catodico. Per rendere la cosa più realistica, come si trattasse di un programma tv ho inserito anche in basso a destra una piccola scritta che sta a rappresentare il logo del canale televisivo.


16:9 on 4:3
^ formato video: 16:9 | formato segnale inviato 4:3 | formato TV 4:3

Adesso immaginiamo di avere una tv a tubo catodico, in 4:3 e di dover visualizzare un programma in 16:9. Visto che il formato widescreen sarà più largo del formato 4:3 sarà ovvio aspettarci che non possa essere visualizzato correttamente, quindi a meno di tagliare letteralmente l'immagine in maniera rovinosa (come nella prima immagine del post) dobbiamo inserire delle bande nere sopra e sotto l'immagine per mantenere le proporzioni. Come vedete il logo del canale che ho inserito si posiziona a metà tra l'immagine e la banda nera inferiore. Perché? Ciò avviene perché la trasmissione che la nostra tv CRT riceve è in 4:3 pur trattandosi di un programma registrato in 16:9. Questo tipo di cose avvenivano (e avvengono) perché la rete invia un segnale 4:3 in modo da non creare problemi a coloro che hanno queste tv, penalizzando però chi ha una tv di ultima generazione in 16:9 che vedrebbe lo stesso programma così:
4:3 pillarbox on 16:9
^ formato video: 16:9 | formato segnale inviato 4:3 | formato TV 16:9

Infatti dobbiamo considerare il segnale con le due bande nere in 4:3 quindi è ovvio che per farlo entrare in uno schermo più largo si debba stirare l'immagine con questi risultati. Alcune tv hanno la possibilità di riconoscere le bande nere ed eliminarle semplicemente ingrandendo il tutto, con una ovvia perdita di qualità.
L'altra soluzione se non si vuole avere perdita di qualità e si vuole mantenere le giuste proporzioni è quello di non operare nessuna trasformazione in modo da riempire tutto lo schermo ma lasciare l'immagine nel suo formato originale 4:3, con un risultato simile a questo:
pillarbox
^ formato video: 16:9 | formato segnale inviato 4:3 | formato TV 16:9

Avremo altre 2 bande nere ai lati inserite dal televisore, mentre quelle in alto e in basso (che vedevamo anche prima) sono originarie della trasmissione. Questo tipo di trasmissione si chiama windows box. Se il segnale fosse stato in 4:3 in una tv 16:9 avremo solo evitato di avere delle bande nere sopra e sotto l'immagine, ma per mantenere le corrette proporzioni e non vedere tutto schiacciato avremo comunque bisogno delle due grossissime bande a sinistra e a destra.

Cosa dobbiamo avere quindi per ottenere una visualizzazione proporzionata in entrambi i tipi di tv ma cercando di avvantaggiare le tv widescreen di ultima generazione? Abbiamo bisogno di un video in 16:9 (e fin qui non ci sono problemi) che sia trasmesso in 16:9. Con questo tipo di segnale saranno per i televisori a tubo catodico non cambierà molot, visto che vedranno conmunque due bande nere sopra e sotto l'immagine, ma, come vedremo dopo, ne trarranno un ottimo vantaggio quelli a 16:9:
16:9 on 4:3
^ formato video: 16:9 | formato segnale inviato 16:9 | formato TV 4:3

Con le classiche bande sopra e sotto ma con il logo nella zona dell'immagine e non più come nell'altro esempio "a metà". Ciò significa che le bande nere non fanno parte dell'immagine ma sono create dalla tv per evitare spazi vuoti e stirare l'immagine in altezza. In questo modo chi ha un televisore a schermo piatto vedrà esattamente come nella prossima immagine, ovvero in modo perfetto, senza bande nere visto che l'immagine è stata prodotta proprio per adattarsi a quest'ultimo tipo di tv.

16:9
^ formato video: 16:9 | formato segnale inviato 16:9 | formato TV 16:9

Ultima cosa: parliamo di 16:9 anamorfico. Se prendete in mano un dvd qualsiasi e andate a leggere i vari dati sul retro di sicuro troverete la dicitura "anamorfico", che sta ad indicare come l'immagine sia stata memorizzata come la vedete qui sotto, ovvero "stirata" in modo da occupare la pellicola per intero (che ha un formato più vicino al 4:3). Sarà compito del nostro lettore dvd visualizzare l'immagine nelle corrette proporzioni 16:9 "allargandola".
4:3
Visto che le pellicole hanno un formato più vicino al 4:3 questo problema di stiramento interessa solo i televisori 4:3, dove (come già detto) il lettore dvd dovrà appiattire un po' l'immagine e aggiungere le due barre nere sopra e sotto visto che nonostante le proporzioni 4:3 in realtà l'immagine è stata ripresa in 16:9, se avessimo avuto una ripresa in 4:3 non avremmo avuto nessun problema di stiramento o bande nere. Un televisore widescreen invece non avrà alcun problema, come un qualsiasi segnale 4:3 la tv lo allargherà in modo da farlo stare dentro al display donandogli le proporzioni corrette.

Ecco alla fine di questa guida al 16:9, una guida che nel 2010 non avrei mai voluto scrivere però purtroppo questo formato nonostante in molti paesi Europei sia cosa comune purtroppo in Italia è ancora fonte di confusione.

1 commento:

Zion ha detto...

ottimo post!!! :-) è chiarissimo :-)