FOLLOW ME > facebook blog | photography* | twitter | instagram* | rss

15 marzo 2010

Film | "I love shopping". La mia (quasi) recensione

i love shopping, poster, locandina, film
Sono partito con i migliori presupposti. Però è stato un fallimento.
Insomma ho provato a guardare "I love shopping". Il che potrebbe far rizzare i capelli a qualcuno o magari chiudere all'istante la pagina del mio blog. Non avrebbe tutti i torti.

Ma considerando che sono l'unico nel mondo (penso) a non essere andato a vedere "Avatar" e a averci sbavato dietro giorni, mesi, la cosa potrebbe anche starci.

Davanti a questo film diciamo che sono resistito una cinquantina di minuti, 51 o forse 52. Ma poi quando quando ho scoperto dove sarebbe andato a parare il film ho chiuso tutto.

Non so, io ho sempre in mente un certo schema che mi vedo ripetuto ogni volta, ci sono dele volte che fa ridere altre volte decisamente meno. Vediamo se riesco a spiegarmi, perché non è facilissimo.

(1) Il film inizia con una Lei che si innamora di un Lui. Anzi i film non iniziano proprio così, ma dopo aver visto una Lei il primo lui che si differenzia dagli altri personaggi del film allora è il Lui di cui parlo io.
(2) Questo Lui di sicuro potrebbe essere il suo capo, o il ragazzo più interessante del paese, o la persona più nobile del mondo. O magari il più barbone, trasandato miserabile, odioso, maleducato, qualcuno di opposto alla nostra Lei. Insomma qualcuno che non dovrebbe considerare minimamente.
(3) A metà film il Lui inizia ad interessarsi della Lei, o viceversa. Insomma la nostra piccola principessa sembra aver conquistato il cuore del suo amato, o viceversa. O magari dopo 325.161 peripezie riescono a dichiararsi amore o a far capire al pubblico che sono innamorati. Oppure si capisce che Lei è innamoratissima e lo sembra anche Lui, così mentre stai guardando il film quasi ti commuovi per queste romaniticissime scene.
(4) Se sei una ragazza salta al punto successivo. A questo punto ti accorgi che manca ancora un'ora alla fine del film. Panico, sudore. Un senso di spaesamento per cui intuisci che le cose non andranno come previsto. Mettevi nei panni di Ulisse che torna dalla sua bella Penelope e che si trova ad accoglierlo anche l'adorata suocerina. E gli avanzi della cena di dieci anni prima. E Penelope che ti ricorda come ci sia da sistemare la plafoniera in bagno, il battiscopa in corridoio e la serratura del cancello.
(5) Oh, bene... quando il film potrebbe essere finito c'è l'imprevisto. Il nostro Lui in realtà ha una Lei. Facile. Il nostro Lui tradisce la bella protagonista con un'altra Lei. Facilissimo. Il nostro Lui fa la cavolata del giorno che ferisce tremendamente la nostra Lei. La nostra Lei litiga col sui Lui, esce e lo tradisce con il macho di turno. E viceversa, perché no?
(6) Dopo 215.769.134.857 inutili peripezie i nostri due amati sembrano non volerne sapere l'uno dell'altro, ma quando mancano 30 secondi dalla fine del film il nostro Lui compie quel dolcissimo gesto d'amore che colpisce il cuore, oramai inespugnabile, della nostra fanciulla e finiscono per giurarsi amore eterno (e ovviamente viceversa). Fine.

Adesso basta cambiare un po' di nomi, magari qualche location, cambiare la classe sociale dei due protagonisti insomma mettere tutto nel frullatore E miscelare tutto. Considerando peròche mixando due kiwi il frullato saprà sempre da kiwi, stessa cosa frullando due fragole. Insomma la minestra è sempre quella, che può essere scaldata sul fuoco o in microonde ma sempre minestra riscaldata è.

Ecco perché nonostante abbia scelto questo filmetto sono stato costretto a chiudere tutto dopo neanche un'ora. Non ci sono altre spiegazioni da dare. E adesso non chiedetemi di andare a vedere "Avatar"!

3 commenti:

Zion ha detto...

il libro è simpatico (molto da donna, gli uomini si annoierebbero a leggerlo) e il film fa pena. Hanno tagliato tutte le parti interessanti e anche semplificato l'intreccio rendendolo la minestra riscaldata che dicevi. Non che fosse poi così diverso dal solito, eh? hai ragione...però il film è ancora più piatto. Perde lo humor del libro che se non altro ti faceva passare un buon quarto d'ora in metropolitana al mattino, (o in bagno?), ecco.

ps avatar a me è piaciuto. :-P

albe ha detto...

io ho spento 10 minuti dopo (60 circa)...

Saint Andres ha detto...

Zion, a me Avatr non è che non sia piaciuto, non l'ho mai guardato. Il vizio che ho sempre avuto è che le cose che non mi fanno voglia le metto da parte senza provarle.

Ho una certa diffidenza per il 3D e non sento l'esigenza di provarlo, però vabbè, in futuro magari.
Poi è proprio il genere di film che non mi ispira. Comunque pazienterò e lo guarderò in tv, magari in HD, così piuttosto di scrivere la solita recensione di Avatr post-cinema scriverò una delle prime post tv :D