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13 luglio 2006

[5] Moda: Gucci Ice


Il mondo della moda si sa è fatto di una ricerca estrema dell'originalità, molte volte cercando anche soluzioni estreme.
Tra le case di moda che preferisco (sarebbe meglio dire che ammiro, visto che non sono alla portata del mio budget) vi è Gucci, sinonimo di eleganza e discrezione, di originalità e attenzione per i dettagli.
Avviata verso la bancarotta negli inizi degli anni '90 grazie ad uno degli stilisti più geniali sul mercato ha saputo diventare un punto di riferimento della moda italiana.
Si parla di Tom Ford, l'uomo che ha risollevato le sorti del marchio del toscano di Guccio Gucci. Nel 2004 dopo 4 anni di straordinaria carriera ha lasciato il brand per crearne uno proprio (stando alle sue parole ancora più lussuoso).
Ci ha però lasciato opere d'arte di raro snobbismo estremamente glam, come questi due stampi per preparare cubetti dall'inconfondibile forma di G.

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3 commenti:

Jeby ha detto...

ma ma ma... ma che genitori avava Gucci!! Poveraccio, si chiamava davvero Guccio Gucci??? Ma è una tradizione dare nomi così? Come Galileo Galilei?? Boh...

comunque... ma poi si riuscivano a tirar fuori i "cubetti" di giaccio o rimanevano incastrati fino al sopraggiunto soglimento?

Saint Andres ha detto...

Eh eh, anche io ho riso quando ho letto il nome :-)
In effetti non so quanto sia facile tirare fuori i cubetti da quella forma, bisognarebbe vedere lo stampo dal vivo, in ogni caso come forma mi sembra piuttosto fragile, penso che se uno riesca tirare fuori una G inttera sia fortunato.

Mi sembra di aver letto da qualche parte che li vendono in confezioni da due a circa 60 euro :-/

Saephyroth ha detto...

Non solo di pessimo gusto, ma anche inutili.
Ormai sembra che il mondo della moda graviti solo sotto l'insegna del voler sorprendere a tutti i costi e dell'importanza del nome.
Dadaisti.