"Tra le nuvole" (trama!) parte con il solito George. Sicuro di sé, fuori dagli schemi, con il suo fascino indiscutibile per poi mostrarlo durante il film nelle sue manchevolezze, nelle sue insicurezze.
Fondamentalmente è questo quello che può piacere o non piacere del film, come la trama sviluppa il personaggio e come questo arriva alla fine del lungometraggio, ma certamente si può apprezzare l'assenza di quel machismo imperante in cui l'uomo deve essere sempre superiore a tutti e a tutto, cosa che porta al classico stereotipo "dell'uomo che non deve chiedere mai" che sinceramente puzza di vecchio e stantìo.
Questo è uno di quei film dove ho sperato che la fine non arrivasse mai, o per lo meno avrei voluto che tardasse il più possibile. Avrei voluto che il film finisse diversamente però il finale deciso da chi, certamente, è molto più fantasioso di me appare azzeccato ed in linea con il resto del film.
Resto del film che parla di vita vera, niente fantasie amorose o cose simili. Il film ci prova, non si può negarlo, ma alla fine tutto viene a galla, la realtà riporta tutti con i piedi per terra (o per aria se si tratta di George Clooney) seppur con violenza o con qualche inganno. Lo capisce George e una delle due protagoniste femminili (Anna Kendrick, che io chiamo quella di "Twilight"), mentre la terza protagonista del film, Vera Farmiga, lo si capirà solo alla fine da che parte sta.
A proposito delle due protagoniste femminili che affiancano il bel George, mentre l'una è decisamente più riconoscibile (certamente dopo aver guardato il film sui vampiri), l'altra non l'ho riconosciuta finché non sono andato su internet. parlo di Vera Farmiga, sexy, provocatrice e compagna in questo film, moglie sottotono e alle dipendenze del marito in "Il bambino con il pigiama a righe".
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