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14 ottobre 2012

Red Bull Stratos: il lancio di Felix Baumgartner



Sometimes you have to go up really high to understand how small you are"
Felix Baumgartner durante la conferenza stampa dopo l'atterraggio

Credo che sia stato uno degli eventi più emozionanti dell'anno, sono rimasto incollato alla tv per le oltre due ore di ascensione verso quei 39.000 metri che hanno permesso all'austriaco Felix Baumgartner di agguantare 3 record sensazionali.
Sto parlando del progetto Red Bull Stratos, che nasce nel 2005 con l'intento di portare Baumgartner a lanciarsi da una capsula attaccata ad un pallone aerostatico direttamente dalla stratosfera. Un'impresa non inedita ma che è comunque avrebbe battuto i record superati a suo tempo (era il 1960) da Joe Kittinger. Anzi, quest'ultimo era il "padrino" della missione, colui che comunicava in prima persona con Baumgartner che minuto dopo minuto si alzava sempre più in alto ad una velocità compresa tra i 5 e 10 metri al secondo, 200-500 metri al minuto.

Intanto i miei complimenti ad Italia 2 per come è stata gestita la diretta dell'evento, con Guido Meda che assieme a Luigi Bignami e Paolo Nespoli hanno dato un sacco di spiegazioni utili durante le oltre due ore in cui Felix raggiungeva la stratosfera.
Nulla è stato lasciato al caso e l'evento è stato documentato nei minimi particolari. 35 telecamere hanno seguito questa impresa storica minuto per minuto. Stando davanti alla tv sembrava di allontanarsi dal nostro pianeta sempre di più, proprio come faceva il protagonista a bordo della sua capsula.

Tutto è andato per il meglio, anche se ci sono stati momenti di serio panico quando si è visto il corpo di Baumgartner roteare senza controllo in caduta libera probabilmente a quasi 1000 kilometri orari, giusto pochi secondi dopo aver infranto il muro del suono. Tutto è andato comunque bene, anche se c'è stato un piccolo intoppo che non ha permesso di infrangere tutti e 4 i record prefissati, ma solo 3.
Vediamoli questi record che hanno spinto quest'uomo ad intraprendere un volo straordinario.

  1. Record di altezza per un pallone aerostatico con uomini a bordo. Il precedente record detenuto dalla coppia Prather/Ross è di 34.668 metri. Baumgartner aveva promesso di arrivare a 36.000 ma in realtà è arrivato ad oltre 39.000 metri prima di aprire lo sportello della capsula e di gettarsi.
  2. Record di altezza di lancio. 31.332 metri aveva fatto segnare Joseph Kittinger, come scritto sopra l'austriaco ha aggiunto 8 metri ottenendo il primato.
  3. Record di velocità in caduta libera. Felix doveva raggiungere la velocità del suono (1.193 km/h) ossia Mach 1. Ce l'ha fatta, superando la velocità di Mach 0.9 raggiunta da Kittinger e raggiungendo Mach 1.24,  più o meno 1.520 km/h.
  4. Record di durata della caduta libera. Non è riuscito a battere questo record, che per ora è ancora dell'ormai noto Kittinger che "volò" per 4 minuti e 36 secondi prima di aprire il paracadute. Purtroppo Kittinger già diversi minuti prima del lancio ha manifestato alcuni problemi di temperatura troppo elevata nel casco, cosa che ha poi portato all'appannamento di questo con la conseguenza che ha dovuto aprire il paracadute "ad occhio" visto che non poteva guardare l'altimetro. Sarebbero bastati una ventina di secondi in più ma giustamente senza alcun riferimenti è stato meglio non correre rischi.
I problemi di temperatura non hanno coinvolto solamente l'interno del casco, ma anche la tuta stessa. Questa, al contrario, era troppo fredda (circa 12 gradi al posto dei 15 previsti). Può sembrare un elemento marginale ma quando si parla di lanciarsi nell'atmosfera con temperatura anche di 60 gradi sotto lo zero non si può lasciare nulla al caso.

Baumgartner ha superato la cosiddetta Armstrong Line, l'altezza di circa 18.000 metri alla quale alcuni liquidi del corpo (lacrime, saliva, liquidi negli alveoli) senza tuta pressurizzata inizierebbero a bollire a causa della pressione troppo bassa (0.06 atmosfere) nonostante la temperatura del corpo sia di 37 °C. Di sicuro a scuola durante le lezioni di fisica sarà venuto fuori come in montagna l'acqua arrivi ad ebollizione a meno di 100 °C.

Felix ha anche superato il muro del suono o barriera del suono. Chi si chiedeva se un uomo può superare questa barriera senza riportare danni è stato smentito. In realtà il termine barriera non è adatto a descrivere il fenomeno, ma è stato coniato poco prima degli anni '50 quando sembrava che al raggiungimento della velocità del suono gli aerei andavano improvvisamente in pezzi. In quei tempi non veniva considerato il fatto che il problema era molto spesso di aerodinamica non particolarmente curata più che di velocità. Oltretutto nella stratosfera la pressione è così bassa da permettere il superamento di tale limite di velocità senza particolari conseguenze, anche se si tratta di buttarsi con la sola protezione di una tuta.

Parlando di riprese video, Felix era dotato di 3 telecamere in HD che hanno registrato il suo volo ma non hanno trasmesso nulla in diretta. Probabilmente il video verrà rilasciato nei prossimi giorni.
Quando Baumgartner ha perso il controllo della caduta iniziando a roteare qualcuno avrà notato che la regia ha tolto le immagini della caduta preferendo quella del centro di controllo. La cosa non è stata casuale; le immagini che sono state inviate ai vari canali televisivi erano in ritardo di 20 secondi, proprio per permettere di cambiare inquadratura in caso di problemi seri o interromperle prima del peggio. In ogni caso il sito Red Bull dedicato all'evento svela tutti i dettagli riguardo telecamere e mezzi di comunicazione in un articolo molto lungo ma interessante.

Due cose sono impressionanti con riferimento al pallone aerostatico. La prima è l'altezza, 211 metri dalla capsula alla cime del pallone. La seconda è stato notare quanto si sia gonfiato rispetto alla partenza quando aveva una forma a goccia. A 39.000 sembrava quasi al suo limite di sopportazione, pronto per esplodere.

Ultima cosa, la missione è partita da Roswell, nel New Mexico. È stata scelta questa cittadina proprio per le condizioni atmosferiche favorevoli. In realtà già il 9 Ottobre scorso era stato effettuato un tentativo di lancio ma il vento troppo forte ha fatto abbandonare la missione. Quando penso a Roswell in realtà penso sempre al famoso incidente UFO. Chissà se questo paese sarebbe diventato famoso senza quell'evento...

PS. Prima che lo dica qualcuno lo scrivo io. L'immagine all'inizio del post non è tratta dall'evento di oggi 14 Ottobre 2012, ma è stata scatta durante una prova di lancio un paio di settimane fa.

1 commento:

Zion ha detto...

che bel post. Grazie di aver scritto questi dettagli, io ho seguito marginalmente l'impresa, ma ero curiosa e il tuo articolo è perfetto per soddisfarla!
Grazie!!!