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21 agosto 2010

iMac 21,5" 3,33 GHz 4 GB RAM | La mia recensione

Ecco dopo qualche giorno la recensione dell'iMac che vi avevo promesso. Spero di essere il più dettagliato possibile. Senza scendere nel merito della varie applicazioni perché in questo caso sarebbe davvero troppo complicato, ne vedrò solo alcune.

Tastiera. La nuova tastiera in alluminio, sottilissima e con i tasti staccati (tipo quelli di alcuni portatili) è davvero ottima. Ci vuole un'attimino per abituarsi ai tasti dalla corsa molto breve, ma il problema in realtà è di tutte le altre tastiere in commercio. Perché su questa dopo qualche minuti che inizierete a metterci sopra le mani poi non si riesce più a staccarle. I tasti sono distanziati fra loro e anche questo all'inizio fa un po' srano ma poi si scopre che è l'ideale per commettere il minor numero di errori premendo i tasti sbagliati. Insomma davvero una delle migliori che abbia mai provato, perfetta per chi è abituato a scrivere parecchio senza stancarsi o battere troppo le dita su tasti.
Ottimo anche la chicca di Apple sul tasto per le maiuscole (quello per le maiuscole permanenti), che bisogna premere leggermente con più convinzione rispetto agli altri tasti. La cosa protegge da erronee pressioni per evitare che, se non state guardando il display, la scrittura avvenga tutta in maiuscolo a vostra insaputa.
Molto comodi i tasti F1-12 che includono delle scorciatoie classiche telle tastiere Apple ma questa volta con qualche aggiunta, come i comandi per la riproduzione dei files multimediali, come ad esempio iTunes. Potete tenere iTunes chiuso nella barra e cambiare canzone premendo un solo tasto nella tastiera, mentre per le tastiere vecchie ci voleva un programma apposito per fare la stessa cosa. Unico difetto, i tasti riproduzione valgono per tutti i programmi aperti, che sia iTunes, Quicktime o VideoLan, quindi se li avete tutti aperti e premete play può partirvi sia itunes che Video Lan contemporaneamente.

Magic Mouse. Pensavo che fosse qualcosa di simile al Mighty Mouse che doveva rappresentare una rivoluzione ed invece è stato un mezzo fallimento. L'idea di un mouse completamente touch screen è qualcosa che all'inizio sorprende un po' ma ci si fa presto l'abitudine, anche al monotasto. Si perché pur avendo anche il click destro in realtà il mous è un tasto unico, il tasto destro è solo una invisibile zona sulla destra del mouse. All'inizio a questo si deve fare l'abitudine, perché di solito si è abituati a premere il tasto destro tenendo tutta la mano sul mouse e in questo caso viene riconsciuto come tasto sinistro, ma non ci vuole molto ad imparare a staccare (anzi semplicemente alzare il dito indice) quando con gli altri due si preme sulla destra. Non è una cosa immediata ma la comodità di poter scorrere le pagine senza rotelline o simili davvero non ha prezzo, anche se la cosa in taluni programmi può dare un leggero fastidio (vedi Google Maps dove bisogna stare attenti a come si tocca il mouse altrimenti parte lo zoom a 1000). Unico vero difetto, forse è un po' troppo piccolino, un buon 15-20% più grande non avrebbe guastato, dopo qualche giorno di utilizzo si fa l'abitudine ma si riconosce che avrebbero potuto fare di meglio per quanto riguardano le dimensioni.

Display 16:9. Uno dei veri punti di forza di questo computer, un computer a LED che ha una luminosità massima da lampada abbronzante e che è davvero fenomenale. Soprattutto per la risoluzione full HD (1920x1080) di cui si parla tanto oggi giorno.

Design. Qui c'è solo da inchinarsi, perché ancora una volta Jonathan Ive ha superato se stesso creando un Mac davvero racchiuso nello stesso display, tanto sottile da stentare a credere che dentro ci sia davvero una macchina molto performante. Ogni minimo dettaglio del case in alluminio ha il suo perchè, praticamente il retro e le pareti dell'iMac sono ricatavi da un unico blocco di alluminio, monoscocca o unibody lo chiamano in Apple, una procedura che dona alle macchine una solidità estrema, visto l'essere ricavati da un blocco di alluminio semplicemente scavato. Quindi si rimane incantati dalla precisione dei forellini che sono sulla parte superiore che fungono da antenna, tanto piccoli da non essere quasi visibili. Oppure si resta a guardare i lati per vedere se davvero non ci sono segni di giunzione tra le parti in alluminio. Oppure la griglia sapientemente nascosta dietro al piedistallo affusolato. Insomma ancora una volta Apple è riuscita a stupirmi.

Prestazioni. Il processore intel Core 2 Duo (nella mia versione da 3,33 mhz) fa il suo sporco lavoro praticamente in ogni occasione. Sia che si tratti dei video di YouTube in flash, sia che si tratti di un video HD o di un qualsiasi altra occasioni. Parliamoci chiaro, non siamo di fronte ad una macchina professional ma diciamo che ci si avvicina parecchio, con prestazioni semi-professionali. Davvero difficile è vedere la classica rotellina arcobaleno che gira per indicarti di aspettare qualche secondo, soprattutto in quelle applicazioni che sfruttano tutti i 64 bit del sistema operativo e del processore dual core. Il sistema è stato quasi interamente riscritto a 64 bit e la differenza si vede, le applicazioni si aprono senza attese e danno sempre il massimo. Peccato solo per quel iTunes ancora in 32 bit ma che alla fine vista la fluidità e la velocità nel convertire i file mp3 non crea alcun problema. I 4 GB di RAM di serie si fanno sentire quasi in tutti i campi, si sa che sul Mac la memoria RAM è quasi più importante del processore stesso e la scelta di Apple ci sta veramente tutta. Con un buon margine per portare i GB di RAM a 8 in un futuro quando magari le applicazioni o i prossimi sistemi operativi si faranno un po' più pesanti.

Rumorosità. Davvero difficile da sentire, ancora una volta Apple riesce a creare un prodotto che stupisce. A computer spento si sente solo un impercettibile rumore di sottofondo che si fa vivo solo se il silenzio è assoluto. L'unica cosa che si riesce a percepire facendo un po' di attenzione è il rumor dell'hard disk che scrive i dati, ma rimane comunque a livelli non paragonabili a quellli di un computer "assemblato" o al più silenzioso degli hard disk esterni. È davvero una macchina che anche alle temperature più alte non ha mai dato problemi di temperature, nonostante il restro rimanga sempre "caldino", ma abituato ad un iMac G5 a questa cosa non ci si fa neppure caso, e comunque rimane una caratteristica del case in alluminio quella di scaldarsi per dissipare meglio il calore.

Snow Leopard. L'ultima versione del sistema operativo Apple pur presentando radicali cambiamenti "sotto pelle", appena avviato fa sentire subito a casa, anche passando da Leopard o addirittura Tiger. Penso sia proprio questo ciò che ti fa sentire a casa quando compri un Mac, tirato fuori dalla scatola tutto è pronto ad essere usato anche da chi fino a pochi minuti fa aveva un Mac vecchio di 6 anni. Niente rivoluzioni ma evoluzioni, per chi del Mac non ci fa solo uno strumento di vanto o di gioco questa è una cosa non da poco. Non ci sono quei sospiri, le mani sui capelli che ci si mette quando è ora di dover cambiare sistema operativo, quel fastidio di stare a cercare nuovi menu perdendo tempo.
Tutto, o quasi, è al suo posto, dove ti aspetti di trovarlo e questo penso sia molto più importante di qualunque interfaccia grafica super luccicante, piena di effetti di trasparenza e animazioni carine da vedere. C'è anche questo in Snow Leopard ma rimane una cosa quasi impercettibile, l'importante è la funzionalità e il fatto che il sistema sia (come già dicevo) quasi del tutto scritto in 64 bit. Insomma la cosa che mi sorprende è l'avere un sistema operativo che funziona davvero e che spreme al massimo la configurazione hardware, che sfrutta al meglio il processore e si dimostra sempre reattivo.

QuickTime X. Il programma di casa Apple per la visione dei video sta facendo degli ottimi passi. Con Snow Leopard è terminata l'era del QuickTime Pro, questa nuova versione integra tutte le funzionalità Pro e quindi è sempre una spesa in meno. Il player raggiunge un livello di minimalismo che sarebbe da prendere come esempio da ogni lettore video che si rispetti, quindi appena si clicca sull'icona di un video l'unica cosa che si ha a display è il rettangono con il video e basta, i classici comandi sono OSD, ovvero on screen display, appaiono sovraimpressione dentro al video quando ci si passa sopra con il mouse. Che dire soluzione geniale. Difetti? QuickTime supporta quello che supporta, ovvero .mov, .mp4, .mpeg (non tutti) e poco altro, scordatevi di vedere il primo video scaricato dal web a meno che non sia fatto ad opera d'arte per essere visto sul programma Apple. Non c'è molto da preoccuparsi, i plug-in da installare per guardare anche altri formati ci sono nel web, ma è sempre la solita storia, tocca perdere tempo per cercarli e metterli su. Alla fine si passa a VideoLan Client, per me, il miglior player per video che esista. Legge praticamente quasi tutto quello che si può trovare in giro, senza dover installare nulla, solo il programma. Chissà che un giorno VideoLan non diventi sempre più simile a QT.

4 commenti:

Zion ha detto...

sì ma...qualche foto? ;-)

Saint Andres ha detto...

Eh, Zion, ho una scrivania che è in un disordine vergognoso :D e poi alla fine non c'è molto da fotografare, per vederlo basta andare sul sito Apple in cui le foto sono decisamente meglio delle mie :)

Zion ha detto...

;) va bene! ma era anche un po' per sbirciare il modo in cui tu lo usi...l'ambiente intorno... in effetti la scrivania dice molto di una persona :) forse è un po' troppo "personale" per i tuoi gusti!

Saint Andres ha detto...

Eh eh, Zion, ma guarda che una foto della mia scrivania sarebbe letale per tutti, c'è un disordine che definire vergognoso è poco. Figurati che mi vergogno io stesso di quanto disordine sono riuscito a mettere. Comunque dai, un giorno che non ho niente da fare, do una sistematina e faccio una foto così poi la vedi, promesso :)