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4 giugno 2006

Fiera Milano City Life


Ispirato da un amico che ha postato alcune foto di grattacieli ho pensato anche io di fare la mia parte mettendovi a conoscenza dei progetti.
Vi parlerò di Fiera Milano City Life ovvero quello che dovrebbe nascere nel centro di Milano al posto dei vecchi padiglioni della fiera (ora spostata a Rho) e che ha vinto la gara.


Il vincitore del progetto che dovrebbe cambiare volto alla skyline del capoluogo lombardo è quello di Arata Isozaki, Daniel Libeskind, Zaha Hadid e Pier Paolo Maggiora. Come potete notare dalle foto se non verranno apportate modifiche ci attendono grandi novità dal campo architettonico con tre edifici facilmente riconoscibili, originali e stravaganti. Il mio preferito rimane quello ricuvo, unico nel suo genere, senza nulla togliere però agli altri due, soprattutto a quello a che si eleva a spirale.
Insomma si prospettano grandi innovazioni nei prossimi anni.

8 commenti:

Jeby ha detto...

Belli, molto belli. Daranno ancora più prestigio a Milano e di sicuro sono moooolto meglio dell'attuale "ex fiera", che è un po' anonima. A proposito di progetti "pazzi" per l'hinterland Milanese. Ieri sono andaot con FLy a Sesto San Giovanni, dove hanno aperto un nuovo mega super iper ultra centro commerciale. Un mostro spaventoso che farà parte di una più ampia zona di recupero di ex (purtroppo per tutti noi) aree industriali. Il progetto si chiama CaltaCity

Jeby ha detto...

ieri ne hanno parlato anche a Report: mentre a Londra, Renzo Piano realizzerà un unico grattacielo da 15000 "posti", con soli 43 posti auto, poiché servitissimo dai mezzi pubblici, questi tre grattacieli milanesi avranno un parcheggio interrato di circa 5000 posti, che significa almeno 5000 tubi di scarico in più per le vie di milano... beati voi che non dovete affrontare il traffico milanese ogni giorno!! :-(

Saint Andres ha detto...

In effetti leggevo che la situazione trasporti non è molto rosea e che questa sembra essere un'altra mazzata sui polmoni dei milanesi, e sulla circolazione. Speriamo che incentivino in qualche modo la scelta di trasporti pubblici. È l'unica salvezza.

Anonimo ha detto...

Milano è famosa nel mondo per la moda, design, tecnologie, creatività, editoria, media, per una industria che nel dopoguerra ha sfamato mezza Italia, per una carità che nel nostro paese non ha eguali, l'indotto generato da questo patrimonio di idee e "milanesità" regge ancora ma deve essere di continuo alimentato per far parlare di sé per non essere ombra ma luce, per creare situazioni di sviluppo e anticipazioni di modelli da seguire.

Sono 50 anni che l'architettura è ferma, il Pirellone che definirei un diamante nel cielo è un simbolo che compare come una pietra miliare nei libri e nelle ideologie di architetti di tutto il mondo ma oramai non basta più. E' troppo tempo che non si realizzano eccellenze architettoniche in una città come Milano che le merita sia per vocazione che per tornare a primeggiare, e godere di
quel respiro internazionale che l'ha sempre fatta grande.

I grattacieli sono sempre appartenuti alla nostra cultura, da sempre, secoli fa le chiamavano torri medioevali ora si chiamano grattacieli.

Io sono molto favorevole al progetto le tre torri sono originali e interessanti, e diventeranno un nuovo simbolo cittadino.

le firme che portano sono di architetti di fama internazionale, "Maestri" che all'estero hanno già realizzato nuove eccellenze, aspettiamo tutti nascano anche qua

luca bergo

Saint Andres ha detto...

Ottima analisi Luca! In effetti a Milano manca un'altro simbolo dopo il Pirellone e potrebbe venire proprio da queste tre torri, l'importante è che il progetto sia ben organizzato e che non vengano creati scompensi maggiori dei vantaggi.

Anonimo ha detto...

Complimenti un ottimo progetto.
Saranno contentissimi gli abitanti della zona, quelli cioè che abitano in case un po' più basse e che fino ad ora vedevano i monti e la madùnina. Il parco, oops scusate il verde, sarà a disposizione di tutti?
Sarà ma a me invece piace di più una città a misura d'uomo. Case basse, rivalutazione e ristrutturazione di complessi vecchi e lasciati....... Siamo una nazione dove non c'è incremento di popolazione eppure invece di tutelarci verde, boschi, fiumi e salute continuiamo a costruire case. Per chi?
Saluti

Danidani ha detto...

Io non sono contraria ai grattacieli, li trovo belli da vedere e, sviluppandosi in verticale, lascerebbero spazio per il verde. Ma in questo caso hanno inserito 3 grattacieli e 2 torri, più vari palazzi mooolto più alti dei palazzi esistenti che sono di 22-30 metri contro i 100-209 metri delle nuove costruzioni. Si potevano fare 1-2 grattacieli e poi lasciare del verde PUBBLICO. Quanta gente andrà ad abitare in quel nuovo quartiere? 5000 posti auto non sono nulla rispetto al volume costruito: dove andranno tutte le altre auto?

Secondo discorso: non abbiamo in Italia architetti in grado di costruire grattacieli?

Anonimo ha detto...

rispondo a guy64,
siamo per ora ancora in un paese democratico, il nostro paese è costituito da centri storici cittadini molto belli, da innumerevoli paesi con case basse, ville, villette a schiera, ecc..
Una democrazia architettonica deve permettere che in città in cui il tessuto urbano lo consenta, si possa costruire anche verticalmente, io non mi schiero contro chi vuole le case a 2 piani, ma non possono esistere solo quelle, c'è anche chi ama i grattacieli e che oggi può apprezzarli solo all'estero, questa in qualche modo non è democrazia, ogni progetto se fatto bene, può meritare di essere realizzato e se in alcuni casi ci sono i presupposti, anche chi certe strutture non le "adora" con un pizzico di saggezza dovrebbe assecondarle perchè anche questo dimostrerebbe intelligenza.

Luca Bergo