Parlare di certe cose in momenti come questi fa male davvero però ogni volta che vedo certe foto non riesco a trattenere l'emozione. Questa è una di quelle auto che potendo comprerei adesso, subito, firmerei il contratto all'istante senza pensare a nulla, solo ammirando il design di questa macchina.
Questa concept car è l'auto di rappresentanza che rispecchia al 100% il mio ideale di auto. Ford con la sua Interceptor è davvero riuscita a creare qualcosa che mi affascina sotto ogni punto di vista, ogni dettaglio è "wow", "amazing", un'americanata di quelle un po' villane ma che mi scaldano il sangue alla sola vista.
Presentata nel 2007 al Salone di Detroit questo prototipo prefigura le linee di una possibile berlina di alto gamma, dalle linee possenti, mastodontiche. Come le rivali più blasonate tedesche siamo di fronte a tre volumi dalle forme ispirate a quelle delle muscle cars degli anni '60 e secondo i desgner Ford con un cenno alla Ford Galaxie (ocio, non ho detto Galaxy). Le dimensioni sono importanti 5 metri e 12 centimetri e il motore è quanto di più americano ci possa essere, 5 litri di cilindrata, V8, da 400 cv.
Ma è sul design che mi voglio concentrare, opera geniale di Peter Horbury e Andres Nillson che hanno privilegiato i muscoli su tutto il resto. Il frontale piatto è ad andamento orizzontale, con i gruppi ottici a LED divisi in due parti dagli indicatori di direzione e in cui spicca la grigia (se così si può definire) in alluminio.
I cerchi da 22 pollici sono quanto di più perfetto per incorniciare una carrozzeria così prorompente, lucidi, cromati, a razze larghe, davvero incredibili.
Una fiancata perfetta, che grazie ai cerchi di dimensioni generose non nessun problema di pesantezza in alcun punto. Punto dolente di ogni berlina, il terzo volume, in questo caso è filante (grazie al lunotto posteriore più spiovente dei montanti).
Gli interni sono di un minimalismo che incute soggezione, timore. Cruscotto con indicatori quadrati dal disegno retrò che viene ripreso un po' in tutta la vettura (anche il disegno del volante se ci fate caso, ma anche quello del frontale o dei fari posteriori).
Qui sotto J Mays (che di nome fa semplicemente "J") vice presidente del design del gruppo Ford e amministratore delegato, mentre presenta questo capolavoro.
Adesso diciamocelo, il serbatoio è una perfetta misura del nanosecondo, ovvero il tempo in cui si svuoterà (però ricordiamo che può funzionare anche ad etanolo), cambiare le gomme costa più che comperare un'altra auto però a chi interessano certi dettagli quando tutto il resto è a certi livelli? Sinceramente potendosi permettere certe auto tutto quello che ho appena detto sarebbe solo una grande fesseria e nessuno starebbe a centellinare i soldi per il pieno o per le gomme.
Purtroppo di questi periodi Ford ha parecchio da centellinare, ha parecchie cose da spiegare al popolo americano, quindi quest'auto come molte concept rimane un sogno, un bellissimo sogno che probabilmente non vedremo mai.
TPP | Tempo di preparazione post: 70 minuti.
1 commento:
design muscle puro. Linee forti accentuate dalle vistose cromature. Un esempio perfetto del gusto, e del carattere, americano.
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