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17 febbraio 2010

Film | "Twilight". La mia recensione

twilight locandinaPrima o poi doveva succedere. Certo su SKY è difficile risparmiarsi quando ci sono film che hanno riscosso un certo successo, la programmazione di certo evita di doversi registrare il film.
Alla fine quindi ho ceduto ma non starò qui a farne una recensione in pompa magna.

Un bel film, con molti aspetti positivi, più tecnici che legati alla storia. Il colore, un po' spento dove l'unica cosa che risaltava sono le colorazioni tendente al rosso, e quelle verdi delle foreste di Forks. Una scelta piuttosto originale questa. Un'altra cosa che ho apprezzato sono le immagini delle foreste dove il vampiro e la sua amata trascorrono il tempo, cosa che è resa ancora più spettacolare dalle riprese in HD.
Kristen Stewart interpreta molto bene la parte della ragazzina spaesata un po' concentrata nel suo mondo, un po' sbadata, che balbetta quando parla.

Il resto vabbè, è molto meno notevole di quello che mi ha colpito, con la classica storia d'amore a prima vista impossibile, le varie vicende che contrastano questo amore, cosa che comunque fa intuire facilmente il motivo del successo della saga tra le ragazze.

Ecco qualche foto dei due protagonisti del film:
twilight, bella swan, kristen stewart
twilight, bella swan, kristen stewart
twilight, bella swan, kristen stewart
twilight, edward cullen, robert pattinson
twilight, edward cullen, robert pattinson
twilight, edward cullen, robert pattinson
robert pattinson, kristen stewart
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TPP | Tempo di preparazione post: 45 minuti.

2 commenti:

Zion ha detto...

beh io ne avevo già parlato qui e ho già detto la mia. Le foto sono bellissime, sono contenta che le hai messe :D

Pompiere ha detto...

Un'attenzione particolare va prestata al lavoro della regista Catherine Hardwicke (la ricordo nel suo bell’esordio, “Thirteen”), la quale innalza “Twilight” a un film non solo per ragazzi. Il suo trattenersi nel mostrare comode soluzioni sessuali (che comunque non sono presenti nel romanzo) rende la regia universale, quasi retrò, con quella pudicizia necessaria a descrivere un amore discreto che nasce a poco a poco e che non è per niente scontato.