Si parte da un'articolo di repubblica.it piuttosto eloquente e nemmeno così inaspettato: il 3D sembra stia facendo un po' la fine del trasatlantico che 100 anni fa affondò nell'Atlantico, o forse sta semi-affondando come è capitato alla Costa Concordia, fatto sta che non si sa ancora se è destinato agli abissi o se magari uno spuntone di roccia lo terrà parzialmente a galla seppur facendogli fare una fine poco dignitosa.
Ho avuto occasione di vedere il tanto atteso Titanic 3D ma anche alcuni televisori che permettono di vedere questa "nuova" tecnologia. Seppur riconvertito dal 2D il cinema in 3D, con i limiti che ne conseguono, il risultato è mediocre, troppo per gustarsi un film in maniera decente. Ma non è da solo anche la tecnologia più casalinga non offre le performance che ci si potrebbe aspettarsi da prodotti che vengono osannati come l'ultimo surrogato tecnologico.
Magari all'utente medio poco interessa, ma il calo di luminosità e lo sfarfallio delle immagini in movimento è un problema che non sembra essere stato superato in questi ultimi anni. Guardando Titanic 3D ammetto che è stato sorprendente vedere alcuni dialoghi tra i protagonisti in cui il volto appariva di una tridimensionalità davvero interessante, salvo poi mandare tutto in malora nelle scene in movimento, in alcune riprese molto veloci dell'affondamento l'effetto nausea è assicurato, magari aiuta ad immedesimarsi di più nell'affondamento ma girarsi e vedere qualche spettatore senza occhialini che si prende qualche secondo per un paio di respiri profondi non è il massimo.
Come se non bastasse ci sono alcune cose che lasciano perplessi:
- Intanto c'è da dire che molto spesso quello che dovrebbe essere un effetto cinematografico vicino alla realtà finisce per discostarsene con risultati "strani", poco reali, in cui la profondità viene alterata e se all'inizio non ci si fa caso con il passare dei minuti si inizia a considerare questa cosa come un surrogato piuttosto misero. Anche nella migliore della ipotesi, come ad esempio film che
- Talvolta è difficile lasciarsi ingannare dalle immagini. Mi spiego: se in un programma in 2D il nostro cervello sa che non deve mettere a fuoco altri punti se non quelli proposti già a fuoco dalla tv, nel 3D non è così. Se si fa attenzione a 5 minuti di passeggiata al parco, o ad una cena a tavola si scopre come, senza nemmeno rendercene conto, siamo costantemente al lavoro per mettere a fuoco soggetti diversi, con la piena libertà; se un oggetto ci sembra essere più distante basta un nulla per metterlo a fuoco ed altrettanto per tornare ad un oggetto più vicino. Il 3D costringe a mettere a fuoco solo ed esclusivamente quello che viene deciso dal regista, se solo provate ad uscire dagli schemi dopo qualche secondo il mal di testa è assicurato.
- Nella realtà quando guardiamo qualcuno in volto, i nostri occhi, ma spesso la nostra testa non è perfettamente immobile, basta un movimento anche impercettibile della testa per notare la comparsa di porzioni di sfondo che prima erano nascoste. Questo ovviamente nei film in 3D non è possibile e la cosa si aggiunge alla lista di difetti (questo immagino che non verrà mai risolto ma è anche quello meno rilevante).
In ogni caso Titanic (il film) rimane una pellicola che lascia sbalorditi sotto molti punti di vista, impossibile non apprezzare il lavoro di James Cameron seppur infarcito da una storia d'amore messa giusto per non rendere il tutto un documentario da 200 milioni di dollari.
PS. Il prossimo grande appuntamento che avrebbe dovuto dare slancio al 3D sarebbero dovute essere le prossime Olimpiadi di Londra (data di inizio, 27 Luglio 2012). Dopo le sperimentazioni di Pechino, questa era stata annunciata come l'olimpiade del 3D, giusto un'anno fa. In realtà AV Magazine ha svelato i piani della BBC riguardo le trasmissioni stereoscopiche: 10 secondi, ossia la finale dei 100 metri maschili, dopo di ché si parla di un riassunto giornaliero ovviamente non in diretta. Davvero troppo poco per una tecnologia che sembrava dovesse conquistare il cinema ma che pian piano sembra stia passando di moda.
1 commento:
ottimo articolo! concordo sui mal di testa dovuti al 3d...non è una tecnologia matura al 100%, e le immaigni in movimento sono la cosa più complicata in assoluto da seguire...
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