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25 settembre 2008

Michael Moore "Sicko"

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Ho avuto l'occasione di vedere questo documentario di Michael Moore. Premetto che non voglio fare politica e sinceramente non apprezzo il modo in cui sono strutturati i documentari che hanno reso celebre questo regista, però a pensarci bene probabilmente riescono a rendere le cose estremamente efficaci ad un grande pubblico.
Quello che voglio fare è solo segnalarvi questo documentario.

Il tema di Sicko (wikipedia | sito ufficiale) in questione è analizzare il Sistema Sanitario Americano, costituito da un'assicurazione a pagamento che permette di ricevere le cure nel momento del bisogno ed essere poi rimborsati. tutto questo perché in USA il servizio sanitario non è come quello Europeo che viene pagato attraverso le tasse.

Il filmato cerca di far luce su questo sistema che sembra penalizzare proprio le persone più povere e bisognose.

Michael Moore presenta quindi i casi più sconvolgenti, dottori assoldati dalle compagnie assicurative per negare le cure a chi ne avesse bisogno, premi per i medici che avessero negato più risarcimenti, con estrema noncuranza della sorte dei malati, in molti casi deceduti proprio per non essersi potuti pagare le cure.
Come non bastasse le compagnie assicurative vivono di cavilli legali, per cui la lista della malattie non coperte ha dimensioni mostruose, ma anche le cure sperimentali e preventive non sono coperte, anche dichiarare malattie precedenti può essere d'ostacolo al risarcimento.
Infatti in molti casi all'ora del risarcimento entrano in azione veri e propri detective che spulciano ogni singolo documento del paziente che può evitare a loro il risarcimento.

In questo modo le lobby degli assicuratori hanno preso il controllo del paese, divenute sempre più ricche (proprio per il fatto che evitassero in ogni modo i risarcimenti) dal documentario si intuisce come abbiano finanziato i membri del Congresso per ottenere leggi a loro favore.

Non voglio discutere molto su questo documentario, sappiamo tutti che in America si paga tutto, e salato. In alcune Università se ti iscrivi ti danno un iPhone, altre un portatile, da noi una utilissima borsetta di stoffa, di quelle in cui si mette dentro al spesa; ma per esperienza personale ho visto che gli studenti pagano 20-40.000 $ per un anno di Università, certo vitto e alloggio è garantito ma dopo 3-4 anni di studi potete immaginare i livelli dei debiti. E a quel punto bisogna trovarsi una casa e un lavoro per pagare il mutuo della casa, per pagare gli studi e l'assicurazione sanitaria.

Per molti anni le banche hanno prestato soldi a questa gente. A prima vista sembrerebbe piuttosto azzardato. In effetti lo è stato. Sempre più persone insolventi hanno lasciato le banche a bocca asciutta, le banche hanno pignorato la loro casa lasciandoli sul marciapiede ma il mercato immobiliare è caduto, perché nessuno comunque aveva i soldi per comprare una casa pignorata da una banca. Purtroppo l'effetto domino non mancherà di farsi sentire anche da noi.

A parte questo non mi resta che lasciarvi a questo documentario. Moore usa la sua tagliente (ma in molti casi anche fastidiosa) ironia per cercare di far capire come funziona quindi la sanità. Non voglio dare giudizi, ma solo esporre i fatti del video, invitarvi a dargli un'occhiata e poi fare le critiche del caso.

3 commenti:

Tommy ha detto...

Io l'ho visto poco dopo che uscì al cinema e l'ho trovato shockante!!
Con i suoi documentari Moore ti fa ricredere su tutte le cose che si credono sulla "bella" America.
Alla fine pensi che andarci per due settimane come turista sia la cosa migliore, perchè come vivono loro non ci vorresti stare... nonostante noi italiani ci lamentiamo delle nostre "condizioni".

Cmq ti segnalo che un paio di giorni fa è uscito un suo nuovo documentario girato durante la campagna politica delle elezioni presidenziali 2004. è scaricabile gratuitamente dal sito Slacker Uprising.com


Ciao
Tommy

Zion ha detto...

a me è sembrato fatto bene, e la sua ironia non mi infastidisce affatto, perchè altrimenti il documentario sarebbe stato troppo triste e deprimente...ci voleva qualcosa per non farti uscire in lacrime dal cinema, via!!!

Ho visto anche Bowling for columbine (o "bowling a columbine"? se mi chiarisci come cavolo si chiama questo documentario mi fai un favore, perchè l'ho trovato scritto in entrambe le maniere...e dire che avevo persino noleggiato il dvd!!!ma non mi ricordo proprio il titolo esatto) e Farenheit 9/11, e sinceramente li ho trovati interessanti e pieni di spunti per pormi delle domande critiche.

E' questo il punto: ironia o non ironia, se un documentario ci dà gli strumenti per porci delle domande credo sia già un bel traguardo.

Zion

Saint Andres ha detto...

Il titolo è corretto in entrambe le maniere, la versione con il "for " è ovvamente quella in inglese, l'altra in italiano.
Rispetto quello che hai detto e ammetto che i suoi documentari offrano molti spunti critici, però penso che alla fine si potrebbe averne anche se avesse altri toni.