Si può costruire una canzone su un giro di basso?
Pensando bene verrebbe da rispondere con un immediato "No!", e invece il francese Antoine Clamaran con la sua "Decadence" (pubblicato assieme a "Attraction" che presenta il medesimo stile) ha dato dimostrazione del contrario.
Ovviamente per quanto riguarda il suo campo d'azione, la musica da club.
Senza scendere in risultati poco avvincenti il dj d'oltralpe sceglie un giro di basso corposo, deciso, tendenzialmente melodico, in grado di rendere comunque il brano nel suo genere vivace, quasi senza sosta (se non fosse per un intermezzo pseudo-elettronico, un po' alla Joy Chiticonti). A seguire le peripezie del basso in un arrangiamento veloce, incalzante che fin dalle prima battute (assieme ad un basso ridotto nei sui "toni alti") sembra dettare subito il ritmo.
Non c'è molto da dire, oltre ad un intermezzo che spezza il brano in due parti e che distoglie l'attenzione dal giro di basso per poi ripartire di gran carriere, non abbiamo altri elementi di spicco, se non la totale assenza di una parte vocale.
Un brano che sembra essere più una sfida che un prodotto commerciale, una sfida comunque vinta restando dentro l'ambito della minimal.
Altre canzoni di Antoine Clamaran:
"Attraction"
"Feel it"
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