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5 aprile 2010

Paralimpiadi di Vancouver 2010

fonte foto | boston.com
Sono finite anche le Paralimpiadi di Vancouver, non tantissime medaglie per l'Italia ma questa volta conta davvero il motto "l'importante è partecipare". Perché vedere questo genere di atleti che si sfidano è davvero qualcosa di straordinario, sembrano briciole i campioni delle Olimpiadi di fronte a loro.
Gente che ha davvero fegato e volontà da vendere a cui il mondo sembra aver voltato le spalle. Vittime di incidenti o nati già con gravissimi problemi, è davvero incredibile vederli gareggiare senza un briciolo di paura e con tanta grinta. Ragazzi e ragazze che nella vita di tutti i giorni sono costretti in una sedia a rotelle o che fanno fatica a camminare scendono sono scesi dalle montagne Canadesi a 90 km/h, a volte con una facilità che manca a chi è decisamente più fortunato di loro.

Insomma, guardare le Paralimpiadi è sempre un insegnamento fortissimo, ma anche un pugno allo stomaco, tanto questo mondo è distante dal nostro. Però qui, ci vuole un doveroso ringraziamento a SKY che ha trasmesso queste Paralimpiadi nel modo migliore possibile, 3 canali dedicati, 2 in HD ma anche, per la prima volta con un canale fuori dal pacchetto Sport, in modo da poter davvero rendere questo evento alla portata di tutti per insegnare a tutti che sciare (o giocare a hockey e curling), anche con problemi fisici, si può.

Riprendo anche io le parole di Carlo Vanzini, che ha commentato con il suo impareggiabile stile lo sci alpino paralimpico e che non ha mai risparmiato parole di incoraggiamento per chi da casa ha seguito questo evento.
Quindi se sapete sciare bene ma non siete più al top della forma fisica non è detta l'ultima parola.
Ma anche per coloro che sono affetti da qualche handicap fisico non è detta l'ultima parola.
Nemmeno per coloro che non camminano o sono ipovedenti c'è motivo di cadere allo sconforto.
Fra quattro anni all'appuntamento di Sochi potreste esserci anche voi. Potreste fare da guida a chi non vedente scende comunque a tutta velocità su una pista innevata oppure potreste comunque gareggiare in una competizione del genere.

Certe cose sembrano impossibili, ma lo sono solo se non le si prova mai.

PS: la foto che trovate all'inizio del post è tratta dalla rubrica The Big Picture, da cui ho tratto anche le foto per l'articolo sulle Olimpiadi Invernali di Vancouver, qualche giorno fa.

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