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15 febbraio 2011

Super Bowl XXL

super bowl 2011
No, non ho sbagliato numero, l'edizione del Super Bowl di quest'anno è la XLV, la quarantacinquesima, intendo dire proprio che il Super Bowl è davvero qualcosa di incredibile. Big, che più big non si può.

Se c'è una cosa che ho imparato è che gli americani fondamentalmente non hanno inventato nulla, hanno una storia piuttosto recente e detto con franchezza a parte gli indiani d'America per il resto non hanno una storia che possa aver lasciato impronte indelebili (tutto è avvenuto negli ultimi 2-300 anni). Quello che però sono riusciti a fare, per potersi distinguere, è di prendere tutto quello che c'è nel resto del pianeta e ingrandirlo a dismisura. Big Apple è chiamata New York, non Apple, perché effettivamente è davvero Big, con la B maiuscola se permettete.

Tornando al Super Bowl, possiamo dire che anche questo non si sottrae alla regola del Big, quel Big che accompagna ogni aspetto della vita di un americano. Big come i sacchetti di patatine da un chilo, come gli hamburger da 6.000 calorie, come la gara di mangiatori di hot dog, come le taniche di latte o succo di frutta da litri e litri (immagino che pure i frigoriferi siano Big).

Quest'anno per la prima volta gli ho dato un'occhiata e nonostante sia abituato a vederne di tutti i colori il Super Bowl ti lascia sempre un po' gli occhi spalancati, un po' incredulo, senza parole.
A partire da quello stadio che per noi è qualcosa di difficile da concepire. Il Cowboy Stadium intanto non ospita partite di calcio, per cui il termine "stadio" già suona strano. Possiamo quindi dire che è una sorta di palazzetto dello sport che ospita eventi sportivi (basket e football) e concerti. Non è il palazzetto tipo Forum di Assago che ospita quasi 12.000 spettatori, stiamo parlando di un "palazzetto" con tetto retrattile che arriva ad ospitare 100.000 spettatori, tanto da avere al suo interno uno degli schermi in alta definizione più grandi del mondo.

Parlando dell'evento, che ho seguito in replica su ESPN America, si possono dire ancora altre parole. Intanto che l'evento in sé dura quasi 4 ore. Gli spot nelle tv americane sono una di quelle cose per cui rimpiangere l'Italia (ricordate che quando in una serie tv vedete quel classico stacco con dissolvenza in nero, e mezzo secondo dopo l'azione riprende di nuovo è perché lì in mezzo ci sarebbe stato uno spot). Certo il Super Bowl è l'evento più seguito negli Stati Uniti ogni anno e quest'anno ha raggiunto la cifra record di 111 milioni di spettatori, ma la quantità di pubblicità (che viene venduta a caro prezzo, con cifre che possono raggiungere i 500.000 euro per 30 secondi) è qualcosa difficile da sopportare.

Tutto però passa quando si entra nello stadio con le riprese, una folla gremita all'inverosimile, quei giocatori pieni di imbottiture, le riprese ella spydercam che sembrano portarti direttamente dentro la partita (peccato che ESPN America su SKY non sia ancora in HD) e soprattutto quei due momenti di spettacolo che sono nel DNA della manifestazione.
super bowl 2011, christina aguilera
Parlo dell'inizio, quello con l'inno americano e con una piccola esibizione live. Quest'anno l'inno americano è stato cantato (e sbagliato) da Christina Aguilera, un piccolo puntino, su un palchetto in mezzo ad un campo vuoto accerchiata dagli spettatori ammutoliti (fino a che non ha sbagliato le strofe dell'inno).

Poi è stato il turno di Lea Michele (chiiiiii??) la Rachel Berry di Glee che mentre da noi è praticamente sconosciuta negli States nel giro di 2 anni è diventata un'icona, tanto da poter cantare nell'evento più seguito del continente.

E poi, nella pausa tra i primi due tempi e gli ultimi due tempi c'è la classica esibizione di metà Super Bowl. Nel giro di pochi minuti viene montanto un palco di proporzioni (ovviamente) esagerate per poi essere smontato in 15 minuti dopo l'esibizione che quest'anno ha visto prima Usher e in seguito i Black Eyed Peas. Usher si è lasciato andare a fine esibizione ad una sbaccata che ancora sto cercando di capire come ne sia uscito intero, mentre i Black Eyed Peas hanno fatto... diciamo... sì... ehmm... hanno intrattenuto alla meglio, ecco possiamo dire così. Forse ballare, indossare delle tute assurde e cantare non va fatto tutto assieme. Però è lo spettacolo quello che conta e la loro performance prevedeva una coreografia che poteva competere con le cerimonie di apertura delle olimpiadi.
super bowl 2011, black eyed peas
Tra gli ospiti ho notato Michael Douglas (in piena forma, grazie al Cielo), Jennifer Aniston, Owen Wilson oltre a quelli che si sono esibiti.
super bowl 2011, owen wilson
Ah, forse non l'avevo ancora detto ma stranamente da quanto si possa pensare, la diretta del Super Bowl non è esclusiva di una sola rete, o meglio non viene trasmessa ogni anno sullo stesso canale ma varia di anno in anno: quest'anno è capitata alla Fox trasmettere l'evento (non è un caso che ci sia stata un'ospite di una serie tv Fox).

Il resto delle foto le trovate in fondo al post sul link con la fonte.
super bowl 2011
fonte foto | totallycoolpix.com

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