Se vi dico Pete Souza magari non vi verrà in mente nulla. Se vi dico fotografo ufficiale della Casa Bianca e della famiglia Obama magari una piccola lampadina vi si accenderà. Ma piccola piccola. Ma sono sicuro che se guardate le foto del post tutto vi sembrerà decisamente più chiaro.
Sinceramente nemmeno io conoscevo Pete Souza, nonostante moltissime delle sue foto le ho viste su riviste, giornali, siti web, tv, un po' d'appertutto insomma. Tutto è cominciato qualche giorno fa con un documentario di National Geographic incentrato proprio sulla figura di questo fotografo ed ho scoperto un mondo che non conoscevo.
Intanto si parte col dire che ogni presidente americano ha il suo fotografo ufficiale. Una sorta di fratello o membro della famiglia non-ufficiale. Perché Pete Souza vive a contatto con Barack Obama e la sua famiglia talvolta anche 18 ore al giorno, ovvio che è più che un semplice fotografo ma un amico del presidente che lo segue come un'ombra, silenzioso, discreto, accompagnato dalle sue macchine fotografiche e dal classico "click" dell'otturatore.
Tra il fotografo e il presidente il rapporto di fiducia è massimo, nonostante non compaia mai in tv o in qualche foto, come dicevo prima, è presente nella vita del numero 1 degli Stati Uniti più di quanto si creda, in ogni momento della giornata anche i più importanti, anche quando Obama sta firmando l'autorizzazione per procedere a lanciare un centinaio di missili in Libia, quando assorto pensa sul suo futuro durante le votazioni del Congresso sulla riforma sanitaria, quando accoglie le salme di alcuni soldati caduti in guerra, oppure quando Obama gioca con le proprie figlie, quando è pensieroso e riflette sotto il peso delle responsabilità alla sua scrivania, ma anche quando incontra qualche altro presidente estero o va a qualche cena con la moglie Michelle. Addirittura in uno dei luoghi simbolo degli USA, l'Air Force One. Pete Souza è sempre presente.
Ma cosa vuol dire essere il fotografo presidenziale? In poche parole vuol dire 1 foto ogni 30 secondi, circa 20.000 foto la settimana, una media di 80.000 scatti al mese. Praticamente un uomo che non stacca gli occhi dalla sua macchina fotografica, una quantità di foto quasi imbarazzante ma chiunque abbia provato a cimentarsi in certe cose sa bene quanto sia difficile immortalare quell'espressione o quell'attimo che dura una frazione di secondo. Quante foto bisogna fare per poter raggiungere lo scatto ottimale. Poi non stiamo mica parlando di una persona qualunque, quindi i numeri ci possono stare.
Essere uno degli uomini più importanti del mondo ha il suo prezzo e come un'esplosione questa carica investe chi lo circonda. Ma la soddisfazione di poter contribuire a creare l'archivio fotografico più bello è per Pete Souza non solo una grande responsabilità ma anche un grandissimo onore.
Risposta di Pete ad una domanda retorica:
"Il mio scatto preferito? Quello che farò domani".Ecco allora la parte che aspettavate, qualche foto, che ho selezionato, molte che avrete già visto, tutte tratte The White House's photostream, lo spazio delle foto della Casa Bianca su Flickr. Da mettere sui preferiti per scoprire e avvicinarsi meglio al presidente americano.
Obama che scherza con la propria moglie, la First Lady Michelle:
Durante una proiezione 3D, vedere un presidente con gli occhiali, così rilassato è sempre strano:
Un momento di riflessione, tipico di quando sai che le cose da affrontare saranno molte e difficili:
Una delle più recenti, 21 Marzo 2011 terzo giorno di guerra in Libia. Direttamente dall'Air Force One, una telefonata durante la trasferta dal Brasile al Cile. Dall'altra parte della cornetta? Hillary Clinton, Mike Mullen, Bob Gates (l'avete visto mentre annunciava la partecipazione degli USA alla guerra) e Carter Ham:
Durante un'intervista. Chi non vorrebbe vedere un sorriso del genere di fronte ad un presidente? Un momento di spensieratezza dopo moltissimi altri di estrema serietà:
Una delle più famose, una delle figlie del presidente che gioca a nascondino nel famoso Studio Ovale alla Casa Bianca. L'uomo più importante, un papà come tanti:
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