Sono rimasto colpito subito da questa artista italiana appena ho sentito la sua prima hit "50mila", assieme a Giuliano Palma e ai suoi amici Bluebeaters, tanto che questa ragazza sembrava proprio il corrispettivo femminile di Palma. Stesso stile vintage, stesso modo di fare, stess
Però questa volta Nina Zilli è riuscita ad attirare la mia attenzione in modo ancora maggiore dopo al cover di "You can't hurry love", tradotta in "L'amore verrà" dalla Zilli. La cover che si ispira alla famosissima canzone (datata 1966) del gruppo femminile The Supremes che vede al suo interno anche una certa Diana Ross. Uno dei girl-group più famosi sotto etichetta Motown (che negli anni '80 ha lanciato artisti come Michael Jackson). Aggiungiamo che le Supremes hanno comunque realizzato una versione italiana della canzone, certo non di grandissimo successo ma se non altro ci hanno provato.
Inutile dire che nonostante preferisca il fascino retrò del singolo delle Supremes anche questa versione della Zilli, contenuta nell'EP intitolato con il suo nome e cognome, ha il suo fascino, di sicuro impatto e con una certa personalità rispetto a molti altri dischi italiani.
1 commento:
wow.
da cardiopalma.
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