Quando poi si tratta di una concept che sembra caduta nel dimenticatoio allora la lacrimuccia ci può anche sfuggire.
Sto parlando dell'Audi Nuvolari Quattro, una concept Audi che non ha mai dato vita ad un modello di serie ma che ha dato comunque spunto a molti modelli della ormai nota casa tedesca.
La sua linea stilisticamente perfetta è qualcosa di molto prossimo alla perfezione (sempre secondo le mie idee), caratterizzata da un'aggressività senza confronti e da una linea pulita, senza fronzoli, con spigoli affilati, taglienti, ma anche superfici morbide, fluide.
Incominciamo ad analizzare allora qualche dettaglio:
# Partiamo dalla calandra single frame (il mascherone nero, davanti, per chi non se ne intendesse), questo è il primo modello Audi a farne uso (stiamo parlando del 2003), ad anticipare la questione ci aveva provato anche la precedente concept Audi Pikes Peak, ma con tagli decisamente meno estremi. Inutile dirlo, a breve questo nuovo frontale diventerà il simbolo del nuovo corso stilistico Audi.
# Fari anteriori "svasati", che praticamente presentano una sorta di "curva" che "rompe" il design lineare dei fari, in grande voga ultimamente, li rivredemo dopo poco sul restyling della precedente versione dell'Audi A4. Per poi venire definitivamente abbandonati...
# Fari posteriori "a farfalla", con il gruppo ottico diviso a metà tra bagagliaio e carrozzeria, dopo questa concept saranno destinati a diventare un must Audi, (ma anche altre case ne prenderanno ampiamente esempio, vedi BMW Serie 3 coupé, Serie 7), ripresi quindi su A3 Sportback, A6, A4 (la precedente versione) e pur con disegno diverso anche sugli ultimi modelli, A4 e A5.
# Interni rivolti al guidatore, anche questo ben presto sarebbe diventato tipico di molti modelli Audi, caratterizzati da una plancia che sembra rivolta al guidatore, con precise linee che lo fanno capire, soluzione vista in modo esplicito anche su A6 e A5.
# Gruppi ottici anteriori a LED, questi non sono stati ripresi in toto da altri modelli, ma parzialmente, ormai quasi tutti i modelli di Audi presentano luci diurne con questa tecnologia, veramente di grande effetto e molto originali.
Passiamo quindi a qualche dettaglio di stile che purtroppo non sono stati ripresi ma che meritavano (assieme alla vettura completa di entrare in produzione),e qui mi riferisco alla A5 (che un po' mi ha deluso per alcuni aspetti), ma che spero di vedere (anche se con poche speranze) sulla futura A7 (che sembra più probabile possa essere una berlina-coupé).
# Padiglione a mezzaluna, perfetto, sinuoso, che scende "fluidamente" e morbidamente verso la coda. Sulla A5 l'armonia è spezzata dall'andamento non proprio a mezzaluna dei finestrini.
# Fiancata piatta, razionale, dritta, rigida, pulita, mi sarei aspettato di trovarla sulla A5, e invece De Silva ha optato per una linea più muscolosa, "mossa" da qualche curva di troppo.
# Specchietti bandiera, che rendono la fiancata ancora più pulita e precisa, soluzione adottata solo dall'Audi TT.
Insomma un ottimo esercizio di stile, che come avrete capito è ormai tramontato, forse dimenticato, e che probabilmente visto alcuni dettagli stilistici ormai superati, non vedremo ami sulle strade...
Non ci resta che ammirarla nella sua freddezza tipicamente tedesca, in queste foto dal sapore minimale, con quella tipica amarezza di un modello che sapeva di rimanere unico.
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2 commenti:
Auto strepitosa ma evidentemente sottovalutata. Peccato non sia mai stata prodotta, tra l'altro pur avendo qualche annetto è sempre molto attuale. L'A5 è comunque la sua degna evoluzione a parer mio..
Sì, la A5 è la sua evoluzione però a me non soddisfa molto, questa era mi sembra su base A8, era molto più simile ad un Mercedes CL che ad un A5. E poi aveva una linea perfetta. Chissà che non ci ripensino...
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